NON VOGLIO CHE LA GENTE SIA TROPPO SIMPATICA: QUESTO Mi RISPARMIA IL DISTURBO DI (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Iscrizione a ruolo solo dopo il primo grado
di Stefano Loconte

In pendenza di ricorso niente pagamento.
E' questo il principio sancito dalla sentenza della Commissione tributaria provinciale di Napoli n. 325/6/12 depositata il 29 giugno scorso, disattendendo la prassi interpretativa seguita dall'Agenzia delle Entrate e l'orientamento della giurisprudenza tributaria di legittimita' (Cass., Sez. trib., 13 maggio 2003, n. 7339).
Con l’arresto in commento la Commissione campana, intervenendo sulla nota questione dell’incompatibilità tra l’art. 15, D.P.R. n. 602/1973 e l’art. 68, D.Lgs. n. 546/1992, ha dichiarato l’esclusiva applicabilità di tale ultima disposizione.
Ciò in considerazione della sostenuta abrogazione tacita del primo comma dell’art. 15 del D.P.R. n. 602/1973 (disposizione peraltro recentemente modificata dal D.L. n. 70/2011).
L’entrata in vigore dell’art. 68, D.Lgs. n. 546/92 che, come noto,“anche in deroga a quanto previsto nelle singole leggi di imposta”, subordina l’iscrizione a ruolo dei due terzi del tributo accertato all’emissione di una sentenza di merito sfavorevole al contribuente, secondo la Commissione provinciale non avrebbe comportato esclusivamente l’abrogazione espressa del secondo comma del citato art. 15 ma, in quanto successiva, “dovrebbe considerarsi esplicitamente abrogativa di tutte le norme precedenti contrastanti”.

In considerazione di tale assunto, secondo la Commissione, sarebbe da considerarsi illegittima la prassi dell’Agenzia delle Entrate di procedere, sine titulo, alla richiesta di un adempimento parziale dell’obbligazione tributaria ancora oggetto di contestazione dinanzi al giudice tributario.

Ove l’Amministrazione finanziaria proceda ad iscrivere a ruolo a titolo provvisorio in pendenza di ricorso avverso un avviso di accertamento, dunque, il contribuente non sarebbe tenuto ad alcun pagamento.

Allorchè l’Amministrazione finanziaria ravvisi un concreto pericolo per la riscossione delle maggiori imposte accertate, con le opportune motivazioni, potrebbe infatti agevolmente ricorrere all’iscrizione nei ruoli straordinari previsti dall’art. 15-bis dell’intero importo recato dagli avvisi di accertamento emessi.
 

DANY1969

Forumer storico
E poi non ditemi che non vi sono di aiuto in questo forum di finanza :-o:D

Quando il sesso è meglio della palestra
Sarà la crisi economica. Sarà che a furia di inventare ogni volta una disciplina nuova, anche il fitness comincia a perdere fascino. Fatto sta che l’ultimo grido in fatto di tecniche per buciare caloriehttp://staibene.libero.it/sb_bruciacalorie.asp?AREA=alimentazione e dimagrire, è fare sesso. Almeno stando agli ultimi sondaggi che arrivano dalla Gran Bretagna, secondo cui le donne del Regno Unito – anche alla fine di una giornata di lavoro o alle prese con le faccende domestiche – preferiscono una sana sessione di allenamento sotto le lenzuola, rispetto alla tradizionale sudata in palestra.

Sexercise
Lo chiamano “sexercise”, unendo i due termini “sex” ed “exercise”. Secondo una ricerca commissionata dal produttore di bevande Aspire e riportata dal quotidiano britannico “Daily Mail”, sarebbe una soluzione economica ed efficace, per le donne, nell’eterna lotta con la bilancia per mantenersi in forma e smaltire i chili di troppohttp://staibene.libero.it/sb_calcolo_calorie.asp?AREA=alimentazione.

