NON E' MAI TROPPO TARDI PER DIVENTARE CIO' CHE AVRESTI POTUTO ESSERE.

Io Vi chiedo, ma fareste mai il poliziotto ?

“L’abbiamo saputo all’ultimo momento”, dice il sindaco di Milano Giuseppe Sala sul blitz
condotto ieri dalla polizia davanti alla stazione Centrale
per identificare gli immigrati presenti in piazza Duca d’Aosta.

“Un maggior controllo su quell’area è quanto i milanesi vogliono, ma iniziative del genere devono essere concordate e gestite assieme”

“È incredibile l’atteggiamento del sindaco Sala che invece di complimentarsi con le forze dell’ordine per l’operazione di pulizia alla stazione centrale,
si lamenta per non essere stato avvisato per tempo.”
 
Vorrei capire. Perchè io, noi, dobbiamo rispettare le leggi ed il primo che non le rispetta è proprio lo stato.
La legge di bilancio pubblicata il 2 gennaio 2017 ha stabilito che i decreti attuativi dell'Ape dovevano essere
pubblicati entro 2 mesi e cioè ento il 2 aprile. La legge lo stabiliva.

I decreti - oggi 4 maggio - non ci sono ancora, perchè l'unico redatto - dopo 4 mesi - e non 2 - è stato rispedito
al mittente per tutta una serie di incongruenze.
E sempre quella legge stabiliva che dal 1 maggio l'ape sarebbe entrata in vigore.


Sarebbero dovuti partire l’1 maggio come stabilito dalla legge di Bilancio.
Invece l’avvio dell’Anticipo pensionistico (Ape) volontario slitterà di qualche settimana.
Mentre l’Ape social (quello gratuito e riservata ad alcune categorie svantaggiate) si potrà chiedere,
con tutta probabilità, dalla fine della prossima settimana.

Infatti il decreto sull’anticipo volontario non è ancora stato firmato dal premier Paolo Gentiloni
e quello sull’Ape social è appena rientrato al Palazzo Chigi dal Consiglio di Stato e va quindi corretto
tenendo conto delle valutazioni fatte dai giudici amministrativi prima di essere registrato alla Corte dei Conti e pubblicato in Gazzetta ufficiale


La verità vera è che l'Ape social non potrà partire prima della fine di maggio perchè bisogna scrivere le modifiche, ci vuole un consiglio dei ministri,
poi l'approvazione della corte dei conti, poi la pubblicazione in gazzetta e queste formalità non si fanno in 2 giorni.
 
Relax
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Vorrei capire. Perchè io, noi, dobbiamo rispettare le leggi ed il primo che non le rispetta è proprio lo stato.
La legge di bilancio pubblicata il 2 gennaio 2017 ha stabilito che i decreti attuativi dell'Ape dovevano essere
pubblicati entro 2 mesi e cioè ento il 2 aprile. La legge lo stabiliva.

I decreti - oggi 4 maggio - non ci sono ancora, perchè l'unico redatto - dopo 4 mesi - e non 2 - è stato rispedito
al mittente per tutta una serie di incongruenze.
E sempre quella legge stabiliva che dal 1 maggio l'ape sarebbe entrata in vigore.


Sarebbero dovuti partire l’1 maggio come stabilito dalla legge di Bilancio.
Invece l’avvio dell’Anticipo pensionistico (Ape) volontario slitterà di qualche settimana.
Mentre l’Ape social (quello gratuito e riservata ad alcune categorie svantaggiate) si potrà chiedere,
con tutta probabilità, dalla fine della prossima settimana.

Infatti il decreto sull’anticipo volontario non è ancora stato firmato dal premier Paolo Gentiloni
e quello sull’Ape social è appena rientrato al Palazzo Chigi dal Consiglio di Stato e va quindi corretto
tenendo conto delle valutazioni fatte dai giudici amministrativi prima di essere registrato alla Corte dei Conti e pubblicato in Gazzetta ufficiale


La verità vera è che l'Ape social non potrà partire prima della fine di maggio perchè bisogna scrivere le modifiche, ci vuole un consiglio dei ministri,
poi l'approvazione della corte dei conti, poi la pubblicazione in gazzetta e queste formalità non si fanno in 2 giorni.
tanto non aderirà quasi nessuno, tanta è la scemenza del provvedimento
 
Una proposta l'avrei. Tutti questi monorenni invece che mandarli in un istituto, mandiamoli a fare 6 mesi di servizio militare.

Sette computer ‘spariti’ da una scuola, sei minorenni denunciati per quel furto:
accade a Introbio dove mercoledì i carabinieri hanno denunciato per furto e ricettazione alcuni ragazzi del paese.


