Ecco la ripresa
i cialtroni con calma ci pensano a settembre.
quando avranno smantellato tutto.
State sereni Ci penseranno gli zerbini gentiloni ed alfano.
Chiude la Comital di Volpiano: la proprietà francese conferma 140 licenziamenti
Si conclude nel peggiore dei modi la vicenda della Comital di Volpiano e dei suoi 140 lavoratori. L’incontro che si tenuto in Regione Piemonte questo pomeriggio, martedì, sancisce la fine di una fabbrica per decenni leader nella produzione di laminati in alluminio per l’industria farmaceutica e alimentare. L’amministratore delegato, Philippe Carfatan, nonostante la disponibilità dell’assessorato regionale al lavoro a trovare una soluzione, ha ribadito che da oggi l’azienda è in liquidazione volontaria e i licenziamenti confermati. Venerdì scorso la francese Lamalù, proprietaria della Comital, ha annunciato la decisione di chiudere lo stabilimento alle porte di Torino. Nell’incontro convocato dalla Regione, ha comunicato di avere messo in liquidazione volontariamente la società: il tentativo è quello di pagare i debiti ed evitare il fallimento.
I SINDACATI
«La liquidazione volontaria sembra una mossa disperata per evitare il fallimento. L’unica possibilità è che si faccia avanti qualche azienda interessata a rilevare e rilanciare l’attività. Le condizioni ci sarebbero», spiegano Federico Bellono e Ugo Bolognesi della Fiom torinese. «Il gesto unilaterale dell’azienda sconcerta e lascia basiti. Il quadro della situazione che ha ricostruito è poco chiaro», dice
l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Gianna Pentenero che riconvocherà l’azienda a settembre per tentare di scongiurare i licenziamenti.
LA STORIA
È stato l’ad di Cuki, Corrado Ariaudo, ex manager Olivetti, a vendere, nell’ambito della riorganizzazione del gruppo, impianti, macchinari e marchio Comital ai francesi di Lamalù. Ariaudo è rimasto proprietario dei brand Cuki, Domopak, Ariflex, Fts e dei capannoni industriali affittati alla Comital.
Il sindaco di Volpiano, Emanuele De Zuanne, chiede al governo «di mettere sul tavolo del confronto con la Francia anche la vicenda alluminio».