I dati parlano da soli: più di tre donne su quattro (il 76%) sono più inclini a cimentarsi sotto le lenzuola ogni giorno, se questo significa riuscire a non ingrassare e mantenere la linea. E quasi due terzi delle donne che si sono iscritte in palestra hanno dichiarato di essere ben liete di svolgere attività come il sesso o persino passare l'aspirapolvere, se questo significa bruciare più calorie di quanto possa fare un allenamento tradizionale tra le quattro mura di una palestra (o in piscina o anche all'aperto per una seduta di jogging o una partita a tennis...).
Bruciare calorie
In effetti queste donne non hanno poi così torto. Una mezz'ora di sesso aiuta a bruciare dalle 150 alle 250 calorie. Si può arrivare addirittura a smaltire fino a 350 calorie, come spiega Kerry McCloskey nel suo libro “The Ultimate Sex Diet”.
Sono già molte le celebrità che hanno espresso pareri positivi sul sexercise. L'attrice Kim Cattral di "Sex and the City" ha dichiarato che il sesso è l'elemento principale della sua dieta, insieme al pilates e al suo personal trainer. Anche Mel B è una fanatica del sexercise che sembra sia stato il principale responsabile dei chili persi dopo il parto.
Il governo britannico promuove questa pratica: secondo il sito del National Health Service, il sexercise può ridurre il rischio di subire attacchi di cuore e aiutare le persone a vivere più a lungo. I medici sostengono che le endorfine rilasciate durante l'orgasmo stimolano le cellule del sistema immunitario, che può offrirci maggiore protezione dal cancro come anche dalle rughe dell’invecchiamento.
:-o:-o
 

Val

Torniamo alla LIRA

LA CRISI NEI TERRITORI LOMBARDI:
LE PRINCIPALI AZIENDE
IN DIFFICOLTA’​
(aggiornamento maggio 2012)

Con tutto aprile 2012 le ore di cassa in Lombardia sono state 76.165.681 (di cui

CIGO 30.651.257, CIGS 24.994.336 e DEROGA 20.520.088).

In termini di “lavoratori equivalenti a zero ore” siamo a 122.848 unità (il 3,90% della popolazione attiva della Lombardia)*.
·​
Per “lavoratori equivalenti a zero ore” si intende il numero di lavoratori virtuali che risultano dalla divisione tra il monte ore
totale di cassa considerato e il “divisore equivalente unitario” (vale a dire il numero di ore mensile medio per persona -155 ore- per i mesi in questione). In tal modo si ottiene un numero di lavoratori virtuali a zero ore nei mesi considerati e la percentuale relativa andrebbe a sommarsi al tasso di disoccupazione ufficiale. La popolazione lavorativa dipendente è calcolata su dati 2009 (con esclusione dei dipendenti pubblici).

BERGAMO​
: circa 465.000 addetti complessivi tra dipendenti e autonomi (i
dipendenti nel settore privato sono 355.935*)
*
fonte: annuario statistico Regione Lombardia 2009. Idem per gli altri territori.

Le ore di cassa totale fino ad aprile 2012 sono state 8.962.445 (CIGO 4.430.903, CIGS 2.926.255, DEROGA 1.605.287).
In termini di “lavoratori equivalenti a zero ore” siamo a 14.456 (4,06% della popolazione attiva).​
Tra le aziende in difficoltà si segnalano:
INDESIT di BREMBATE SOPRA (metalmeccanica). 388 dipendenti​
. La storica fabbrica chiude. Tutti in CIGS fino a marzo 2013 e tutti in mobilità.

TENARIS DALMINE di DALMINE. (metalmeccanica). 2200 dipendenti​
. Accordo di
mobilità con accompagnamento alla pensione per 741 lavoratori, attualmente ancora
interessati circa 300.

NOVEM CAR INTERIOR di BAGNATICA ( legno). 289 dipendenti​
. La proprietà, a fine febbraio, ha aperto unilateralmente la procedura di mobilità per 129 dipendenti. Immediata la reazione dei lavoratori e dei sindacati con 8 ore di sciopero. Si chiede al gruppo un piano industriale e la possibilità di accesso agli ammortizzatori sociali.


LOCATELLI di Grumello del Monte (edile). 300 dipendenti​
. 150 dipendenti lavoravano sulla BRE BE MI e le note vicende giudiziarie hanno provocato la crisi dell’azienda. E’ stato raggiunto un accordo per la CIGS per tutti nel 2012.

