NON VOGLIO CHE LA GENTE SIA TROPPO SIMPATICA: QUESTO Mi RISPARMIA IL DISTURBO DI

....e comunque io mi accontento anche se arriva solo a 50 :D:D chi si contenta ....gode :V



hai view ribassista sui mercati Val...? :rolleyes:

io pure compro tenendo gli xbear in loss...:wall:

ma andare a 50 vuol dire andare a circa 13000 di indice.......boh...può pure essere....certo vorrei vedere la faccia di quel bast.do di monti che caxxo ci viene a dire......
 
ile e ricavi in calo per France Telecom (Parigi: FR0000133308 - notizie) nel terzo trimestre. E per tenere sotto il controllo il debito il gigante francese delle telecomunicazioni taglia il dividendo sia del 2012 sia del 2013. Nel dettaglio, la società ha registrato ricavi a 10,76 miliardi di euro, in calo dagli 11,15 miliardi totalizzati nell'analogo periodo dello scorso anno.

Anche l'ebitda è sceso nei tre mesi a 3,65 miliardi da 3,93 miliardi dell'anno prima a causa della forte concorrenza nel mercato domestico e della debole crescita economica globale. Il direttore finanziario, Gervais Pelissier, ha spiegato che le priorità del gruppo sono quelle di contenere il debito e mantenere una rating A da parte delle tre principali agenzie di rating globali.

Per cui il management ha proposto una riduzione del dividendo 2012 a 0,8 euro per azione, contro gli 1,4 euro dello scorso anno e gli 1,21-1,35 euro previsti prima. Anche per il prossimo anno la cedola sarà pari a 0,8 euro per azione. Offre comunque ''un rendimento estremamente elevato" del 9% sulla base delle quotazioni azionarie di ieri, ha aggiunto Pelissier.

Alla borsa di Parigi tuttavia l'azione cede il 2,60% a 9,07 euro. Per Citigroup la guidance di France Telecom è peggiore del previsto . "La previsione del management di tornare alla crescita dei flussi di cassa operativi nel 2014 sembra molto ottimista. Inoltre , la Spagna e la Polonia sono un peso per i ricavi del gruppo ", precisano gli analisti di Citigroup (NYSEArca: BUW - notizie) che sull'azione mantengono un rating sell e un target price a 9,1 euro come gli esperti di Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) secondo i quali anche se l'utile netto del terzo trimestre ha centrato le attese, la guidance ha deluso con i dividendi 2012 e 2013 che sono più bassi del previsto.

Telecom Italia (Other OTC: TIAOF.PK - notizie) pubblicherà i conti del terzo trimestre il prossimo 8 novembre. Nomura, in un report di oggi in cui conferma sull'azione reduce e un target price a 0,80 euro, vede il dividendo 2012 del titolo ordinario del colosso tlc a 0,04 euro per azione, in linea con quello del 2011. Il prossimo anno è invece atteso in lieve miglioramento a 0,05 euro per azione a fronte di un free cash flow atteso a 3.370 milioni e 3.292 milioni rispettivamente.

Guardando ai conti del terzo trimestre di TI Nomura si aspetta che il calo sia dei ricavi domestici sia dell'ebitda raddoppi al -7,7% e al -6,8%, rispettivamente (-3,7%, -3,6% nel secondo trimestre) a causa delle campagne estive aggressive nel mobile e della continua debolezza macroeconomica. Una stabilizzazione del business domestico del gruppo, che è importante per la stabilità del rating, non sta accadendo.

mentre il Brasile ancora una volta dovrebbe dimostrarsi resistente nel terzo trimestre. Per cui Nomura si aspetta nel terzo trimestre ricavi a 7,30 miliardi di euro, in calo del 2,9% anno su anno, un ebitda organico a 3,06 miliardi, -4,3%, una spesa per investimenti (capex) pari a 1,11 miliardi e un debito netto di 29,5 miliardi di euro, ammettendo però che l'obiettivo di deleverage sarà difficile da raggiungere entro la fine dell'anno.

"Le dure condizioni macroeconomiche stanno portando le imprese e gli enti pubblici a ritardare i loro pagamenti in tutto il Paese . Pensiamo quindi che il recupero crediti continuerà a essere difficile per TI nei prossimi mesi", spiegano gli analisti di Nomura. "Capiamo che la cessione di TI Media , che potrebbe ridurre il debito di 400 milioni di euro , è importante per il raggiungimento dell'obiettivo di riduzione dell'indebitamento , ma crediamo che sarà difficile concludere un accordo prima della fine dell'anno".
 
oma, 8 nov. (LaPresse) - Finmeccanica chiude i primi 9 mesi del 2012 con un utile netto pari a 146 milioni di euro, in aumento del 90% escludendo gli effetti degli oneri straordinari e al netto della plusvalenza per la cessione del 45% di Ansaldo Energia e dei relativi aspetti fiscali. E' quanto si legge in una nota del gruppo. Il terzo trimestre chiude con un risultato netto di 75 milioni di euro, in crescita di 50 milioni rispetto ai 25 milioni dello stesso periodo del 2011, escludendo gli effetti non ricorrenti. I ricavi si posizionano a quota 12,2 miliardi di euro nei primi nove mesi di esercizio (+1% a parità di perimetro) e a 4,1 miliardi di euro nel terzo trimestre (+8%). In crescita gli ordini, pari a 10,7 miliardi di euro nei nove mesi (+4% a parità di perimetro) e a 2,9 miliardi di euro nel trimestre luglio-settembre (-3%). Il portafoglio ordini del gruppo conta 44,7 miliardi di euro al 30 settembre scorso, pari a circa 2,5 anni di produzione equivalente. L'ebita adjusted si attesta a 741 milioni di euro nei nove mesi (+36% a parità di perimetro ed escludendo gli effetti degli oneri una tantum) e a 280 milioni di euro nel terzo trimestre, in aumento di 154 milioni rispetto ai 126 milioni del terzo trimestre 2011 (escludendo ancora gli gli oneri straordinari). Il free operating cash flow è negativo per 1,4 miliardi di euro nei nove mesi (-1,6 miliardi nei nove mesi 2011), mentre è negativo per 183 milioni di euro nel terzo trimestre (-383 milioni nel terzo trimestre 2011). In entrambi i periodi Finmeccanica registra un minore assorbimento di cassa. L'indebitamento finanziario netto a 4,8 miliardi di euro al 30 settembre, risente dell'andamento negativo del Focf che vede il rapporto tra incassi e pagamenti relativi alle partite commerciali particolarmente sbilanciato a favore di questi ultimi. I risultati dei primi nove mesi di Finmeccanica, in particolare quelli relativi al terzo trimestre, "confermano l'incoraggiante miglioramento dei principali indicatori e il recupero della redditività che sta riemergendo rispetto ai trimestri precedenti", ha commentato il presidente e ceo del gruppo, Giuseppe Orsi. "Nonostante - ha proseguito - il coontesto nazionale e internazionale caratterizzato da una crescente incertezza, questi risultati sono un importante segnale che dimostra che il piano di ristrutturazione e di efficientamento sta procedendo come da attese". Finmeccanica ha confermato le stime per l'esercizio 2012, con ricavi compresi tra 16,9-17,3 miliardi di euro, un ebitda a circa 1,1 miliardi e un free operating cash flow positivo. Il cda ha anche deliberato di procedere con le dismissioni, "con l'obiettivo di ottenere, entro la fine dell'anno fiscale, proposte contrattuali definitive e vincolanti pienamente concordate con le controparti, che siano idonee a soddisfare gli obiettivi della società".
 

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