Mps: "Converto a patto che..."

Insomma..MpS come la conosciamo verrà spazzata via..credo verrà incorporata in futuro. Un abbraccio sincero ai dipendenti incolpevoli. Un abbraccio a coloro che sono stati truffati con prodotti ad altssimo rischio ed un in bocca al lupo(il Lupo è il Mercato) a coloro che hanno agito in pieno azzardo morale. Vedrete che il morso del Lupo farà male...molto male. Dio come sono melodrammatico a volte....
 
Dimenticavo...a quelli che pompano..che ancora oggi tentano di camuffare un comportamento deplorevole..quelli che anche oggi vi dicono "non è cambiato nulla"...chiedete: "ma perchè non hanno messo un timbro su quel decreto 6 mesi fa se era confacente alle norme europee? Di che hanno parlato in questi 6 mesi (ed ancora manca un mesetto circa per chiudere FORMALMENTE la faccenda..)"? Chiedetelo, chiedeteVElo, poi chiudete ogni comunicazione. Quando sarete a mercato capirete cosa è cambiato.
Saluti, :)
 
Via libera dell’Antitrust Sì dell’Europa al salvataggio Mps

Via libera dell’Antitrust
Sì dell’Europa al salvataggio Mps

Intesa con Vestager sugli aiuti di Stato. Padoan: una soluzione ottima per il PaeseAzzerati gli azionisti e gli obbligazionisti junior, sì al ristoro per i soci inesperti
di Ivo Caizzi , inviato a Bruxelles




Dopo vari mesi di trattative difficili e contrastate è arrivato il via libera «di principio» dell’Antitrust Ue al salvataggio del Montepaschi di Siena con capitali dello Stato. Lo hanno annunciato a Bruxelles la commissaria Ue per la Concorrenza, la danese Margrethe Vestager, e il vicepresidente lettone della Commissione europea Valdis Dombrovskis. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che ha condotto le trattative con i vertici comunitari e ieri a Bruxelles ha incontrato Dombrovskis a margine di un convegno, l’ha definito un accordo «politico», ma anche di «sostanza» perché «tutti i nodi sono stati risolti».

I dettagli saranno resi noti dopo le verifiche con la vigilanza della Banca centrale europea (Bce) e dopo l’approvazione formale dell’accordo «di principio» in una riunione dei 28 commissari Ue. Ma appaiono andare verso la conferma gli impegni per una «ricapitalizzazione precauzionale» complessiva intorno agli 8,8 miliardi di euro indicati dall’istituzione di Francoforte, di cui circa 6,6 saranno a carico dello Stato, che diventerà il principale azionista con una quota largamente maggioritaria (prevista anche oltre il 70%). In applicazione alle nuove regole Ue, che puntano a salvare i contribuenti dai costi dei salvataggi bancari, saranno attribuite pesanti perdite principalmente agli azionisti e ai grandi investitori privati in obbligazioni subordinate, titoli spesso acquistati quando il Montepaschi sull’orlo del collasso sembrava una opportunità per chi scommette su investimenti rischiosi per lucrare ingenti guadagni speculativi.


L’Antitrust Ue ha invece consentito di varare risarcimenti per i piccoli risparmiatori sottoposti al cosiddetto «misseling», cioè spinti ad acquistare bond ad alto rischio della banca senese senza essere adeguatamente informati o senza poterlo comprendere. Tra le condizioni necessarie per garantire la futura efficienza e profittabilità di Mps spicca la vendita dei crediti deteriorati (Npl) al fondo Atlante. Sarà poi necessario un pesante taglio dei costi, che includerà una forte riduzione del personale (nell’ordine delle migliaia di unità) e la chiusura o la vendita di filiali in Italia e di attività all’estero. I dirigenti della banca senese non potranno guadagnare più di 10 volte il salario medio degli altri dipendenti.

Lo Stato dovrà essere remunerato adeguatamente per il capitale investito (si stima intorno all’8%). «Questa soluzione è un passo avanti positivo per Mps e il settore bancario italiano», ha dichiarato Vestager, perché consentirà all’Italia di «iniettare capitale in Mps in modo precauzionale, in linea con le regole Ue, limitando allo stesso tempo l’onere per i contribuenti italiani». In questo modo, ha aggiunto la commissaria danese,«Mps subirà una profonda ristrutturazione per assicurare la sua sostenibilità, inclusa la pulizia dei Npl dal suo bilancio».

