Obbligazioni societarie Monitor bond case automobilistiche e accessorio auto (1 Viewer)

yellow

Forumer attivo
Speriamo che ai bonholders Fiat, nella sciagurata ipotesi, sia riservato un destino meno gramo... ;)

Scherzo ... tanto per Alitalia non c'era bisogno di tenere in piedi una credibilità dell'emittente: lo si sapeva dall'inizio che - tempo pochi anni - e la cordata italiana avrebbe venduto ad un partner estero...

Ergo, i prossimi bond che occorresse emettere per finanziare Alitalia, saranno targati Air France... ;)

:D:clap:Ironia azzeccata:D

Per Marchionne quello dei Bond è l'ultimo dei problemi.
( nel breve termine poca roba)

L'incubo di Marchionne è che con il mercato congelato tutta la struttura
brucia un sacco di cash ( distruzione di cassa ):rolleyes:

Come dargli torto ?
 

lorenzo63

Age quod Agis
E la Porsche pensa di mettersi a fare i camion...

FRANKFURT (Dow Jones)--German car maker Porsche Automobil Holding SE (POR3.XE) Monday said it made a bid for Sweden's Scania AB (SCV-A.SK).
The company bid SEK68.52 per Scania A share and SEK67.10 per Scania B share.
Porsche said it values Scania at SEK31.6 billion.
By crossing the 50% threshold in Volkswagen AG (VOW.XE), Porsche had to make a mandatory bid for Scania under Swedish law. Volkswagen is Scania's majority shareholder with around 69%.
Porsche reiterated that it has "no strategic interest" in acquiring Scania shares. The offered price for both share types is based on the average price on the 20 trading days before Volkswagen became Scania's majority shareholder, it said
 

lorenzo63

Age quod Agis
piattaforme di auto medie e piccole per la casa americana in cambio di quota azionaria

Fiat-Chrysler: voci di accordo

Secondo il sito della rivista AutomotiveNews Europe si va verso una partnership strategica

MILANO - Il gruppo Fiat sarebbe in trattative con la Chrysler per creare una partnership strategia che potrebbe includere l'acquisto di una quota nella casa automobilistica americana. Lo scrive il sito della rivista specializzata AutomotiveNews Europe.

L'ACCORDO - Secondo il magazine, che cita fonti vicine alla trattativa, l'accordo potrebbe prevedere l'utilizzo da parte di Chrysler delle piattaforme per i segmenti di auto di piccole e medie dimensioni, dei motori e delle trasmissioni di Fiat. Con la partnership strategica la casa torinese potrebbe anche ricevere «in dote» una quota del gruppo Usa, in gravi difficoltà come le altre «big»americane, dopo la separazione, lo scorso anno, da gruppo tedesco Daimler (Mercedes).

19 gennaio 2009

La Fiat è tempo che sta pensando ad un ritorno in USA e vedendola con i loro occhi potrebbe essere una occasione storica: nei fatti cominciano con l' esportare pianali/motori trasmissioni cambi e quant' altro con la possibilità di ovviare alle lunghe procedure di certificazione Usa anzi avendo pure la benedizione dall'alto; Chrysler (come del resto tutte i carmakers americani) hanno un bisogno assoluto di avere piattaforme piccole economiche (ci ricordiamo i piagnistei USA per la benza ad un $ a lt??) performanti e ben collaudate piuttosto che i loro bidoni aspirabenzina..quindi potrebbe essere un'affare (INDUSTRIALE!) da ambo le parti..e qui si potrebbe rivelare l' acume di Marchionne...(IMHO) ....Comunque (a scanso di errori..) io le mie Fiat 6.75 le ho vendute a 100 un bel po' fa...:p:p:D
Quello elencato sopra potrebbe essere il o uno dei motivi anche se personalmente comunque sono abbastanza perplesso...nn vedo perchè tirarsi in casa problemi..
Certo che è notevole l' attivismo fiat di questi tempi (-proclamazione del Marchionne pensiero-min 5mil di vetture anno per stare in piedi poi voci di interessamenti in francia poi bmw(dove avranno ricevuto qualche niet) poi silenzio poi chrysler.. ed ho la sensazione che nn è finita, anzi..Marchionne sfrutterà questo momento per acquistare a parametro zero - assioma calcistico- tutto quello che gli è possibile..sempre IMHO naturalmente..)
 
Ultima modifica:

Alobar

So di non sapere...
webank propone una selezione di obbligazioni OTC per i privati via piattaforma internet. lodevole iniziativa.

Grazie della segnalazione!:) Mi sembra però che per accedere alla lista sia necessario essere correntisti... Hai un conto su Webank?

