un ultima cosa per rispondere ai soloni difensori degli umili lavoratori lasciati per strada dalle crisi finanziarie.
Chiamatemi pure sporco marxista comunista, tanto me ne compiaccio
![Smile :) :)](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
, ma per me questo attuale sistema capitalista è ormai marcio fino al midollo, incapace di reggere le dinamiche della globalizzazione e affamato del carburante suo principale: Il capitale.
Si potranno inventare tutti i nomignoli che vogliono, tarp e roba varia, la sostanza è che non ce n'è più per nessuno; potranno mobilitare tutte le vestali delle banche centrali, potranno tentare di mungere le sempre più asfittiche mammelle della fiscalità per ingrassare i prosseneti della cupola finanziaria globale, potranno anche tagliarsi i gioielli di famiglia ma io vedo la loro fine prossima. Se non saranno loro a soccombere sarà l'umanità intera a rischiare.
Questa crisi iniziata come le favole e denominata nei suoi aspetti come una storia dei puffi è la crisi del sistema, un sistema sclerotico, un impero in disfacimento che organizza banchetti per nascondere il vuoto dei granai.
La ricchezza è una misura relativa, quando la gente arriva alla fame questo fatto diventa del tutto evidente; penso che il tempo dell'accumulazione sia al crepuscolo e le loro leve, usate fino ad ora per innalzare gli scenari del debito è ora che se le ficcassero in quel posto.