AGOSTINO FERRARI di CARVICO (metalmeccanica). 60 dipendenti​
. Da due anni in difficoltà. Siglato pochi giorni fa un accordo per contratti di solidarietà per l’intero 2012.
Riduzione d’orario medio del 34%. L’accordo si estende al sito di Lecco.

ORMA MACCHINE di TORRE BOLDONE (metalmeccanica). 124 dipendenti​
. Per 108 di loro contratti di solidarietà fino a tutto il 2012.

PANSAC INTERNATIONAL di ZINGONIA (chimica). 70 dipendenti​
. Dichiarata
dall’azienda la chiusura dei 5 siti del gruppo (gli altri a Mira, Marghera, Portogruaro e
Ravenna). La motivazione dell’azienda è che le banche non erogano prestiti. Presidio
immediato dei lavoratori e richiesta di un tavolo di trattative. Su 70 dipendenti 25 erano già in CIGS.

NEOLT di Pontesanpietro (metalmeccanica). 140 dipendenti​
. In CIGS per tutto il 2011.
E’ arrivato recentemente un accordo che prevede 8 mesi di cassa in deroga a partire dal 14 dicembre 2011 cui seguirà 1 anno di CIGS fino all’estate del 2013. Sono previsti
incentivi per la mobilità volontaria.

MAZZUCCONI FONDERIE di PONTE SAN PIETRO E AMBIVERE (metalmeccanica).
330 dipendenti nei due stabilimenti.​
In concordato preventivo. Accordo su CIGS per 166 dipendenti a rotazione. I terreni delle aziende sono stati messi in vendita ma non ci sono per ora acquirenti.

PROMATECH di Colzate (metalmeccanica). 104 dipendenti​
(all’inizio della crisi 4 anni fa erano 600). Accordo per la mobilità volontaria e incentivata per 55 dipendenti.

CSM di ZOGNO LEVATE. (metalmeccanica). 470 dipendenti​
. 200 in CIGS fino a
dicembre 2012. Poi mobilità volontaria per 15 di loro.

FRATTINI di SERIATE (metalmeccanica).​
190 dipendenti. L’azienda è in concordato
preventivo dopo la cessione di un ramo d’azienda alla MALL HERLAN (ditta tedesca). In presidio permanente da ottobre 2009. Sono rimasti 58 dipendenti e recentemente il
liquidatore ha chiesto per loro la procedura di mobilità.

HONEGGER di ALBINO (tessile). 390 dipendenti​
. Raggiunto un accordo per 8 mesi di cassa in deroga a partire dal 1 gennaio 2012.

COLOMBO FILIPPETTI di Castrate D’adda. (metalmeccanica) 139 dipendenti​
.
Accordo sulla mobilità volontaria per 13 dipendenti.

BRESCIA​
: compresa Valcamonica, circa 519.000 addetti tra dipendenti e autonomi.
(i dipendenti nel privato sono 391.441).

Le ore di cassa fino ad aprile 2012 sono state 15.349.611 (di cui CIGO 6.503.456, CIGS 6.060.655, DEROGA 2.785.500. ).
In termini di “lavoratori equivalenti a zero ore” siamo a 24.757 (6,32% della popolazione attiva).​
Tra le principali aziende in crisi si segnalano:

OCEAN di VEROLANUOVA. (metalmeccanica). 440 dipendenti.​
L’azienda intende
chiudere e licenziare tutti. Si prospettano due anni di CIGS poi tutti a casa.

CANTINE SOLDO di CHIARI. (agroalimentare). 52 dipendenti​
. In CIGS per cessata attività da gennaio 2011. Da luglio 2012 in mobilità.

SPUMADOR di PORZANO LENO. (agroalimentare). 37 dipendenti​
. Aperta la procedura di mobilità per cessazione attività dal 7 maggio per tutti i 37 dipendenti.

MEDEGHINI Spa di MAZZENO. (agroalimentare). 112 dipendenti​
. In crisi dal 2010 ora in cassa in deroga fino a tutto il 2012.

FIN-BETON di Boccaglio (edile). 300 dipendenti​
. Per difficoltà finanziarie è stato
depositato in tribunale la richiesta di ammissione al concordato preventivo.