Padoan ha premesso che il piano di ristrutturazione «nel tempo richiederà un aggiustamento dal lato dei costi, ma potrà contare su una base di capitale molto forte perché a questo punto Mps è una banca ripulita dai crediti deteriorati con un capitale ben superiore alle richieste». Per il ministro dell’Economia lo Stato «resterà nel capitale per la durata del piano di ristrutturazione, ma l’obiettivo è che ci resti il meno possibile», quindi «anche meno dei 5 anni» attualmente programmati. Durante i negoziati la Commissione europea ha insistito per aggiustare al ribasso le proiezioni dei profitti futuri del Montepaschi, quando le ha ritenute troppo ottimistiche.

L’obbligo di non fare acquisizioni si estende per la durata del piano, cioè cinque anni. Esclude quindi le ipotesi circolate recentemente di una acquisizione di Popolare di Vicenza e Veneto Banca, le altre due banche in difficoltà, definite un caso «diverso» da Mps da Padoan, che sta trattando con Bruxelles considerando anche la possibilità di una «ricapitalizzazione precauzionale». Per il ministro dell’Economia l’esito positivo con l’Antitrust Ue darà comunque «ulteriormente fiducia alle soluzioni dei problemi bancari italiani, che molto spesso sono stati esagerati».

1 giugno 2017 (modifica il 1 giugno 2017 | 23:28)
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Mps: ecco che cosa succederà ora a correntisti, risparmiatori e investitori
(Agf Creative)
Il Monte dei Paschi di Siena diventerà una “good bank”, una banca alleggerita dal suo vecchio fardello gigantesco delle sofferenze (una trentina di miliardi a valore lordo), con una patrimonializzazione solida a prova di bomba, con un business model che promette redditività negli anni futuri. Per arrivare a questo ambizioso traguardo, che indirettamente rafforza l’intero sistema bancario italiano mantenendo in operatività il terzo-quarto istituto di credito nonostante i suoi annosi problemi, Mps è stato oggetto di una “ricapitalizzazione precauzionale”, ovvero, l’ingresso dello Stato nel capitale in base alle nuove regole della direttiva europea BRRD sul risanamento e risoluzione delle banche.


  • 02 giugno 2017
Free Lunch
Questo speciale aumento di capitale non è indolore: prevede infatti il burden sharing, cioè, la ripartizione di parte delle perdite sui privati tramite l’azzeramento del capitale degli azionisti e dei sottoscrittori delle obbligazioni subordinate, dove tuttavia questi ultimi - quando risparmiatori, investitori privati retail- non perderanno un centesimo di euro nel caso in cui potranno dimostrare di essere stati ingannati dalla banca e di essere stati acquirenti di questi bond in maniera inconsapevole dei rischi potenziali della subordinazione del prestito.

I detentori delle obbligazioni senior e i depositanti oltre i 100mila euro del Monte sono intoccati nella ricapitalizzazione precauzionale, in quanto non rientrano nella ripartizione delle perdite. Diventano quindi tra i principali beneficiari della ricapitalizzazione precauzionale perchè il loro investimento migliora dopo l’ingresso dello Stato. I depositanti fino a 100mila euro non sono comunque mai a rischio, perchè tutelati da una garanzia a livello nazionale e in prospettiva a livello europeo.


Accordo Ue-Italia sul piano Mps. Coinvolti azionisti e obbligazionisti junior. Sì a rimborso in caso di misselling
Gli impatti della ricapitalizzazione di MPS

Il risparmiatore La ricapitalizzazione precauzionale evita il bail-in che può sempre scattare nel caso di risanamento di una banca. Nel caso del Monte la distribuzione delle perdite si è fermata ai detentori investitori istituzionali di azioni e prestiti subordinati, non ha coinvolto i possessori dei senior bond, i depositi oltre i 100mila euro e non ha toccato i sottoscrittori retail truffati per aver acquistato bond subordinati senza essere consapevoli dell’alto rischio di credito. La ricapitalizzazione precauzionale è un risultato incoraggiante per tutti i risparmiatori che detengono le obbligazioni bancarie senior e i depositi sopra i 100 mila euro: è la dimostrazione che il bail-in non si applica in automatico quando esplode una crisi bancaria, per evitare gravi turbolenze le norme europee prevedono, in casi particolari, di applicare solo il burden sharing.

Gli investitori istituzionali La ricapitalizzazione precauzionale applicata al Montepaschi fa perdere il capitale agli investitori istituzionali detentori dei bond subordinati ma questo non ha un impatto negativo sul mercato perchè la subordinazione è un concetto arcinoto ed equo. Nonostante il caso MPS, i prezzi delle obbligazioni subordinate europee stanno salendo perchè gli investitori prevedono che le banche andranno meglio, faranno più margini e più utili e si rafforzeranno, con la crescita e il rialzo dei tassi. E chi è a caccia di alti rendimenti, non rifugge il rischio del bond subordinato solo perchè è scattata la ricapitalizzazione precauzionale per il Monte. Altra cosa è il rendimento, che deve remunerare adeguatamente il rischio.


