Mps: "Converto a patto che..."

Pag.13 Il Sole 24 Ore Plus di oggi.

pag 13 sole plus.jpg
 
marketinsight.it - MPS - PROBABILE FIRMA ACCORDI NEI PRIMI 10 GIORNI DI GIUGNO
L'accordo su Montepaschi è vicino, ma su alcuni punti chiave si
deve definire il punto di equilibrio tra le richieste delle
autorità europee e la loro effettiva concretizzazione in piani
operativi da parte della banca. Domani il cda dell'istituto
guidato da Marco Morelli dovrebbe esaminare il piano industriale
che recepisce le osservazioni della dg comp [...]
Leggi la notizia sul sito marketinsight.it
 
Mps: converto, a patto che ...
L’ipotesi che ai detentori di obbligazioni senior di Mps sia data la possibilità di convertire i bond in capitale ha sorpreso gli investitori, già occupati a studiare pro e contro dell’analoga operazione sui subordinati
di Stefania Peveraro



Nessuno si farà mai citare, ma l’ipotesi di convertire in equity anche i bond senior di Montepaschi per ricapitalizzare la banca è stata una doccia fredda per gli investitori. I commenti che MF-Milano Finanza ha raccolto tra gli addetti ai lavori sono del seguente tenore: «Se il management sta pensando di fare questa proposta agli obbligazionisti senior, significa che siamo alle soglie del bail-in...[...]

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Comincia così l'articolo di Stefania Peveraro(Bocconiana) su MpS.

L'ennesimo.

Vi è solo una cosa da tener presente e bene a mente in queste operazioni:

più offrono, più i rischi di esecuzione sono alti, più hanno bisogno di raccogliere debito convertendolo in equity(rischio, trasferimento di rischio nudo e crudo..questo è cari amici)

meno offrono(parliamo di premio eventuale sopra la pari..), meno rischi di esecuzione ci sono, meno hanno bisogno di convertire debito, meno hanno interesse alla vostra adesione.

E' banale, lo so..ma quello che ultimamente si tenta d far passare (ora siamo in pausa..c'è da piazzare le Venete..state attenti...) nei vari fora è l'esatto contrario di quanto sopra.

Buona sera, riparto da qui :)

Questo sopra è il primo post di questo thread. La data andatela a vedere voi.

Ps: ancora non siete andati a tirar pomodori a "gli esperti da forum"? Che aspettate? Anche verdi va bene...sono più tosti.

Non gli darete più retta vero? Ne sono certo.. ;=)


 
Questo sopra è il primo post di questo thread. La data andatela a vedere voi.

Ps: ancora non siete andati a tirar pomodori a "gli esperti da forum"? Che aspettate? Anche verdi va bene...sono più tosti.

Non gli darete più retta vero? Ne sono certo.. ;=)


Quella data purtroppo è già l'anticamera di una situazione insostenibile.. ho iniziato a seguirla silente dal 2009..ho iniziato a tradarla a mezz'euro ,prima dell'ultimo aumento..due operazioni molto corpose in gain poi ho abbandonato.Chi ci ha investito da acquisizione Antonveneta o ABN Amro ha perso tutto..o più.Buona sera .PS:Il direttore della mia filiale in prov.Ravenna mi disse che dovevo metterci qualcosa e che era un "prezzaccio" buono..nel 2010.Mi pare che fosse a 12 €..gli ho sempre risposto che prima o poi le avrei prese ed è stato cosi..peccato per lui ..che ne aveva molte a quel prezzo..ora credo che sia nel ramo d'azienda della banca e questo dice molte cose ..!
 
marketinsight.it - MONTEPASCHI - SI INTRAVEDE LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL
Dopo l'annuncio da parte del Montepaschi di aver concesso un
mese di esclusiva per trattare con Quaestio i dettagli della
cartolarizzazione la sensazione è che si sia vicini a una
soluzione per la banca di Siena. Il calvario del suo salvataggio
è durato circa un anno durante il quale la sua fragilità ha
finito per [...]
Leggi la notizia sul sito marketinsight.it Oh Adesso si fa sul serio!! ..una esclusiva di MPS!!
 
La commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager ha raggiunto un accordo di principio con il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan per far sì che il piano di ricapitalizzazione preventiva del Monte dei Paschi di Siena con soldi pubblici sia in linea con le regole Ue. A dicembre la Bce ha stimato il fabbisogno di capitale in 8,8 miliardi di euro. Come previsto dalla direttiva sul bail in, azionisti e obbligazionisti junior dovranno contribuire ai costi della ristrutturazione, ma gli obbligazionisti retail potranno chiedere una compensazione se dimostrano che i titoli sono stati venduti senza informarli adeguatamente dei rischi (misselling). I depositanti come è noto sono invece protetti.

Tra i paletti chiesti da Bruxelles, si legge nella nota diffusa giovedì mattina e firmata anche dal vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, c’è anche un tetto agli stipendi dei manager della banca pari a 10 volte il salario medio dei dipendenti dell’istituto. Il Tesoro italiano finora non aveva ancora preso una posizione chiara sull’argomento, nonostante a livello internazionale tutte le nazionalizzazioni di istituti di credito siano andate di pari passo con tagli ai maxi compensi dei vertici.

Il piano di lungo periodo concordato tra Roma e Bruxelles prevede inoltre che Mps venda il suo intero portafoglio di crediti deteriorati (Npl) a condizioni di mercato, riducendo i rischi nel suo bilancio. Allo stesso tempo, dovrà prendere una serie di misure per aumentare in modo sostanziale la sua efficienza, tra cui appunto un tetto alle remunerazioni complessive dei manager della banca pari a 10 volte il salario medio dei dipendenti.

L’accordo di principio è condizionato alla conferma in parallelo, da parte della Bce, che Mps è una banca solvente e rispetta i requisiti di capitale, oltre all’ottenimento da parte dell’Italia di una conferma formale da parte degli investitori privati che acquisteranno il portafoglio di npl. Ora Commissione Ue e autorità italiane dovranno definire i dettagli del piano finale di ristrutturazione, inclusi gli impegni da parte dell’Italia. Su questa base Bruxelles adotterà la sua decisione formale in base alle regole Ue sugli aiuti di stato.
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European Commission - Statement
Statement on Agreement in principle between Commissioner Vestager and Italian authorities on Monte dei Paschi di Siena (MPS)

Brussels, 1 June 2017

Today, Commissioner Margrethe Vestager has reached an agreement in principle with Pier Carlo Padoan, the Italian Minister of Economy and Finance, on the restructuring plan of Monte dei Paschi di Siena (MPS) to enable the precautionary recapitalisation of the bank in line with EU rules. This follows intensive and constructive contacts between the Commission (at political level with Vice-President Dombrovskis and Commissioner Vestager), the European Central Bank (ECB) in its supervisory capacity and the Italian authorities.

EU rules, in particular the Bank Recovery and Resolution Directive (BRRD), offer a possibility for the State to inject capital into a solvent bank, provided that certain criteria are met (so-called "precautionary recapitalisation"). State aid in this context can only be granted as a precaution (to prepare for possible capital needs of a bank that would materialise if economic conditions were to worsen) and does not trigger resolution of the bank. The option of precautionary recapitalisations for solvent banks under the BRRD was agreed between co-legislators in the European Parliament and the Council.

Since a precautionary recapitalisation involves the use of taxpayer money, EU State aid rules make sure that public funds can only be injected in a bank that is profitable in the long-term. This requires the bank to undergo in-depth restructuring with the purpose of keeping its viability in the long-term. Furthermore, the State must be sufficiently remunerated for its capital injection and the bank's shareholders and junior bondholders must contribute to the costs to limit the amount of taxpayer money.

Commissioner Margrethe Vestager, in charge of competition policy said: "This solution is a positive step forward for MPS and the Italian banking sector. It would allow Italy to inject capital into MPS as a precaution, in line with EU rules, whilst limiting the burden on Italian taxpayers. MPS will undergo deep restructuring to ensure its viability, including by cleaning its balance sheet from non-performing loans. I hope this will enable MPS to focus on lending to the Italian businesses and support the Italian economy."

Vice-President Valdis Dombrovskis, in charge of financial stability, said: "I am glad that together with the Italian authorities and following close cooperation with the SSM we found a way forward for MPS while respecting the Banking Union rules to safeguard financial stability and limit costs for taxpayers."

This agreement in principle is conditional on the parallel confirmation by the ECB in its supervisory capacity that MPS is solvent and meets capital requirements and on Italy obtaining a formal confirmation from private investors that they will purchase the non-performing loans portfolio.

