Mps: "Converto a patto che..." (59 lettori)

NoWay

It's time to play the game
Dice che il Qatar è dentro al 100% ?
Si pensi a convertire, se ne viene data la possibilità, poi si vedrà.
Ciao !

Eccolo :

Milano, 11 dicembre 2016 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (la “Banca”), riunitosi in data odierna, ha deciso di proseguire le attività volte alla realizzazione dell’operazione comunicata al mercato lo scorso 25 ottobre, in linea con i tempi previsti dalle autorizzazioni ricevute. In tale contesto, la Banca intende riaprire l’esercizio di liability management, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni, ed avviare un market book building verificando il coinvolgimento degli investori che avevano manifestato interesse. A tal fine, e coerentemente con la struttura sopra delineata, le banche del consorzio hanno confermato la disponibilità a supportare l’operazione di aumento di capitale su base best effort, venendo così meno il precedente accordo di pre-underwriting. Il nuovo accordo è attualmente in fase di negoziazione. In parallelo, proseguono le fasi finali delle negoziazioni tra i senior lenders e Quaestio Capital Management SGR in merito alla struttura del finanziamento senior. Tutte le decisioni sono comunque soggette alle approvazioni delle autorità competenti con cui la Banca è in costante contatto.

Mi sono reincasinato...
Chi di MPS ha detto che il Qatar è ancora della partita?
 

Piedi a Terra

Forumer storico
Cosa ci si aspetta PAT da una banca che permette a fonti ad essa vicina di dichiarare durante un CDA domenicale convocato in un bailamme tremendo. "la banca è solida, il Qatar è della partita, non siamo assolutamente preoccupati (queste ultime parole imputate al presidente che è divenuto presidente con un'operazione sul capitale coperta mi par di ricordare, ma forse sbaglio..)

Non c'è rispetto.

Questi elencati sono dei fatti tutti noti.
Cio' che non capisco e' perché il dottor Morelli che gia' ben conosce l'esito finale (intervento dello Stato) abbia deciso di sollecitare l'attenzione dei piccoli risparmiatori.
La reazione di molti di essi e' di vendere le obbligazioni in loro portafoglio, come osservo dalle svendite in mattinata sui bond senior che non saranno mai coinvolti nelle operazioni di LME.
Sbaglio a considerare il dottor Morelli non all'altezza del compito difficile di cui e' stato investito ?

Strategicamente trovo errata questa sua scelta di riaprire il LME ai piccoli risparmiatori della banca, mettendo nello stesso tempo in subbuglio anche i dipendenti che da una domenica ad un lunedi' in tutta fretta dovranno consigliarli, a meno che ci siano delle ragioni oggettive per guadagnare del tempo che non mi e' dato riconoscere e che sicuramente sono alla base delle azioni intraprese nel CDA di domenica da parte del dottor Morelli.
Ciao
 

actarus69

Nuovo forumer
Questi elencati sono dei fatti tutti noti.
Cio' che non capisco e' perché il dottor Morelli che gia' ben conosce l'esito finale (intervento dello Stato) abbia deciso di sollecitare l'attenzione dei piccoli risparmiatori.
La reazione di molti di essi e' di vendere le obbligazioni in loro portafoglio, come osservo dalle svendite in mattinata sui bond senior che non saranno mai coinvolti nelle operazioni di LME.
Sbaglio a considerare il dottor Morelli non all'altezza del compito difficile di cui e' stato investito ?

Strategicamente trovo errata questa sua scelta di riaprire il LME ai piccoli risparmiatori della banca, mettendo nello stesso tempo in subbuglio anche i dipendenti che da una domenica ad un lunedi' in tutta fretta dovranno consigliarli, a meno che ci siano delle ragioni oggettive per guadagnare del tempo che non mi e' dato riconoscere e che sicuramente sono alla base delle azioni intraprese nel CDA di domenica da parte del dottor Morelli.
Ciao


Domanda da bastian contrario: e se l'intento di Morelli fosse proprio quello di far vendere le obbligazioni per comprarle loro?
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
MPS: la riapertura della conversione ai privati e’ un tentativo disperato. L’unica soluzione e’ un intervento pubblico


Link che ci piacciono

Debito pubblico: ipotesi di intervento della BCE - Agenpress


Agenpress. Leggiamo dal comunicato stampa di ieri emesso della Banca Monte dei Paschi di Siena al termine del Consiglio di Amministrazione che lo stesso avrebbe deciso di: “riaprire l’esercizio di liability management, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni”. Fuori dal “finanziarese” (che forse è anche peggio del “politichese”) la frase significa che la banca chiederà alla Consob di poter consentire anche ai risparmiatori privati la conversione “volontaria” delle obbligazioni subordinate in azioni.

