Mps: "Converto a patto che..." (44 lettori)

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Guardate che il probema non sono soldi. E' chi e come li mette.

Vedano, se potessi invitare Marghi a cena, le direi:

"Marghi...hai multato Jp Morgan una settimana fa per circa 400 milioni di dollari(a memoria)..e come lei altre. Questi soldi tutti in u bel fondo che interviene nelle ricapitalizzazioni d'urgenza..magari raddoppiando anche le multe (era qualcosa riguardo la manpoazione dei tassi a memoria)"

Le banche le salvassero le banche...

Edit, trovato

Truffa dei mutui, maxi multa da mezzo miliardo alle banche

EU Fines J.P. Morgan, HSBC and Crédit Agricole $520 Million for Collusion
 

acinorev

Forumer attivo
Il valore attuale della UT2 Retail prezza il fallimento del piano? E se Consob dice no il piano A si tenta ancora o non ha più nessuna speranza?
 

drbs315

Forumer storico
Guardate che il probema non sono soldi. E' chi e come li mette.

Vedano, se potessi invitare Marghi a cena, le direi:

"Marghi...hai multato Jp Morgan una settimana fa per circa 400 milioni di dollari(a memoria)..e come lei altre. Questi soldi tutti in u bel fondo che interviene nelle ricapitalizzazioni d'urgenza..magari raddoppiando anche le multe (era qualcosa riguardo la manpoazione dei tassi a memoria)"

Le banche le salvassero le banche...

Edit, trovato

Truffa dei mutui, maxi multa da mezzo miliardo alle banche

EU Fines J.P. Morgan, HSBC and Crédit Agricole $520 Million for Collusion

Sai bene che è utopia - non la multa o il raddoppio, ma il suo utilizzo come da te indicato...
Lederebbe, oltre al resto, meccanismi ed interessi di parte.

"Le banche salvassero le banche" è un'ottima petizione di principio che tale resterà, soprattutto da questa parte del laghetto.
 

mac

Forumer storico
Posto anche qui:
qualcuno mi spiega perché l'UT2 (quotato sul mercato interno) ha chiuso a 52,5 e gli LT2 scadenza breve hanno chiuso quasi 10 figure più sopra (le scadenze lungo a circa 59 -quindi 6,5 figure più sopra).
Se avessi queste ultime, poiché non sono un vecchietta ne nullatenente, opererei senz'altro uno switch.
Non è che la UT2 è tenuta artificialmente bassa (anche se oggi ha scambiato per quasi 2 milioni di euro)?
 

actarus69

Nuovo forumer
Da Repubblica:

Mps: da Consob via libera a conversione bond retail

Milano, 15 dic. - La Consob ha dato il via libera all'operazione di conversione in azioni Mps delle obbligazioni in mano al retail. E' quanto si apprende da fonti finanziarie. .
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
(ANSA) - MILANO, 16 DIC - Via libera della Consob alla conversione in azioni Mps dei bond subordinati in mano ai piccoli risparmiatori. L'Authority di Borsa, a quanto apprende l'ANSA, ha autorizzato il supplemento al documento di offerta.
Domani Mps potrà dunque riavviare la conversione dei bond subordinati, aprendola anche ai 40 mila risparmiatori che detengono oltre 2 miliardi di obbligazioni dell'istituto senese e che fino ad ora non hanno potuto aderire alla conversione per via degli stringenti paletti posti dalla stessa Consob.

Si riparte..hanno dato luce verde...(alle 3 di notte).
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Monte dei Paschi, più gonzi abboccano alla conversione "volontaria" dei bond meno grane dovrà affrontare il governo - Il Fatto Quotidiano




Derogare alle regole della Mifid nella speranza che 40mila “gonzi impauriti” decidano di convertire “volontariamente” i loro bond subordinati in azioni del Monte dei Paschi. E’ su questo punto che si gioca oggi tutto il piano di salvataggio dell’istituto senese, il cui cda – come da attese – ha dato il via all’aumento di capitale da 5 miliardi e alla riapertura dell’offerta di conversione delle obbligazioni al retail in attesa delle autorizzazioni Consob. Una vera porcheria, perché non si capisce per quale ragione un risparmiatore che non abbia la cultura finanziaria e le caratteristiche previste per effettuare un investimento azionario (e probabilmente nemmeno quelle per acquistare bond subordinati), possa oggi essere sollecitato dalla banca a farlo con il via libera dell’autorità di controllo. Ma non è certo l’unica porcata: al termine del consiglio d’amministrazione del MontePaschi di giovedì 15 dicembre si è diffusa anche la voce, riportata da alcuni organi d’informazione, che la Consob avrebbe dato un via libera ufficioso all’operazione, facendo impennare il titolo in Borsa (è arrivato a guadagnare quasi il 6% a 21,229 euro per poi chiudere in rialzo del 2,99% a 20,66 euro).


