Morfogenesi o Omeostasi?

Morfogenesi o Omeostasi?

  • Morfogenesi tutta la vita

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  • Omeostasi senza alcun dubbio

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  • L'una o l'altra, a seconda dei casi

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Quale concetto preferite?


Morfogenesi

Da Wikipedia
La morfogenesi (greco morfè=forma; -genesi) è il processo che porta allo sviluppo di una determinata forma o struttura.
In biologia la morfogenesi è lo sviluppo della forma e della struttura di un organismo, sia da un punto di vista evolutivo, sia dal punto di vista dello sviluppo ontogenetico del singolo organismo a partire dalla cellula fecondata (sviluppo embrionale).
In geologia la morfogenesi è la formazione delle strutture e dei rilievi della crosta terrestre, dovuti a cause diverse.


Economia

Il termine può essere utilizzato, anche in campo geografico-economico. Il commercio, infatti, tende ad avere un ruolo morfogenetico, concorrendo a determinare l'articolazione gerarchica dello spazio nella sua dimensione urbana e regionale. In altri termini, il commercio rappresenta l'asse portante dello sviluppo globale e a livello locale dello sviluppo delle città attraverso l'interazione ai diversi livelli tra queste ultime, favorendo l'accrescimento economico dato dallo sviluppo dei servizi e dalla capacità di rispondere alla domanda interna e alla diffusione dell'offerta, attraverso il supporto di tecnologie che incentivano lo sviluppo.






Omeostasi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'omeostasi (dal greco ομέο-στάσηè, stesso posto), è la tendenza naturale al raggiungimento di una relativa stabilità interna delle proprietà chimico-fisiche di un organismo vivente, per il quale tale stato di equilibrio deve mantenersi nel tempo, anche al variare delle condizioni esterne, attraverso dei precisi meccanismi autoregolatori.
In molti processi biologici, l'omeostasi mantiene la concentrazione chimica di ioni e molecole, e permette alla cellula di sopravvivere.
In fisica, l'omeostasi permette di regolare altri parametri quali temperatura o energia.
Di solito questo termine viene usato in biochimica, per indicare l'equilibrio di una composizione chimica ottimale tra liquidi diversi e separati da delle membrane, ad esempio le membrane cellulari. Un esempio classico è la separazione tra plasma sanguigno, liquido interstiziale e liquido intracellulare.
In Fisiologia, la legge dell'equilibrio di massa dice che se la quantità di una sostanza in un organismo deve rimanere costante, ogni aumento deve venir compensato da una perdita di pari entità.
In sinecologia indica anche la tendenza all'equilibrio delle popolazioni animali e vegetali, come risultato di meccanismi dipendenti dalla densità e operanti sul tasso di natalità, sopravvivenza e morte (stabilità).
Per estensione, il termine indica anche la capacità di alcuni sistemi elettromeccanici o informatici di mantenere una condizione di equilibrio attraverso l'auto-regolazione.
Nella teoria della semiosfera di Juri Lotman, l'omeostasi indica la condizione di stabilità della semiosfera o di parti di essa.

Omeostasi biologica

L'omeostasi designa la stabilità delle funzioni; le condizioni omeostatiche rappresentano gli elementi della stabilità, mentre le reazioni omeostatiche indicano i mezzi per mantenere la stabilità.
E' quindi una delle caratteristiche peculiari degli organismi viventi. Tutti gli apparati del corpo di un organismo vi partecipano, in quanto fondamentale per la sopravvivenza.



Il sistema omeostatico si basa su quattro principali componenti, che assieme prendono il nome di meccanismo a feedback, cioè retroazione, reazione, risposta:
  • il Recettore, che ha il compito di percepire le condizioni esterne e interne
  • il Centro di controllo, che decide come comportarsi, dopo aver confrontato la condizione rilevata dal recettore con quella ottimale
  • l'Effettore, che esegue quello che gli viene ordinato dal Centro di controllo
  • lo Stimolo, il cambiamento che stimola appunto il recettore ad attivare i meccanismi di regolazione interna
Il feedback può essere negativo quando l'organismo risponde contrastando l'effetto dello stimolo destabilizzante (ad esempio: un abbassamento della temperatura provocherà una reazione tendente a innalzare la temperatura stessa). Il feedback invece è positivo, quando l'organismo risponde rinforzando l'azione dello stimolo iniziale invece di diminuirlo o rimuoverlo. Ciò destabilizza il sistema sino a quando un evento esterno al circuito a feedback arresta la risposta dell'organismo.