A noi questa sembra un’operazione a dir poco spericolata.
Un tentativo più frutto della disperazione che di un’analisi obiettiva.
Oppure, volendo escludere -come pare logico- che la banca sia guidata da persone non più lucide, si tratta di un’operazione fatta per rendere ormai palese che tutte le carte possibili, anche le più disperate, sono state giocate e non resta altro che il salvataggio da parte dello Stato.

Come è possibile immaginare che in 15 giorni, con il Natale di mezzo, si riesca a chiamare circa 40.000 persone e si diano loro tutte le informazioni necessarie per fare una scelta d’investimento consapevole?

Dalla informazioni uscite sui media sappiamo che circa il 90% degli investitori che hanno le obbligazioni subordinate non avrebbe il profilo di rischio adeguato per sottoscrivere azioni. Come è possibile immaginare che la Consob autorizzi la banca a violare il principio cardine della tutela del risparmio che consiste nella verifica di adeguatezza dell’operazione proposta?
Come potrebbe la Consob smentire sé stessa a distanza di pochi giorni?

A noi sembra evidente che giunti a questo punto l’unica possibilità sia l’intervento dello Stato con la tutela dei piccoli risparmiatori, sperando che questa volta si tragga insegnamento dal “pasticciaccio brutto” fatto con Banca Etruria e le altre tre banche oggetto dello sciagurato decreto “Salva Banche” fatto poco più di 12 mesi fa.
La soluzione più logica è un decreto che preveda:
1) La conversione forzosa di tutte le obbligazioni subordinate in azioni.
2) Il rimborso integrale di tutti gli obbligazionisti privati che lo richiedono in cambio delle azioni ricevute (ponendo esclusivamente un limite d’importo nell’ordine dei 200.000 euro).
3) La sottoscrizione del Ministero del Tesoro dell’ulteriore quota di capitale necessaria.

Tutta l’operazione dovrebbe costare al Tesoro meno di 2 miliardi, i quali potrebbero essere anche un investimento molto positivo a patto che, finalmente, il nuovo governo Gentiloni si decida a fare un provvedimento strutturale per l’intero sistema bancario italiano che preveda la risoluzione, una volta per tutte, del problema delle sofferenze bancarie.

Se si continuerà a procedere per emergenze è evidente che i problemi si aggraveranno sempre di più fino al momento in cui neppure lo Stato potrà più fare niente.
Speriamo solo che si riesca a trarre insegnamenti dagli errori passati, recenti e meno recenti.

Alessandro Pedone
Responsabile Aduc per la Tutela del Risparmio
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Morelli, se salta piano altre soluzioni per salvare Mps
E' quanto ha assicurato ai dipendenti l'ad del Monte. Il Tesoro sta lavorando a un decreto legge, che dovrà valere anche per altri istituti, che prevede la costituzione di un fondo e la conversione forzosa dei bond in azioni. Per il retail l'indennizzo della perdita avverrà sul valore nominale. Nowotny: Italia ha capito che serve soluzione rapida | Mps riapre la conversione dei bond al retail
di Francesca Gerosa


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Se il piano di ricapitalizzazione di Banca Monte dei Paschi di Siena, comunicato al mercato lo scorso 25 ottobre, non dovesse andare in porto, "siamo pronti a ricorrere tempestivamente a tutte le misure possibili per mettere in sicurezza la banca e fare in modo che tutti gli stakeholder possano essere rassicurati sul fatto che la soluzione prescelta dia la possibilità alla banca di avere davanti a sé un percorso di crescita e stabilità nei prossimi anni, portando avanti il proprio progetto industriale".

E' quanto ha assicurato in un videomessaggio ai dipendenti "di ogni ordine e grado" dell'istituto senese, l'amministratore delegato, Marco Morelli. Mps ha annunciato ieri la decisione di andare avanti con il piano di mercato con cui punta a raccogliere entro fine anno 5 miliardi di euro, provando a riaprire l'offerta ai titolari retail di bond subordinati (ad oggi hanno aderito obbligazioni per un nominale di 1,03 miliardi di euro) e cercando di colmare la parte residua con un collocamento privato senza garanzia del consorzio di banche.

"E' nostro dovere", ha precisato Morelli, "valutare tutte le strade per verificare se è possibile completare un'operazione di mercato" entro la fine dell'anno, data fissata per portare a termine il piano di ricapitalizzazione del Monte dopo che la Bce non ha concesso una proroga alla banca. "Credo", ha aggiunto il top manager, "abbiamo tutto l'interesse di provare a farlo in un'ottica di sana e prudente gestione della banca".

