Mps: "Converto a patto che..." (13 lettori)

mac

Forumer storico
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E dalli co' Renzi.
Mo Renzi è diventato il capro espiatorio di tutti i malanni di cui soffre l'Italia.
E pensare che è stato l'unico che stava tentando di "rottamare" realmente il vecchio modello di politica (clientelare e consociativa) che ci aveva portato nello stato che noi tutti conosciamo.
Ma dai; ora facciamo un bel proporzionale e via con gli inciucio, gli accordi sotto banco, le spartizioni di poltrone e di potere ... così ci piace di vivere (!?!)

:devil:

mi ripeto ...
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
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E dalli co' Renzi.
Mo Renzi è diventato il capro espiatorio di tutti i malanni di cui soffre l'Italia.
E pensare che è stato l'unico che stava tentando di "rottamare" realmente il vecchio modello di politica (clientelare e consociativa) che ci aveva portato nello stato che noi tutti conosciamo.
Ma dai; ora facciamo un bel proporzionale e via con gli inciucio, gli accordi sotto banco, le spartizioni di poltrone e di potere ... così ci piace di vivere (!?!)

:devil:

mi ripeto ...


E' Renzi che è andato a cena con Dimon, non io.
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Noi abbamo avuto un Premier che si è seduto al tavolo "dei grandi".

Un commensale da Davos ha pompato e poi venduto. E oggi annuncia di investire in Intesa.

Un altro commensale,quello che doveva pagare il conto della cena, è andato in bagno e nn è più tornato.

Un altro ha provato a contare le portate per vedere se erano giuste e poi lo hanno cacciato.

C'è l'ufficio di igiene in cucina nel mentre.....


Veda lei...sembra un film di Pieraccioni..
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Montepaschi, conversione bond a 500 mln a un giorno dal termine - Ultima Ora

E' ancora ferma a 500 milioni di euro la raccolta per l'aumento di capitale di Mps dalla conversione di bond subordinati in azioni, che si chiude domani e mirava a ottnere adesioni per 1,5 miliardi. E' quanto si apprende da fonti finanziarie. Ieri la cifra aveva raggiunto i 150 milioni, oggi se ne sono aggiunti altri 350. L'operazione si chiuderà domani. Al momento del lancio, la banca senese auspicava di raccogliere circa 1,5 miliardi.

Intanto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, chiede alle commissioni Bilancio di Camera e Senato l' "autorizzazione ad aggiornare gli obiettivi (di finanza pubblica) per adottare misure a tutela dei risparmiatori". Il ministro, leggendo la relazione parla di un "possibile intervento pubblico precauzionale secondo quanto previsto dalla direttiva europea" e ribadisce che "il Governo è pronto ad adottare uno o piu' interventi (fino a 20 miliardi) per assicurare la liquidita'" delle banche qualora fosse necessario.

Si tratta dello 'scudo' da 20 miliardi da utilizzare per interventi di salvataggio a favore del sistema bancario, varato dal consiglio dei ministri in una riunione-lampo ieri sera e su cui il governo punta a un voto del parlamento forse già domani.

Nel secondo giorno di aumento di capitale, e nel penultimo di conversione dei bond, il titolo del Motne dei Paschi di Siena ha chiuso a Piazza AFfari in calo dello 0,43% a 18,54 euro, al termine di una seduta volatile che era partita con uno sprint (+4%).
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Mps, opzione mercato rischia di fallire: pronto lo Stato
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FINANZA
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BANCA MONTE

Pubblicato il: 20/12/2016 20:05

La strada del mercato rischia di rivelarsi un fallimento per Mps che, già domani, potrebbe annunciare la necessità di ricorrere all'aiuto di Stato per garantire la messa in sicurezza della banca. Un giorno in anticipo rispetto a giovedì, quando è prevista la chiusura dell'aumento di capitale da 5 miliardi di euro, cui da mesi lavorano le banche d’affari Jp Morgan e Mediobanca.

L'intervento del governo - con la disponibilità di 20 miliardi di euro chiesta al Parlamento - appare ormai scontato. "Non c'è proprio mercato", fa sapere una fonte vicina al dossier, che ricorda come dai risparmiatori chiamati a convertire i bond in azioni - hanno obbligazioni per 2,1 miliardi di euro - "sono arrivate globalmente adesioni solo per 500 milioni" in tre giorni. Cifra ben lontana da quella ipotizzata per arrivare al salvataggio, almeno 1,5 mld.


Non solo i risparmiatori, anche i fondi si sono tirati indietro. Smentite le ipotesi di investitori cinesi, anche il fondo Qia del Qatar - dato per certo fino alla scorsa settimana - "non è più interessato" a investire un miliardo di euro. Così come il socio storico Axa non si sarebbe impegnato a sottoscrivere la sua quota. "I fondi vogliono delle garanzie, in primis che ci sia un'adesione elevata all'Lme (liability management exercises)" ossia la conversione di bond in azioni da parte dei risparmiatori, ma al di la di questo bisogna fare i conti "con l'assenza di equity. Non c'è proprio mercato, quindi bisogna considerare 'fallita' l'operazione", aggiunge la fonte, anche se per l'ufficialicità c'è ancora da attendere. Se scatterà, si tratterà del terzo sostegno pubblico che Mps riceve in sette anni.

Il cda del Monte sia riunirà domani a Siena e già in giornata potrebbe comunicare che l'unica strada è quella del sostegno pubblico. Bisognerà attendere di leggere il decreto, messo a punto dal governo, per capire quali saranno i passaggi tecnici di un'operazione che si configura come un salvataggio pubblico, il primo in Europa sotto le nuove regole sulle banche.