In caso se tu o qualcun altro che ha un conto Webank potesse postare la lista, credo che ne beneficieremmo in tanti, potendo valutare l'opportunità di aprire un conto Webank. In caso però sarebbe preferibile farlo su un thread apposito, visto che qui sarebbe ancora più OT di quanto non sia stata già questa mia richiesta...;)
 

slowdown

Forumer storico
Fiat considers Chrysler stake: report

1:12 PM ET, Jan 19, 2009 - By Kim HjelmgaardNEW YORK (MarketWatch) -- Italian car group Fiat is in negotiations with Chrysler LLC to form a strategic partnership that could include an equity stake in the troubled U.S. carmaker, according to a report in The Wall Street Journal Monday. The deal could allow Fiat to sell and manufacture its small cars in the U.S.
 

Capitan Nemo

Nuovo forumer
Sembrerebbero delinearsi i primi particolari:

19-01-09 FIAT: LINGOTTO AL 35% DI CHRYSLER E CALL SU MAGGIORANZA CAPITALE (FT) (ASCA) - Roma, 19 gen - Fiat e Chrysler avrebbero gia' firmato una lettera di intenti per formare una joint venture, ''l'alleanza sara' annunciata a giorni'', lo scrive l'edizione on line del Financial Times. La joint venture, ''consentira' a Chrysler di produrre e vendere auto Fiat in America del Nord, secondo quanto riferiscono fonti vicine alla vicenda'', scrive Ft.

Secondo il quotidiano on-line, Fiat acquisirebbe il 35% di Chrysler oltre a una opzione di acquisto (call) sulla maggioranza del capitale. In contropartita, la casa automobilistica Usa utilizzera' le piattaforme produttive di Fiat per riconvertire parte della sua produzione. Fiat non metterebbe cash nell'operazione.
 

lorenzo63

Age quod Agis
Ah, bella roba, questo matrimonio... :rolleyes: roba che le nozze con i fichi secchi al confronto sono una sciccheria... :down: ;)

Hai ragione..ma se è vero che nn c'è cash nell'accordo potrebbe essere un modo per fiat i mettere l'agognato piede in america a costo zero...ammesso che ne valga la pena.
 

METHOS

Forumer storico
AUTO: FIAT ACQUISISCE IL 35% DI CHRYSLER
di Vincenzo Borgomeo
Fiat e Chrysler hanno trovato un accordo di principio in base al quale la casa torinese acquisirà (senza pagare) una quota del 35% nella più piccola delle tre 'big' Usa dell'auto più un'opzione per comprare in futuro la maggioranza.

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.
(WSI) – Fiat e Chrysler hanno trovato un accordo di principio in base al quale la casa torinese acquisirà una quota del 35% nella più piccola delle tre 'big' Usa dell'auto più un'opzione per comprare in futuro la maggioranza del capitale, senza alcun esborso per la casa torinese. Lo scrive il 'Financial Times' nell'edizione online, citando fonti vicine ai negoziati. L'intesa, continuano le indiscrezioni, prevede la creazione di una joint venture attraverso la quale Chrysler avvierebbe la produzione e la vendita di modelli Fiat, soprattutto quelli più piccoli come la 500, nel nordamerica.
In cambio della quota, il gruppo torinese si impegnerebbe a ristrutturare alcuni siti produttivi di Chrysler per la produzione di modelli e componenti Fiat e darebbe alla casa americana accesso alla propria tecnologia.
Da parte di Fiat non ci sarebbe alcun esborso in contanti. Secondo le stesse fonti, le due parti hanno sottoscritto un memorandum di intesa che sarà reso noto nei prossimi giorni.

http://www.wallstreetitalia.com/insider.asp
Già oggi, alcune indiscrezioni hanno parlato di in una "partnership strategica" per velocizzare il lancio di alcuni modelli e che - addirittura - potrebbe anche portare Fiat nel capitale del gruppo statunitense. Non è un segreto infatti che tutti i big di Detroit, e quindi anche GM e Ford, stiano cercando contatti con altre marche europee per lanciare sul mercato in tempi brevi auto piccole dai bassi consumi e accelerare così i piani di rilancio già annunciati. In questo scenario Ford sarebbe la marca più avvantaggiata perché attraverso la sua filiale tedesca ha già in gamma diversi motori e molti pianali di auto piccole, grazie anche - ancora una volta - all'accordo con Fiat per costruire insieme la 500 e la Ka in Polonia.
Ma torniamo alla trattativa Fiat-Chrysler: il gioiello a cui punta il colosso Usa è la vasta gamma di auto piccole di cui Fiat dispone, compresi ovviamente motori e trasmissioni. Macchine che potrebbero così nascere a tempo record nelle fabbriche Fiat in Europa ed essere sul mercato entro un paio di anni. Il tutto con costi molto ridotti: quello del contenimento della spesa per il colosso di Detroit è ormai un pallino fisso. Basti dire che dal luglio del 2007 a oggi alla Chrysler sono riusciti a ridurre la produzione di 1,2 milioni di auto, i costi fissi di 2,4 miliardi di dollari e i posti di lavoro di 32 mila unità. L'azienda italiana invece potrebbe avere enormi benefici dal fatto di poter alzare a dismisura il ritmo produttivo dei propri stabilimenti e dal possibile sbarco di alcuni suoi modelli (dall'Alfa alla Lancia) sul ricco mercato americano dove Chrysler ha qualcosa come 3300 punti vendita. Fantapolitica? Non tanto: con la crisi che incombe si impongo scelte drastiche e, soprattutto, veloci.
 