Stamani Ewald Nowotny, membro del consiglio della Bce, ha confermato che Francoforte ha respinto la richiesta dell'istituto senese di avere più tempo per varare la manovra di rafforzamento patrimoniale. "C'è la sensazione generale che non sarebbe una buona idea rinviare le cose troppo a lungo", ha affermato Nowotny nel corso di una conferenza stampa, rimarcando il carattere sistemico di Mps e la comprensione, da parte delle autorità italiane, che non è possibile rinviare una soluzione.

Qualora l'operazione di mercato fallisse, il Tesoro sta lavorando a un decreto legge, che dovrà valere anche per altri istituti in difficoltà, che prevede, secondo fonti del Mef, la costituzione di un fondo e la conversione forzosa dei bond in azioni. Per il retail lo Stato potrà indennizzare la perdita rispetto al valore nominale dell'obbligazione. Naturalmente l'operazione dovrà superare l'ok della Commissione europea.

Morelli ha poi ricordato che dal suo insediamento, avvenuto a settembre, "la banca ha lavorato a tutti i livelli e su tutti i fronti", per portare a termine il piano di rafforzamento patrimoniale "discusso con gli organi di vigilanza e approvato a luglio". In particolare, nel corso del road show autunnale, l'ad ha incontrato "280 investitori in tutto il mondo", mentre nelle ultime settimane è stata rinnovata "l'importantissima partnership strategica con Axa ", si è svolta l'assemblea che ha approvato l'aumento di capitale e, infine, si è svolta la conversione dei bond in azioni Mps conclusasi il 2 dicembre scorso. Insomma, "abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati alla fine di ottobre, grazie soprattutto al lavoro fatto dai dipendenti della banca di ogni ordine e grado".

Ora l'istituto si trova "in una fase cruciale della sua storia: da questo passaggio, qualunque sia l'esito, torneremo comunque a rivestire e ad avere un ruolo importante nel panorama italiano". Non c'è dubbio che il cambiato quadro politico-istituzionale, dopo il referendum del 4 dicembre, ha di fatto "reso impossibile rendere vincolanti le manifestazioni d'interesse che avevamo ricevuto".

Mps, prima della vittoria del no al referendum costituzionale, era in procinto di siglare alcuni accordi con investitori esteri interessati a entrare nel capitale di Rocca Salimbeni nell'ambito del suo piano di rafforzamento patrimoniale; tra questi il più vicino a siglare un accordo vincolante era il fondo sovrano del Qatar (Qia), pronto a versare una cifra di quasi un miliardo di euro. Gli azionisti dell'emirato, comunque, sono ancora in trattativa con l'istituto per far parte del futuro assetto azionario di Mps .

A Piazza Affari il titolo Mps rimbalza del 7,33% a quota 20,93 euro. Stamani Equita ha rivisto il target price da 36 a 28 euro per azione (0,77 volte il multiplo prezzo/capitale tangibile) per tener conto della maggior diluizione derivante dalla ricapitalizzazione a prezzi inferiori rispetto a quanto ipotizzato in precedenza dopo la performance del titolo. Il rating resta hold.
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Finalmente un po' di trasparenza.....

“E’ nostro dovere valutare tutte le strade per verificare se è possibile completare un’operazione di mercato”. Lo ha detto l’ad di Mps Marco Morelli in un messaggio video, parlando del salvataggio della banca. “Allo stesso tempo – ha aggiunto – siamo pronti a ricorrere tempestivamente a tutte le misure possibili per mettere in sicurezza la banca”. , affinché “abbia davanti a sé un percorso di crescita e stabilità nei prossimi anni, portando avanti il proprio progetto industriale”. Poi ringraziando i dipendenti ha parlato comunque di “situazione molto difficile. “Non c’è dubbio che il cambiamento del quadro politico istituzionale post 4 dicembre ha di fatto reso impossibile rendere vincolanti le manifestazioni di interesse che avevamo ricevuto”. Lo ha detto l’ad di Mps, Marco Morelli, in un messaggio video ai dipendenti della banca, riferendosi agli investitori che si erano detti interessati a partecipare all’operazione da 5 miliardi per il rafforzamento patrimoniale della banca. Morelli ha ricordato che, per la chiusura dell’operazione sul mercato, il termine ultimo è il 31 dicembre. “Abbiamo interesse di provare a farlo in un’ottica di sana e prudente gestione della banca”, ha aggiunto. “In queste settimane – ha spiegato – la banca ha lavorato a tutti i livelli e a ritmi molto intensi su diversi fronti”. L’ad ha ricordato il nuovo piano industriale “presentato a 280 investitori in tutto il mondo con incontri mirati” e il lancio della prima tranche di conversione delle obbligazioni, con cui sono stati raggiunti “obiettivi e target in pochissimi giorni”. “Abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati alla fine di ottobre”, ha concluso

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