Si sono riuniti i piazzisti "napoletani":
Il supervisory board della Bce ha respinto la richiesta di Banca Monte dei Paschi di Siena di una proroga sui tempi dell'aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Lo ha riferito all'agenzia Reuters una fonte vicina alla situazione. Mps ha chiesto alla Bce una proroga fino al 20 gennaio, rispetto alla scadenza fissata al 31 dicembre, per tentare ancora un'operazione di mercato, messa in forse dalla sconfitta di Matteo Renzi al referendum che ha portato alle sue dimissioni.
Di riflesso il titolo Mps è arrivato a perdere il 2% in borsa. Attorno alla parità prima della diffusione della notizia, l'azione dell'istituto senese è scivolata sino a un minimo a quota 20,20 euro, è stata sospesa per eccesso di ribasso e ora, rientrata in contrattazione, perde il 6,24% a 20,44 euro.
Secondo quanto risulta a Milanofinanza.it, si è tenuto questa mattina un incontro tecnico al ministero del Tesoro sul tema banche. Al centro del vertice ci sarebbe il piano di salvataggio di Mps, ma è possibile che la discussione sia allargata ad altri temi. Con il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, erano presenti il presidente e l'ad di Mps Morelli e i rappresentanti degli advisor, JP Morgan e Mediobanca.
Una riunione di carattere tecnico per un aggioramento della situazione e per fare il punto. Nel corso della riunione non si sarebbe parlato di un eventuale decreto per l'intervento dello Stato. Nel pomeriggio era prevista una riunione del cda della banca per discutere gli ultimi sviluppi della vicenda. Alla luce degli ultimissimi sviluppi è possibile che l'incontro venga rinviato.