Buongiorno!
Bayer investe nelle staminali pluripotenti indotte e si compra il
Bayer ha reso noto che comprerà la quota di BlueRock Therapeutics che ancora non possiede, pari al 59,2%. L'operazione prevede il pagamento in contanti di circa 240 milioni di dollari e altri 360 milioni di dollari da pagare al raggiungimento di traguardi di sviluppo predefiniti.
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La chiusura è prevista per il terzo trimestre del 2019. La transazione valuta BlueRock un miliardo di dollari...
Qualche stralcio perchè capiscano tutti:
CAR-NK, la frontiera emergente dell’immunoterapia • NCF - Notiziario Chimico Farmaceutico
Cellule off-the-shelf per tanti pazienti
Uno dei principali vantaggi offerti dalle cellule NK rispetto alle cellule T, secondo i ricercatori dell’Universityà di California – San Diego School of Medicine e dell’Università del Minnesota che hanno firmato la ricerca pubblicata a giugno 2018 su
Cell Stem Cell, sarebbe rappresentato dalla possibilità di produrre e somministrare tali cellule in modalità “off-the-shelf”,
senza bisogno di matching col singolo paziente.
Lo studio ha testato le cellule CAR-NK ottenute a partire da cellule staminali pluripotenti indotte umane (iPSCs) su un modello di
tumore ovarico nel topo, paragonandone l’attività sia rispetto ad altri tipi di cellule NK che rispetto a cellule CAR-T. Secondo gli autori, le due tipologie di cellule ingegnerizzate coi recettori chimerici avrebbero dimostrato
un’attività simile, ma con una minore tossicità a favore delle cellule CAR-NK. Secondo il senior author dello studio, Dan Kaufman, le potenzialità del metodo potrebbero estendersi ad altri tipi di tumori solidi, come quelli della mammella, del cervello e del colon, come pure a tumori liquidi del sangue come le leucemie.
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Una delle sfide principali dell’immunoterapie è la produzione clinica delle cellule modificate”, ha sottolineato Kaufman, secondo cui un batch di cellule NK derivate da iPSC potrebbe bastare per
trattare qualche migliaio di pazienti. “
Ciò significa che potremmo sviluppare trattamenti standardizzati ‘off-the-shelf’ e usarli in combinazione con altri farmaci contro i tumori”....
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Anche l’Italia è in campo
L’Italia, storicamente tra i leader dei nuovi approcci di terapie avanzate geniche e cellulari, è presente anche nel panorama dello sviluppo delle terapie CAR-NK. Risale, infatti, alla fine del maggio scorso l’
accordo vincolante per lo sviluppo e la produzione di terapie allogeniche CAR-NK siglato tra MolMed e Glycostem, grazie al quale l’azienda milanese potrà utilizzare la piattaforma tecnologica dell’azienda biotech olandese. Secondo quanto reso noto, l’operazione s’inquadra nella strategia di MolMed di
ampliare la propria pipeline di prodotti basati sulla tecnologia CAR; l’azienda italiana ha ottenuto i diritti esclusivi per l’utilizzo del prodotto finale, a fronte di pagamenti upfront, milestone e royalty, mentre Glycostem mantiene la responsabilità della produzione GMP (nella nuova officina che dovrebbe essere autorizzata entro fine 2018) e del rilascio del prodotto finito. “
Mentre la nostra prima terapia CAR-T autologa si avvicina all’autorizzazione per il primo studio clinico di fase I/II, con questo nuovo progetto MolMed si prepara ad espandere le proprie competenze nel promettente campo delle terapie allogeniche, potendo far leva sulla propria riconosciuta esperienza nelle terapie geniche e cellulari, unita all’innovativa piattaforma tecnologica di Glycostem, che utilizza cellule NK derivate da staminali di cordone ombelicale”, ha commentato l’amministratore delegato di MolMed, Riccardo Palmisano a suggello dell’accordo.
MolMed è già impegnata nello sviluppo di una
immunoterapia genica CAR-T CD44v6, attualmente in avanzata fase di sviluppo preclinico contro le neoplasie ematologiche e numerosi tumori solidi epiteliali. Le immuterapie cellulari allogeniche off-the shelf basate su cellule NK sono, invece, proprio il core business di Glycostem, che ha sviluppato una piattaforma tecnologica che include l’espansione in vivo di una popolazione di cellule NK pure e altamente reattive per applicazioni cliniche. Il suo primo prodotto ha completato la fase clinica I su pazienti anziani e fragili affetti da leucemia mieloide acuta.