Che bello lavorare in un FKK!
Per chi non lo sapesse, esiste un simpatico sito dall’invitante titolo gnoccatravel.com.
Cosa cerca l’utente-tipo di gnoccatravel?
Non è difficile da immaginare, ma ve lo racconto lo stesso: Gnoccatravels è la community dei viaggi della gnocca, un sito web sulla gnocca, pensato per soli uomini, che consente agli iscritti di condividere informazioni sulle gnocche di tutto il mondo: America, Europa, Africa, Asia, Oceania.
Esistono anche sezioni goliardiche quali compagni di viaggio, oppure ridere di gnocca, dove si può trovare amici con cui condividere il prossimo gnoccatravel o raccontare barzellette sulla gnocca.
Già da queste poche righe si evince la ventata di novità che un portale come gnoccatravel introduce in questa società retrograda e bacchettona.
Intanto è un club per soli uomini (io mi sento già proiettata nel futuro!) e poi presenta un esempio di quella meravigliosa figura retorica che è la sineddoche, ovvero l’uso, in senso figurato, di una parola al posto di un’altra mediante l’ampliamento o la restrizione del senso, in questo caso una parte per il tutto: la gnocca/organo sessuale femminile/parte della donna al posto della donna tutta intera.
Insomma, il fatto che una comunità maschile si senta libera di definire la donna come “quella roba attorno al buco”, a me dà un senso di autodeterminazione mai provato prima…
Mi rivolgo alle donne: dopo queste poche righe non vi sentite anche voi un pochino più libere e indipendenti dal contesto di oppressione emotiva e materiale di questo mondo che pretende di assoggettarci al concetto obsoleto di “moralmente accettabile”?
Vorrei condividere la simpatica avventura di uno tra gli utenti più pittoreschi di gnoccatravel: lo Spaccaculi.
Eh, si, si chiama proprio così. Non mi invento niente, se vi fate un giro su gnoccatravel lo trovate.
(Che nome evocativo… potente, azzarderei)
Il signor Spaccaculi ci racconta di una situazione paradossale, ma molto divertente, nella quale è incappato durante una sua visita ad un FKK, acronimo di frei körper kultur, (cultura del corpo libero), uno dei centri benessere a luci rosse della Germania.
La sua avventura si intitola: la prima crociata della gnocca negli FKK tedeschi.
Come un cattolicissimo cavaliere medievale, lo Spaccaculi – che in effetti una mazza ce l’ha – parte alla conquista di uno dei bordelli del maggiore franchising del sesso tedesco.
…Inizialmente ho prenotato da solo, poi si è unito un’altro utente che saluto il buon fab che dopo una breve conoscenza in chat ci siamo visti in hotel. Dopo aver trascorso il primo giorno da solo, fra giri turistici foto e registrazioni della città da dare in pasto agli amici sui social network,
(da apprezzare la varietà di interessi del signor Spaccaculi, riesco ad immaginare la sua brillante conversazione)
il giorno seguente arriva quest’amico che senza perdere un secondo di tempo alla mia vista mi esplica della sua voglia matta di spruzzare come un porco selvaggio dei Nebrodi e mi suggerisce di fare una visita all’………. più conosciuto come “all can you fuck” o ancora più semplicemente “posto dove si spruzza fino che l’uccello ti si rizza”, infatti ha un doppio senso questo nome che gli ho affibbiato perchè tralasciando che il locale funziona che pagando un ticket da 99 euro hai diritto a scoparti chiunque respiri purchè la permanenza nel locale non superi le 3 ore le troie da me viste si sono rivelate quasi tutte delle chiaviche, le uniche che si salvavano erano per la maggior parte dei missilazzi e sopratutto se non le si placcavano appena scendevano e le si trascinavano in stanza per i capelli, le perdevi fra le orde di turchi che sembravano come a casa li….
Resoconto delle 3 ore…
1)Entrata
2)Mazza già in verticale
3)Pagamento
4)Rapida spogliata e doccia alla velocità della luce
5)Attivazione GnoccaRadar per scartare la più trombabile
6)Prima clavata con annesso trascinamento della zoccola in stanza e scopata gorillesca fino a quando le viti che tengono insieme le travi del letto non si allentano
7)Discesa senza ne salutare o degnare di uno sguardo l’insunlsa valvola di sfogo anche chiamata Baldracca
8)Ripetizione della parte 5/6/7 x 5 volte
Alla fine delle tre ore puntuale come un treno tedesco mi dirigo verso l’uscita, prendo il taxi e mi lascio quelle sporche meretirci alle spalle, il mio personale giudizio su questo locale è il seguente: PESSIMO e SCONSIGLIATO, una direzione furba che voleva fregarmi al’uscita asserendo che ero stato più di tre ore (non vero, sono entrato col cronometro perchè non volevo scherzi) e per giunta voleva farmi pagare un’extra perchè avevo superato le tre meretrici trovando da parte mia un muro ovviamente che incazzandomi ho fatto presente quello che c’era scritto sul sito e che stavo chiamando la polizia, e troie inchiavabili. Ripensando a quei 100 euro li avrei potuti investire il giorno dopo all’……….
Mi chiedo cosa mi trattenga ancora dal preparare la valigia e precipitarmi all’areoporto.
Cosa sto a fare qui, schiava di un mondo del lavoro che mi opprime e mi sottovaluta, quando potrei ricevere ben altre gratificazioni in un lindo (l’avete notato, si, che il signor Spaccaculi, molto civilmente, prima di “clavare” si fa la doccia) ed elegante FKK teutonico?
Non credo l’essere definita una insunlsa valvola di sfogo conferisca una qualche valenza negativa al lavorare con il corpo… E poi sembra un ambiente piacevole e tranquillo.
Mi ostino a sedermi in ufficio, quando potrei lasciarmi trascinare per i capelli da soggetti stimolanti come il signor Spaccaculi, scoprendo capacità corporee e mentali che il moralismo di questa società bigotta e misandrica non mi permette di sviluppare…
Insomma, adesso che ho ascoltato il signor Spaccaculi, mi sento di poter sentenziare: non è così male fare la puttana!
Che bello lavorare in un FKK! | il ricciocorno schiattoso