Omeostasi in semiotica

Nel suo saggio "La cultura e l'organismo", Juri Lotman afferma che "la cultura può essere definita un organismo (a livello semiotico di elaborazione dell'informazione)".
L'omeostasi viene definita come "il tentativo di conservare il proprio livello strutturale - cioè il livello di informazione posseduto - e di contrapporsi all'entropia". L'omeostasi è quindi quella fase, nel susseguirsi ciclico degli stati del sistema, in cui si riscontra una tendenza alla conservazione dell'informazione ed al mantenimento della stabilità delle strutture, caratterizzata dalla simmetria. Questa fase si contrappone funzionalmente a quella caratterizzata dalla produzione di nuove informazioni, in cui all'omeostasi si contrappone il dinamismo.


:rolleyes: capito nulla!!!

Ignatius da quando hay ridotto il numero di post al dì... hay nel contempo aumentato (considerevolmente) la capziosità e bizantinità degli stessi, rendendoli quanto meno sofistici e cavillosi..... :D
 
Beh, io la sapevo più semplice di come la dipinge wikipedia.

La risposta omeostatica vuol dire "arriva un evento esterno imprevisto, neutralizziamolo e ripristiniamo lo status quo ante evento".

Ad esempio: arriva un asteroide che minaccia di distruggere la Terra => bombardiamolo come al cinema, e poi continuiamo così fino alla prossima minaccia interstellare.

Oppure: forse non amo più il partner con cui vivo da 1 mese / 1 anno / 1 decennio => cerco di pensare ad altro, in modo da tenère in piedi la coppia.

Oppure: sono in un'azienda in crisi, e temo che stiano per licenziare il personale => mi iscrivo al sincacato, protesto, faccio di tutto per difendere il mio posto.


La risposta morfogenetica vuol dire: arriva un evento esterno, e io mi evolvo, mi ci adatto.

Ad esempio: arriva un asteroide che minaccia di distruggere la Terra => costruiamo astronavi e abbandoniamo il pianeta, e confidiamo di trovare, nello spazio, un altro sistema solare con un pianeta abitabile.

Oppure: forse non amo più il partner con cui vivo da 1 mese / 1 anno / 1 decennio => tronco la relazione.

Oppure: sono in un'azienda in crisi, e temo che stiano per licenziare il personale => mi guardo in giro, guardo dentro me stesso, scopro potenzialità inespresse o anche frustrate, e mi metto in proprio.






Ognuno di noi assume, quotidianamente, la sua razione di comportamenti omeostatici, e ogni tanto si dà alla morfogenesi.

I conservatori sono omeostatici, i rivoluzionari sono morfogenetici.

La conservazione porta all'asfissia (pensate a fare le stesse cose per tutti i giorni della vita), ma la rivoluzione permanente è altrettanto invivibile (pensate ad entrare dal panettiere, come ogni mattina, e scoprire che, nella notte, magari il titolare ha deciso di trasformare il suo negozio in uno sportello della Banca del Seme).


Thus, both.
 
hai dei figli fortunati :)
Sì, essi hanno una splendida mamma.
Del resto, [Modalità Pyangina ON] non si può avere tutto dalla vita, e non hanno potuto scegliere un papy adeguato rispetto agli standard prescritti dalla normativa comunitaria [Modalità Pyangina OFF].



Ma queste definizioni sono compaibili con un approccio popperiano ?
Credo sia più opportuno applicare l'approccio popperiano all'analisi delle teorie, e brandirlo come una spada invincibile contro i profeti dell'induzione, piuttosto che alle definizioni. Ma penso che la tua fosse una battuta. ;)




Chissà se un sondaggio "Epistemologia Popperiana vs Induzione" riscuoterebbe un sontuoso successo... :-?


Facciamo uno spoiler, come la puntata n. 0 delle serie televisive, e vediamo se c'è un'òdiens adeguata.

L'induzione nella filosofia contemporanea (fonte Wikipedia)
L'induzione divenne lo strumento di conoscenza per eccellenza con l'avvento del Circolo di Vienna. Il lavoro fu proseguito da Hans Reichenbach che approfondì i legami tra induzione e probabilità. Esemplare è il suo La nascita della filosofia scientifica.
L'induzione entrò in crisi a causa dei lavori del filosofo Karl Popper (1902-1994). Egli infatti contrappose all'induzione la falsificazione; l'induzione, per quanto sia alto il numero di casi favorevoli, non può prevedere se anche il successivo lo sarà, perché procede a posteriori, per cui di fatto non può essere utilizzata per giustificare leggi universali formulate a-priori, mentre alla falsificazione basta solo un contro-esempio per invalidare una teoria.







Chiosa: il giuramento satanico che Argema fa pronunciare ai moderatori neo-nominati vieta tassativamente l'uso dell'induzione.

Illuminazione: magari un giorno aprirò un thread semi-serio, nella sezione riservata ai moderatori, in cui proporrò l'istituzione di un giuramento del neo-moderatore.


:ciao:
 
L'approcio popperiano preclude la formazione della teoria a posteriori rispetto a una evidenza empirica ?
 

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