L’indagine dei miliari è stata avviata a seguito della denuncia presentata nella stessa mattinata di mercoledì
dal dirigente scolastico della locale scuola elementare per il furto, avvenuto durante il ponte del 1° maggio.

I giovani, tutti classe 2001, tutti di cittadinanza italiana, tre dei quali di origine balcanica,
nelle serate del 28 e del 29 aprile si sarebbero introdotti per due volte nella scuola elementare,
scavalcando una recinzione e forzando una porta di accesso.

L’attività dei carabinieri, che hanno guardato anche i filmati della telecamere di vigilanza del Comune di Introbio,
poste in prossimità dell’istituto scolastico, e le successive perquisizioni domiciliari, ha permesso di rinvenire quattro dei sette pc rubati alla scuola.

Durante i controlli a casa di uno dei minorenni è stato sequestrato un involucro contenente circa 98 grammi di marijuana,
per i carabinieri sarebbe stato acquistato grazie alla vendita di uno dei computer.

Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti per recuperare i rimanenti computer asportati
che sarebbero stati ceduti ad altri coetanei in fase di identificazione.

Il materiale informatico rinvenuto, risultato perfettamente funzionante, verrà restituito quanto prima all’istituto scolastico di Introbio
ed i sei minorenni responsabili dei fatti verranno deferiti alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano.
 
Qualcuno ci sta facendo sopra dell'umorismo. Io dico, finalmente un bando corretto, adatto allo scopo.
Non so da voi, ma quando guardo i vigili della mia città, piedi piatti, alti 1 metro e 60 , per non parlare
poi delle donne, una è più larga che alta. E girano sempre in auto. Ed in tre. Mah, forse per sorreggersi a vicenda ?

Evidente che per contrastare questi fenomeni serve polizia urbana attrezzata e allenata.
Così ha ragionato il sindaco che con procedura d’urgenza ha pubblicato il bando per 100 vigili turistici stagionali,
dopo averne appena pubblicato uno di simile per 70 agenti di polizia locale.

Il testo del primo bando è, in alcune parti, davvero singolare. Intanto vengono messi all’indice ciccioni e pacifisti.
Poi vengono selezionati solo coloro che riusciranno a superare, in perfetto stile spartano, alcune discipline ginniche.
L’età è già indicativa. Nessuno potrà avere più di 30 anni. Poi viene la conformazione fisica.
Leggere, per credere:

“Il rapporto altezza-peso, il tono e l’efficienza delle masse muscolari, la distribuzione del pannicolo adiposo
e il trofismo devono rispecchiare un’armonia atta a configurare la robusta costituzione
e la necessaria agilità indispensabile per l’espletamento dei servizi di polizia”.

Candidati esili o in sovrappeso non saranno accettati perché
“la percentuale di massa grassa nell’organismo dovrà essere non inferiore al 7% e non superiore al 22% per i candidati di sesso maschile
e non inferiore al 12% e non superiore al 30% per quelli di sesso femminile”.

La pancetta, insomma, non è ammessa. Serve, inoltre, una discreta forza muscolare, misurata in “handgrip in kg”:
dovrà essere “non inferiore a 40 kg per i candidati di sesso maschile e a 20 kg per quelli di sesso femminile”.

Se non è Rambo, poco ci manca. Infatti,
“l’aspirante dovrà dichiarare espressamente nella domanda la propria disponibilità incondizionata ed irrevocabile al porto delle armi d’ordinanza”.
Le prove scritte e orali verteranno sui rudimenti legislativi in materia di sicurezza.
Il bello è la prova di efficienza fisica a cui accederanno i 250 concorrenti che abbiano conseguito il miglior punteggio tra coloro che abbiano superato la prova scritta.

Ecco una specie di triathlon del perfetto vigile urbano veneziano da svolgere in sequenza.
Prima prova: “Corsa di 1.000 metri da compiersi nel tempo massimo di 4’05” per i maschi e di 5’05” per le femmine”.
Seconda prova: “Salto in alto di una altezza di 105 centimetri da superarsi in un massimo di tre tentativi per i maschi e di 90 centimetri per le femmine”.
Terza prova: “Cinque sollevamenti alla sbarra continuativi per i maschi e due per le femmine da compiersi nel tempo massimo di 2 minuti”.

Se un malcapitato non ce la fa e decide di non arrendersi, dovrà ripetere tutta la sequenza.
Ma se fallisce anche nella seconda “egli sarà dichiarato non idoneo ed escluso dal proseguo del procedimento selettivo”.