lorenzo63

Age quod Agis
AUTO: FIAT ACQUISISCE IL 35% DI CHRYSLER
di Vincenzo Borgomeo
Fiat e Chrysler hanno trovato un accordo di principio in base al quale la casa torinese acquisirà (senza pagare) una quota del 35% nella più piccola delle tre 'big' Usa dell'auto più un'opzione per comprare in futuro la maggioranza.

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.
(WSI) – Fiat e Chrysler hanno trovato un accordo di principio in base al quale la casa torinese acquisirà una quota del 35% nella più piccola delle tre 'big' Usa dell'auto più un'opzione per comprare in futuro la maggioranza del capitale, senza alcun esborso per la casa torinese. Lo scrive il 'Financial Times' nell'edizione online, citando fonti vicine ai negoziati. L'intesa, continuano le indiscrezioni, prevede la creazione di una joint venture attraverso la quale Chrysler avvierebbe la produzione e la vendita di modelli Fiat, soprattutto quelli più piccoli come la 500, nel nordamerica.
In cambio della quota, il gruppo torinese si impegnerebbe a ristrutturare alcuni siti produttivi di Chrysler per la produzione di modelli e componenti Fiat e darebbe alla casa americana accesso alla propria tecnologia.
Da parte di Fiat non ci sarebbe alcun esborso in contanti. Secondo le stesse fonti, le due parti hanno sottoscritto un memorandum di intesa che sarà reso noto nei prossimi giorni.


Già oggi, alcune indiscrezioni hanno parlato di in una "partnership strategica" per velocizzare il lancio di alcuni modelli e che - addirittura - potrebbe anche portare Fiat nel capitale del gruppo statunitense. Non è un segreto infatti che tutti i big di Detroit, e quindi anche GM e Ford, stiano cercando contatti con altre marche europee per lanciare sul mercato in tempi brevi auto piccole dai bassi consumi e accelerare così i piani di rilancio già annunciati. In questo scenario Ford sarebbe la marca più avvantaggiata perché attraverso la sua filiale tedesca ha già in gamma diversi motori e molti pianali di auto piccole, grazie anche - ancora una volta - all'accordo con Fiat per costruire insieme la 500 e la Ka in Polonia.
Ma torniamo alla trattativa Fiat-Chrysler: il gioiello a cui punta il colosso Usa è la vasta gamma di auto piccole di cui Fiat dispone, compresi ovviamente motori e trasmissioni. Macchine che potrebbero così nascere a tempo record nelle fabbriche Fiat in Europa ed essere sul mercato entro un paio di anni. Il tutto con costi molto ridotti: quello del contenimento della spesa per il colosso di Detroit è ormai un pallino fisso. Basti dire che dal luglio del 2007 a oggi alla Chrysler sono riusciti a ridurre la produzione di 1,2 milioni di auto, i costi fissi di 2,4 miliardi di dollari e i posti di lavoro di 32 mila unità. L'azienda italiana invece potrebbe avere enormi benefici dal fatto di poter alzare a dismisura il ritmo produttivo dei propri stabilimenti e dal possibile sbarco di alcuni suoi modelli (dall'Alfa alla Lancia) sul ricco mercato americano dove Chrysler ha qualcosa come 3300 punti vendita. Fantapolitica? Non tanto: con la crisi che incombe si impongo scelte drastiche e, soprattutto, veloci.

Methos: concordo su tutto (lo avevo ipotizzato nei miei pensieri ieri sera..)...dissento solo su una cosa: l' aggettivo ricco appioppato al mercato Usa.
Ho la netta sensazione che tra un po' nn avranno + nenche gli occhi per piangere.. IMHO...
 

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