In serata un portavoce della Commissione ha smentito categoricamente quella voce, ma era ormai troppo tardi: né la banca, né la Consob si sono premurate di intervenire tempestivamente per evitare turbative di mercato. E se la banca in fin dei conti un po’ la si può capire (le indiscrezioni andavano a favore dell’operazione appena varata), la Consob no, dato che è appunto l’autorità di controllo del mercato e che in questo caso le indiscrezioni riguardavano addirittura una decisione che essa stessa doveva assumere. A ridurre così drasticamente la soglia di attenzione di chi dovrebbe vigilare su una società peraltro quotata contribuisce probabilmente il fatto che nella bislacca operazione di salvataggio del MontePaschi sia alla fine costretto a intervenire lo Stato con i soldi dei contribuenti. Uno Stato peraltro già primo azionista della banca attraverso il Tesoro che ha fatto da cabina di regia in questi mesi nella messa a punto del piano fallimentare firmato dai vertici dell’istituto e dagli advisor Jp Morgan e Mediobanca.

A dirla tutta, la conversione “volontaria” dei bond in azioni fa molto comodo al Tesoro e al governo perché più “gonzi” abboccano minore sarà la grana – sia politica sia finanziaria – dei risarcimenti ai risparmiatori truffati che si dovrà affrontare con la nazionalizzazione dell’istituto. Stiamo parlando di oltre 2 miliardi di euro e di decine di migliaia di risparmiatori cui Mps, a dispetto delle regole sulla sollecitazione al risparmio e nel silenzio di Consob e Bankitalia, ha piazzato obbligazioni subordinate emesse per finanziare il disastroso acquisto di Antonveneta. Convertendo volontariamente i bond, infatti, ci si assume in toto il rischio azionario e si perde contestualmente il diritto a ottenere qualsivoglia risarcimento sull’investimento pregresso in bond. Per far abboccare i gonzi del parco buoi, Mps “valorizza” i bond a premio rispetto all’attuale prezzo di mercato (mercato che su diverse emissioni è fatto dalla stessa Mps). Qual è il rischio della non adesione all’offerta di conversione volontaria? Che con l’intervento dello Stato a sostegno della banca i bond vengano cancellati o convertiti obbligatoriamente in azioni, a seconda delle modalità con le quali verrà effettuato l’intervento, ma si mantiene però intatto il diritto a far valere le proprie ragioni e a pretendere il risarcimento del danno. Chi sarà tanto gonzo da abboccare?

Le nuove azioni verranno emesse a un prezzo compreso tra i 24,9 euro e 1 euro, questa la “forchetta” annunciata giovedì dal consiglio d’amministrazione ed è essa stessa la presa d’atto di un fallimento, così come quando pochi mesi fa le due ex popolari venete collocarono le loro azioni al Fondo Atlante a 10 centesimi. L’euro indicato come prezzo minimo dal MontePaschi corrisponde in realtà a 1 centesimo, perché poche settimane fa è stato fatto un raggruppamento di azioni nell’ordine di 1 a 100 e non certo perché il titolo si è rivalutato in Borsa (dall’inizio dell’anno la perdita per gli azionisti è pari all’83,2%).

Intanto, sempre giovedì, si è svolta a Milano la prima udienza del processo penale nei confronti degli ex vertici dell’istituto senese tra cui figurano Giuseppe Mussari, Antonio Vigni, Gianluca Baldassarri, Daniele Pirondini, diversi dirigenti di Deutsche Bank e di Nomura. Al centro del processo ci sono le operazioni sui derivati Santorini e Alexandria, il prestito Fresh e la cartolarizzazione Chianti Classico. Nell’udienza preliminare si sono costituiti parte civile circa 2.500 risparmiatori, è stata accolta la richiesta del Codacons di inserire nel processo come responsabili civili la stessa Mps, Deutsche Bank e Nomura, e c’è stato anche un vero e proprio colpo di scena. Infatti l’Adusbef ha presentato, chiedendo che venga acquisito agli atti, l’originale della delibera del 17 marzo 2008 con cui la Banca d’Italia autorizzò l’acquisto di Antonveneta. Come ha spiegato Elio Lannutti, portavoce dell’Adusbef, quella delibera finora inedita è la “pistola fumante” che dimostra “le evidenti responsabilità sul crac Mps” da parte di Bankitalia, dato che la banca senese non aveva i mezzi necessari per realizzare l’acquisizione. Per questa ragione i legali dei risparmiatori costituiti parte civile nel processo hanno chiesto l’esclusione “dalla posizione di parti civili di Bankitalia e Consob, perché sapevano, quando autorizzarono l’acquisto di Antonveneta, che l’operazione sarebbe costata non solo 9 miliardi, ma altri 7 miliardi di interessi”. Secondo gli avvocati, “Bankitalia e Consob sapevano tutto ed è dal peccato originale dell’acquisto di Antonveneta che è derivato il disastro”.

Per quanto riguarda il via libera all’attuale operazione di salvataggio e alla conversione dei bond detenuti dal retail, poi, il Codacons preannuncia battaglia: “Se la Consob autorizzerà la ricapitalizzazione di Mps senza prevedere adeguate tutele per i risparmiatori sarà inevitabile un ricorso al Tar per bloccare l’operazione”. E chissà, magari anche una richiesta di danni alla stessa autorità di controllo.

15 dicembre 2016
 

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