SIL cosa ne dici 1000 metri in 4 minuti, li fai ....con una gamba sola. Ahahahahah
 
  1. Ei fu. Siccome immobile,
  2. dato il mortal sospiro,
  3. stette la spoglia immemore
  4. orba di tanto spiro,
  5. così percossa, attonita
  6. la terra al nunzio sta,
  7. muta pensando all’ultima
  8. ora dell’uom fatale;
  9. né sa quando una simile
  10. orma di piè mortale
  11. la sua cruenta polvere
  12. a calpestar verrà.
 
Ahahahahahah 5 stelle ahahahahahahahah

ROMA. Bomba libera tutti.
Da oggi, 3 maggio, per il Senato non esistono più limiti alle telefonate commerciali moleste.
Se la Camera confermerà la norma appena approvata a Palazzo Madama nessuno si potrà più salvare dal telemarketing aggressivo.
Altro che Registro delle Opposizioni. Altro che distinzione fra numeri fissi e cellulari. Ci pensa il Senato a rendere tutti uguali.

Con una norma nascosta nel Ddl Concorrenza, rimasto congelato per diciotto mesi, dato per morto e alla fine resuscitato in meno di tre giorni.

D’ora in avanti, infatti, chiunque voglia venderci un contratto, una lavatrice, voglia avanzarci una proposta commerciale o solo infastidirci telefonicamente,
per i senatori, non deve fare altro che alzare la cornetta e chiamarci. Senza avere il nostro consenso.
Ha bisogno della nostra autorizzazione solo a continuare la chiamata, ma dopo che già ci ha disturbati visto che può stabilire con noi «un contatto telefonico anche non sollecitato».

Così stabilisce l’emendamento infilato nel Ddl concorrenza, appunto, da tre senatori di M5S: Castaldi, Girotto, Petrocelli (in ordine rigorosamente alfabetico).

Mentre da ottobre, la commissione Lavori pubblici del Senato annaspa per approvare e mandare in aula
una leggina che difenda gli abbonati dal telemarketing aggressivo - come chiede Il Tirreno con la sua campagna e petizione on line (che ha superato le 115mila firme) -
Palazzo Madama supera a destra votando la fiducia sul Ddl Concorrenza, blindato dal governo.

Nel testo uscito dalla Commissione Industria, con l’avallo del Pd.
Che, pure, in commissione Lavori pubblici si sta battendo per estendere l’iscrizione al Registro delle Opposizioni anche ai cellulari
(circa 90 milioni in Italia) e sottrarli alle chiamate commerciali indesiderate. Ma senza successo.

Eppure nulla sembra fermare questo business da miliardi di euro che si basa sulla vendita di dati, appunto, e numeri di telefono.
Anche se i tre senatori di M5s, garantiscono di aver presentato l’emendamento al Ddl Concorrenza non
«per fare un piacere alle lobby della comunicazione», ma per aumentare il livello di protezione degli abbonati.
 
Si compone l'organigramma per accontentare tutti .....

Ma oltre a Martina qualche certezza c’è. Il ruolo di responsabile organizzazione – per esempio – sarà affidato ad Andrea Rossi, 40enne emiliano-romagnolo braccio destro del presidente Stefano Bonaccini. Il suo nome circola da diversi mesi, cioè da quando Renzi aveva manifestano l’intenzione di operare un “rimpasto” della segreteria uscente che poi, causa la sconfitta al referendum, non c’è mai stato. Ora però per lui sembra essere “la volta buona”, per dirla col leader dem. In squadra dovrebbe poi essere confermato un altro fedelissimo, Matteo Ricci, che oltre al ruolo di vicepresidente del partito da ottobre 2016 ricopre pure quello di responsabile Enti locali. Fra le new entry, uno dei nomi dati per certo è quello della viceministra dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova.

Le trattative – In segreteria dovrebbero poi trovare spazio anche Chiara Gribaudo, deputata torinese molto attenta ai temi del lavoro e dei diritti civili che alle primarie ha sostenuto l’ex premier, e l’ex lettiana Anna Ascani. Ci saranno Matteo Richetti (portavoce della mozione congressuale), l’economista Tommaso Nannicini e l’imprescindibile Lorenzo Guerini. Così come alcuni sindaci. I nomi che circolano con insistenza sono quelli di Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Davide Galimberi (Varese) e Dimitri Russo, primo cittadino di Castel Volturno (Caserta), città che Renzi visiterà prossimamente. Nell’ottica di “una squadra plurale e unitaria”, per dirla con Martina, dovrebbero poi fare il loro ingresso figure vicine ad Andrea Orlando e Michele Emiliano. Ma è ancora presto per sapere chi.
 

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