Mps, esclusiva ad Atlante per la cessione delle sofferenze
L’ingresso dello Stato La ricapitalizzazione precauzionale è a carico del Tesoro, utilizza le casse dello Stato, e quindi contrariamente a quanto il bail-in promette in linea di principio, per risanare e rimettere in piedi il Montepaschi sono stati utilizzati i soldi dei contribuenti. A chi pensa che queste risorse pubbliche sarebbero potute essere spese in altra maniera, va detto che la ricapitalizzazione precauzionale si applica solo a banche in bonis che non sono in grado di effettuare un aumento di capitale sul mercato, che non si tratta di un salvataggio di una banca decotta in via di fallimento: la ricapitalizzazione precauzionale è un investimento e non un intervento pubblico a fondo perduto che getta in un pozzo senza fine i soldi dei contribuenti.

Salva la concorrenza Inoltre, va anche detto che la DG competition ha dato il via libera a questa operazione, che non ha precedenti in Europa, solo dopo essersi accertata che questo intervento pubblico non è un aiuto di Stato che danneggia la sana concorrenza tra banche europee. Il Montepaschi non avrà alcun vantaggio competitivo: per garantire un buon livello di redditività, dovrà sbarazzarsi delle sofferenze e contenere i costi fissi, prestando solo a chi ha un merito di credito adeguato. L’erogazione di prestiti a imprese o famiglie non affidabili da parte di una banca dovrebbe esseere sempre fuori discussione, ma soprattutto dopo una ricapitalizzazione precauzionale con il coinvolgimento dei contribuenti.

Un beneficio per l’economia Il fatto che il Monte continuerà a prestare denaro a imprese e famiglie, tramite un modello di business ristrutturato che mira al profitto senza mettere a rischio la solidità e solvibilità della banca, è il vero grande obiettivo della ricapitalizzazione precauzionale: un’operazione che crea valore per l’economia del Paese, non lo distrugge.

© Riproduzione riservata
 
3.1.2. Burden-sharing by the shareholders and the subordinated creditors

40.

State support can create moral hazard and undermine market discipline. To reduce moral hazard, aid should only be granted on terms which involve adequate burden-sharing by existing investors.

41.

Adequate burden-sharing will normally entail, after losses are first absorbed by equity, contributions by hybrid capital holders and subordinated debt holders. Hybrid capital and subordinated debt holders must contribute to reducing the capital shortfall to the maximum extent. Such contributions can take the form of either a conversion into Common Equity Tier 1 (16) or a write-down of the principal of the instruments. In any case, cash outflows from the beneficiary to the holders of such securities must be prevented to the extent legally possible


i giornalisti purtroppo sono avvezzi ad un pubblico di esperti da forum(nel migliore dei casi). Deplorevoli.
 
3.1.2. Burden-sharing by the shareholders and the subordinated creditors

40.

State support can create moral hazard and undermine market discipline. To reduce moral hazard, aid should only be granted on terms which involve adequate burden-sharing by existing investors.

41.

Adequate burden-sharing will normally entail, after losses are first absorbed by equity, contributions by hybrid capital holders and subordinated debt holders. Hybrid capital and subordinated debt holders must contribute to reducing the capital shortfall to the maximum extent. Such contributions can take the form of either a conversion into Common Equity Tier 1 (16) or a write-down of the principal of the instruments. In any case, cash outflows from the beneficiary to the holders of such securities must be prevented to the extent legally possible


i giornalisti purtroppo sono avvezzi ad un pubblico di esperti da forum(nel migliore dei casi). Deplorevoli.


Ciao Ernesto, ti ricordi di me si ?
Ho già scritto alla Bufacchi, ha scritto delle grosse inesattezze. O sa qualcosa che nessuno (ma sottolineo NESSUNO) sa
 
Quindi tutto bene; pagano gli speculatori e gli istituzionali, che tanto conoscono bene i rischi a cui vanno incontro ...
Ma andate a dare via il c....:mad:
 
Nessuno può imporre perdite superiori o eguali al fallimento. MpS è fallita? No. Fine delle discussioni. Ai subholders faranno il culo diluendoli e facendoli massacrare a mercato. Se ciò comporterà un risultato simile al "bail" in questo non possiamo saperlo, ma normativamente saranno coerenti; non possono azzerare preventivamente le subordinate.

Spero di esser stato chiaro :) Ma poi..chi minkia è sta Bufacchi? Ma fate il piacere. Come detto fin dall'inizio in questo thread, contano solo due ragazze (invero eccezionali): Margherita e Danièle.

Ciao, in bocca al lupo di cuore
 

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