IVECO (metalmeccanica). 2500 dipendenti.​
Per far fronte alla crisi Contratti di solidarietà per tutti con riduzione oraria del 46%.

BAI-BRESCIANA di BAGNOLO MELLA (metalmeccanica). 98 dipendenti​
. Dal 19
marzo in contratto di solidarietà per 12 mesi (con una riduzione d’orario che sfiorerà il
50%).

INVATEC-MEDTRONIC di RONCADELLE (chimico farmaceutica). 600 dipendenti​
.
L’azienda (una multinazionale americana leader nel settore biomedicale) ha annunciato un piano aziendale che mette a rischio circa 300 lavoratori molti dei quali a causa di
spostamenti di linee produttive che verrebbero trasferite in Messico. I sindacati
annunciano mobilitazioni e proteste.

FIN-BETON di Boccaglio. (edilizia). 300 dipendenti​
se si considera l’intera regione.
Richiesta di concordato preventivo in tribunale,

NK-TEXTILE. (TESSILE) di Ceto in valcamonica. 109 dipendenti.​
L’azienda ha fatto sapere che 48 lavoratori sono di troppo.

AGRICAR di SAN ZENO NAVIGLIO (agroalimentare). 127 dipendenti​
. Firmato
l’accordo per contratti di solidarietà fino a marzo 2014. Riduzione d’orario prevista fino al 35%.

SILMET di TORBOLE CASAGLIA. (metalmeccanica). 171 dipendenti​
. Raggiunto
l’accordo per contratti di solidarietà per 2 anni fino a marzo 2014. Riduzione d’orario
prevista fino al 60%.

COMO​
: circa 246.000 addetti tra dipendenti e autonomi (nel privato 194.375).

Le ore di cassa a tutto aprile 2012 sono state 6.400.903 di cui (CIGO 3.039.056, CIGS 2.748.656, DEROGA 613.191).
In termini di “lavoratori equivalenti a zero ore” siamo a 10.324 (5,31% della popolazione attiva).​
Tra le principali aziende in crisi si segnalano:

TEXAL di ERBA (chimica). 36 dipendenti.​
Tutti in CIGS fino a fine 2012.

HOLCIM di MERONE (cementificio). 270 dipendenti.​
Si profila il classico “scontro
ambiente/lavoro). Alla paventata apertura di una nuova cava estrattiva sul monte
Cornizzolo (Corni di Canzo e dintorni) la popolazione locale e i rispettivi comuni si
dichiarano contrari. I lavoratori temono che in assenza della nuova cava siano a rischio i loro posti di lavoro.

SISME di OLGINATE (metalmeccanica)​
. 790 lavoratori. Da 2 anni in CIGS e mobilità. Sono rimasti 570 lavoratori e per 550 dal 1 gennaio 2011 è iniziato un periodo con contratti di solidarietà.

ORSOGRIL di Anzano al Parco (metalmeccanica). 106 dipendenti.
L’azienda è a
rischio chiusura. E’ stato infatti annunciato l’avvio della procedura di concordato preventivo a febbraio 2012.

MECTEX di ERBA (tessile). 120 dipendenti​
. Azienda famosa nel mondo per i tessuti
innovativi ad alta tecnologia usati nello sport (Federica Pellegrini ha indossato i suoi
costumi nelle gare di nuoto), nell’esercito (collaborazione anche con la NASA), ecc. Da qualche anno è in crisi e ora rischia il fallimento per i debiti accumulati negli investimenti (debiti accumulati anche a causa di una commessa di qualche milione di euro con il Ministero della Difesa che lo stesso non ha ancora onorato). Forte preoccupazione di lavoratori e sindacati.

CREMONA​
: circa 148.000 addetti tra dipendenti e autonomi. (nel privato 109.914).

