ilbiondo16
Forumer storico
UNICREDIT: scoperte le carte dell’AUC. Ma la partita da giocare è molto complicata. - Rischio Calcolato
Per la cronaca, c’è un consorzio di garanzia che sottoscriverà l’inoptato. Un punto importante a favore di Unicredit anche se la storia insegna (fu proprio Unicredit a “scappare” qualche mese fa, ricordate?) che questo non significa matematica certezza. Anche perchè il contratto di garanzia contiene, tra l’altro, le usuali clausole che condizionano l’efficacia degli impegni di garanzia ovvero attribuiscono ai membri del consorzio di garanzia la facoltà di recedere dal contratto, in linea con la prassi internazionale”. Ora evidentemente se l’inoptato fosse alto gli aderenti potrebbero recedere, vanificando la “garanzia”. Infine voglio anche ricordare che restano sempre in pancia a Unicredit all’incirca 50 miliardi di NPL lordi ( circa 20 al netto delle svalutazioni).
Dite che Unicredit dovrebbe fallire? Eticamente forse si ma sarebbe sistematicamente inaccettabile e ingestibile e quindi rimarrà in piedi. Quindi che fare con l’aumento di capitale?
Eh no cari amici, di certo non posso fare una consulenza del genere in modo così leggero. Diciamo solo che tutte le scelte fatte dagli ex azionisti rappresentano delle scommesse. Immaginate un’urna con tre palline. Una BLU (vendere tutto), una ROSSA (vendere in parte) e una GIALLA (massima fiducia e sottoscrivere). Ecco, buona fortuna…. Anche se qualcuno la partita ha già cominciato a giocarla prima degli altri.
Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Jane Street Group ha incrementato la posizione corta su Unicredit, portandola dallo 0,8% allo 0,94%. La segnalazione è datata 31 gennaio. (SoL)
Per la cronaca, c’è un consorzio di garanzia che sottoscriverà l’inoptato. Un punto importante a favore di Unicredit anche se la storia insegna (fu proprio Unicredit a “scappare” qualche mese fa, ricordate?) che questo non significa matematica certezza. Anche perchè il contratto di garanzia contiene, tra l’altro, le usuali clausole che condizionano l’efficacia degli impegni di garanzia ovvero attribuiscono ai membri del consorzio di garanzia la facoltà di recedere dal contratto, in linea con la prassi internazionale”. Ora evidentemente se l’inoptato fosse alto gli aderenti potrebbero recedere, vanificando la “garanzia”. Infine voglio anche ricordare che restano sempre in pancia a Unicredit all’incirca 50 miliardi di NPL lordi ( circa 20 al netto delle svalutazioni).
Dite che Unicredit dovrebbe fallire? Eticamente forse si ma sarebbe sistematicamente inaccettabile e ingestibile e quindi rimarrà in piedi. Quindi che fare con l’aumento di capitale?
Eh no cari amici, di certo non posso fare una consulenza del genere in modo così leggero. Diciamo solo che tutte le scelte fatte dagli ex azionisti rappresentano delle scommesse. Immaginate un’urna con tre palline. Una BLU (vendere tutto), una ROSSA (vendere in parte) e una GIALLA (massima fiducia e sottoscrivere). Ecco, buona fortuna…. Anche se qualcuno la partita ha già cominciato a giocarla prima degli altri.
Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Jane Street Group ha incrementato la posizione corta su Unicredit, portandola dallo 0,8% allo 0,94%. La segnalazione è datata 31 gennaio. (SoL)