Due le strade: o il Tesoro sottoscrive l’aumento oppure si procede con una "ricapitalizzazione precauzionale". Le risorse stanziate servirebbero al Tesoro per coprire la quota di ricapitalizzazione necessaria, più consistente rispetto a quanto prevede la sua quota del 4%. La direttiva europea consente allo Stato un intervento "cautelativo", "temporaneo" e "proporzionato" con un intervento diretto o l'"acquisto di strumenti di capitale". In caso di fallimento o di rinuncia alla ricapitalizzazione, le procedure previste dal 'burden sharing' comportano la conversione obbligatoria dei bond subordinati in azioni sia per gli investitori istituzionali che per i risparmiatori retail. E il Tesoro potrebbe intervenire successivamente per rimborsare la clientela retail.
 
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Jackrussel

Forumer storico
Mps, dalla conversione dei bond raccolti solo 500 milioni

Avrebbe raggiunto i 500 milioni di euro l'ammontare delle adesioni alla conversione dei bond subordinati di Mps in mano agli investitori retail. Ieri la cifra aveva raggiunto i 150-200 milioni, mentre in giornata se ne sono aggiunti altri 300-350 milioni. L'operazione si chiuderà domani alle 14. L'attesa è per una conversione complessiva di circa 800 milioni di euro, che si aggiungono al miliardo precedentemente ottenuto con la conversione presso gli investitori istituzionali. Una cifra che rende quindi difficilmente praticabile la partecipazione di altri investitori privati di peso all'operazione. L'eventuale fallimento dell'aumento di capitale da 5 miliardi con capitali privati aprirà inevitabilmente le porte a un intervento rafforzato dello Stato nel capitale.
 

mac

Forumer storico
Hanno messo talmente tanti paletti ... per chiedere la conversione dei miei mi sono dovuto impegnare venerdì, lunedi e praticamente ho perso tutta la giornata di oggi.
Pensate che in tanti hanno avuto la mia stessa pervicacia?
 

BigBoom

Nuovo forumer
Hanno messo talmente tanti paletti ... per chiedere la conversione dei miei mi sono dovuto impegnare venerdì, lunedi e praticamente ho perso tutta la giornata di oggi.
Pensate che in tanti hanno avuto la mia stessa pervicacia?

Tanta fatica per niente. Le conversioni sono troppo basse per portare a compimento l'aumento con capitali privati
 

locco68

violaforever
La politica comincia dunque a farsi sentire sulla vicenda di Mps, visto che si profila un salvataggio da parte dello Stato, se non avrà successo l’aumento di capitale da 5 miliardi tra conversione dei bond subordinati in azioni, ingresso del Qatar nel capitale e una vendita di nuove azioni sul mercato. Parlando a Corriere.it di Mps, Pier Luigi Bersani avverte che «adesso non è il momento di aprire una discussione, ma non tutte le scelte sono state lineari forse si è sbagliato il primo colpo con le piccole 4 banche. Io sarei andato alla corte di Lussemburgo invece di applicare il bail in, forse si può discutere di come ci si è comportanti ma adesso diamo una risposta ai risparmiatori e mettiamoli in tranquillità».







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Matteo Salvini, leader della Lega Nord (ANSA)
Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, chiede invece la commissione d’inchiesta su Siena. La Lega Nord «voterà a favore di un intervento pubblico» in sostegno alle banche e in particolare a Mps «a patto che la commissione di inchiesta del Senato sul disastro bancario, ferma da mesi, venga finalmente aperta», ha detto a Radio Padania. «Vogliamo i nomi dei responsabili», ha sostenuto il segretario federale della Lega Nord, vogliamo essere sicuri che «nessuno di loro sia legato in qualche modo al governo».

Evocano il rischio Troika i senatori M5S delle commissioni Finanze e Bilancio: in una nota denunciano che «il piano di salvataggio privato non funzionerà perché i risparmiatori non hanno più fiducia in un governo disastroso che ha dimostrato di non avere alcun piano di medio termine sul sistema bancario nazionale. Il governo Renzi-Padoan ha infatti rinviato a più riprese l’unica soluzione sostenibile per le banche e per i risparmiatori: l’investimento pubblico e la nazionalizzazione dell’istituto senese». Secondo i 5Stelle, «si crea l’emergenza per costringere i cittadini italiani a ingoiare la pillola amara della Troika. Noi non ci stiamo e pretendiamo il rispetto dei risparmiatori e della sovranità popolare».

Intanto mercoledì pomeriggio un consiglio di amministrazione della banca senese

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Marco Morelli, amministratore delegato di Mps (ANSA)
presieduta da Alessandro Falciai e guidata dall’amministratore delegato Marco Morelli farà il punto sull’andamento della ricapitalizzazione orchestrata da Jp Morgan e Mediobanca. Le prime risultanze non erano di un’adesione massiccia all’operazione, in particolare da parte dei 42 mila piccoli risparmiatori che possiedono bond per 2,1 miliardi di euro.

20 dicembre 2016 (modifica il 20 dicembre 2016 | 22:01)
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NoWay

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UNICREDIT - Mustier: "il sistema bancario italiano più forte"

In un'intervista al quotidiano La Repubblica l'amministratore delegato del gruppo, Jean Pierre Mustier, è convinto che "qualunque soluzione sarà trovata" su Mps e altre banche in difficoltà, il sistema bancario italiano sarà più forte dopo Natale.
 

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