In quanti avendo letto ilprimo articolo hano pensato il vero ? ........io sì. Ahahahahah ....perchè - secondo me - l'ha fatto.
In realtà - come fanno notare in molti nei commenti - si tratta solo di una
boutade, di una provocazione.
Per votare alle
primarie Pd, infatti, è necessario recarsi nel gazebo corrispondente al proprio seggio
e, almeno sulla carta, gli attivisti dem che gestiscono la votazione controllano
se si è presenti nella lista elettorale di riferimento (o se ci si è iscritti a quel determinato seggio
in caso di elettori fuori sede, giovani tra i 16 e i 18 anni o stranieri senza tessera elettorale, ma con permesso di soggiorno).
Difficile quindi che
Dibba senior sia davvero riuscito a votare in ben tre seggi diversi senza che nessuno intervenisse.
Più probabile - anzi, praticamente certo - che abbia voluto solo prendere in giro le modalita del Pd di consultare la propria base.
E lo conferma lui stesso
in un post successivo in cui canzona persino il quotidiano più grillino
che ha creduto alla sua storia: "Alimentati all'uopo", scrive, "
Mangiano tutti i giorni e tre volte al giorno, pane e volpe.
Chi? I redattori de 'Il Fatto.it'. Hanno capito tutto del mio post. Gomez, dagli pesce, hanno bisogno di fosforo, poveretti".
Una sorta di "favoletta" con tanto di morale:
"Sono felice, felice di avere esercitato un diritto democratico, felice della cortesia degli addetti ai seggi
e felice di non aver dovuto superare nessun controllo", ha concluso infatti Di Battista,
"Settanta quattro anni di Repubblica Democratica ed antifascista mi hanno insegnato i valori fondanti di questa nuova Italia.
Con un documento valido, la tessera elettorale e qualche euro falso, puoi comportarti da bravo cittadino
e far contenti tutti e tre i candidati, far gioire i commentatori e triplicare il numero dei "votanti".
E pensare che il buon Benito definiva le elezioni "ludi cartacei"...
A 'mbecilli!"