The Commission services will now engage with Italy on finalising the details of MPS's final restructuring plan. Italy will need to notify this final restructuring plan, including the commitments by the Italian authorities on how to implement the plan. On this basis, the Commission will adopt its formal decision under EU State aid rules.

Background

MPS's capital shortfall in the "adverse case scenario"

  • In the 2016 stress test carried out by the EBA and ECB, MPS's capital ratios were deemed sufficiently high under the so-called "baseline scenario", i.e. where the economy and financial situation evolves as expected.
  • However, the bank had a capital shortfall in the "adverse case scenario", i.e. if economic conditions were to worsen. MPS first attempted to raise private capital on the markets but in December 2016 announced that this private capital raise had failed. The Italian authorities then decided to apply for State aid in the form of a precautionary recapitalisation.
Restructuring plan and burden-sharing

  • The Commission and the Italian authorities have agreed in principle on a far-reaching restructuring plan for MPS with the purpose of ensuring MPS's viability in the long term. On the one hand, MPS will dispose of its entire non-performing loans portfolio on market terms, reducing the risks on its balance sheet. At the same time, MPS will take a number of measures to substantially increase its efficiency. As part of this, MPS's senior management will be subject to a salary cap (covering the total remuneration package) as required under EU State aid rules. This cap corresponds to 10 times the average salary of MPS employees.
  • In line with EU State aid rules on burden-sharing, MPS's shareholders and junior bondholders will contribute to the costs of restructuring of the bank. This makes sure that those who stood to benefit from their investments contribute to the cost of restructuring before Italian taxpayer money is put at risk. Depositors remain protected at all times, in line with the EU Directive on Deposit Guarantee Schemes.
Compensation of retail junior bondholders for mis-selling

  • Retail junior bondholders should be adequately informed about potential risks when they decide to invest in a financial instrument. In case they were mis-sold, banks can ensure that there are no adverse effects on retail junior bondholders. Such compensation is an entirely separate consideration to burden sharing under EU State aid rules.
  • MPS will compensate retail junior bondholders who were mis-sold by converting these bonds into equity and buying those shares from the retail investors. MPS will pay retail investors in more secure senior instruments.
STATEMENT/17/1502
 
Ultima modifica:
La commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager ha raggiunto un accordo di principio con il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan per far sì che il piano di ricapitalizzazione preventiva del Monte dei Paschi di Siena con soldi pubblici sia in linea con le regole Ue. A dicembre la Bce ha stimato il fabbisogno di capitale in 8,8 miliardi di euro. Come previsto dalla direttiva sul bail in, azionisti e obbligazionisti junior dovranno contribuire ai costi della ristrutturazione, ma gli obbligazionisti retail potranno chiedere una compensazione se dimostrano che i titoli sono stati venduti senza informarli adeguatamente dei rischi (misselling). I depositanti come è noto sono invece protetti.

Tra i paletti chiesti da Bruxelles, si legge nella nota diffusa giovedì mattina e firmata anche dal vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, c’è anche un tetto agli stipendi dei manager della banca pari a 10 volte il salario medio dei dipendenti dell’istituto. Il Tesoro italiano finora non aveva ancora preso una posizione chiara sull’argomento, nonostante a livello internazionale tutte le nazionalizzazioni di istituti di credito siano andate di pari passo con tagli ai maxi compensi dei vertici.

Il piano di lungo periodo concordato tra Roma e Bruxelles prevede inoltre che Mps venda il suo intero portafoglio di crediti deteriorati (Npl) a condizioni di mercato, riducendo i rischi nel suo bilancio. Allo stesso tempo, dovrà prendere una serie di misure per aumentare in modo sostanziale la sua efficienza, tra cui appunto un tetto alle remunerazioni complessive dei manager della banca pari a 10 volte il salario medio dei dipendenti.

L’accordo di principio è condizionato alla conferma in parallelo, da parte della Bce, che Mps è una banca solvente e rispetta i requisiti di capitale, oltre all’ottenimento da parte dell’Italia di una conferma formale da parte degli investitori privati che acquisteranno il portafoglio di npl. Ora Commissione Ue e autorità italiane dovranno definire i dettagli del piano finale di ristrutturazione, inclusi gli impegni da parte dell’Italia. Su questa base Bruxelles adotterà la sua decisione formale in base alle regole Ue sugli aiuti di stato.
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Che belle promesse e parole,sono commosso,buon 2 Giugno
 

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