Nel 2012 fino a aprile le ore di cassa sono state 3.100.922 (CIGO 1.316.484, CIGS
914.671, DEROGA 869.767). In termini di “lavoratori equivalenti a zero ore” siamo a 5.001 (4,55% della popolazione attiva).​
Qualche nome di aziende in crisi:

TAMOIL di CREMONA (chimica).​
206 dipendenti (erano300). L’azienda ha annunciato la dismissione della raffineria entro la fine del 2011 e l’intenzione di tenere solo un deposito carburanti o polo logistico con 48 dipendenti. In realtà con l’indotto i lavoratori a rischio sono un migliaio. Il 3 aprile è stato raggiunto un accordo per la cassa integrazione a decorrere dal 1 gennaio 2012 e fino a tutto dicembre 2013.

BIENNE SRL di CORTE de CORTESI (gomma plastica). 47 dipendenti​
. Cessata
attività. In CIGS fino a fine 2012.

MERCATONE UNO di MADIGNANO (terziario). 71 dipendenti​
. In contratto di solidarietà fino a tutto il 2013.

ARESPAN-BROCCA di AGNADELLO (legno). 64 dipendenti​
. Chiusura dell’azienda. In CIGS fino a fine 2013.

SOTECO di CASTELVERDE. (metalmeccanica). 200 dipendenti​
. Per mancanza di
ordini in CIGO fino a fine maggio.

EUROLITO Spa. di CREMONA ( grafici ind.). 67 dipendenti​
. Fallita. In cassa in deroga fino a tutto giugno e apertura contestuale della procedura di mobilità volontaria.

BINI SPA di Scaldolara Ravara.( Settore legno). 170 dipendenti​
- Cessata attività.

IP CLEANING SPA di Vaiano Cremasco (Settore idropulitrici) 120 dipendenti​
Cessata attività . Richiesta di CGIS.
TINTORIA EUROPEA di Isola Dovarese (Tessile) 60 dipendenti​
. Cessata attività

COGEMA –SIDER IMPREX di Casalmaggiore (metalmeccanica​
) 67 dipendenti.
Cessata attività.

LECCO​
: circa 146.000 addetti tra dipendenti e autonomi (nel privato 110.795).

Le ore di cassa fino a aprile 2012 sono state 4.704.024 (CIGO 2.272.414, CIGS
1.470.733, DEROGA 960.877). In termini di “lavoratori equivalenti a zero ore” siamo a
7.587 (6,85% della popolazione attiva).​
Le principali situazioni di crisi sono:

RADAELLI di LECCO E MANDELLO DEL LARIO. (tessile). 90 dipendenti.​
CIGS a zero ore per tutte/i (sono quasi tutte donne) fino a giugno 2012.

LEUCI di LECCO (metalmeccanica). 98 dipendenti​
. In contratti di solidarietà fino a settembre 2012.

MAMBRETTI di ROGENO. (tessile). 70 dipendenti.​
In cassa in deroga a zero ore fino a giugno, poi la mobilità.

AGOSTINO FERRARI di Verderio Superiore (metalmeccanica). 147 dipendenti​
. In cassa ordinaria da oltre un anno hanno raggiunto un accordo per i contratti di solidarietà per tutto il 2012. Avranno una riduzione media di orario del 32%.

RSI COSTARIL di Costa Masnaga. (metalmeccanica). 157 dipendenti​
. In cassa in deroga a zero ore fino a giugno. Sono in presidio permanente da mesi.

RIELLO di LECCO (metalmeccanica),​
340 dipendenti. 140 dipendenti sono in cassa da 1 anno e circa 200 lavorano 4 giorni la settimana.

FONDERIA SAN MARTINO di OLGINATE. (metalmeccanica). 51 dipendenti​
. Tutti
licenziati (in mobilità) per cessata attività.

AIDA Spa di CALOLZIOCORTE. (metalmeccanica). 160 dipendenti​
. Molti sono stati trasferiti nello stabilimento di Brescia. 26 lavoratori rimasti sono in cassa in deroga a zero ore fino a settembre e poi in mobilità.

BESSEL di SANTAMARIA HOE’. (metalmeccanica).170 dipendenti​
. 100 lavoratori
saranno in CIGS fino a tutto il 2012 e gli altri 70 sono in contratto di solidarietà per lo
stesso periodo. Al termine si prevede un riassorbimento di un centinaio di loro nello
stabilimento di Brugherio (Monza).

LODI​
: circa 97.000 addetti tra dipendenti e autonomi (nel privato 76.877).

Le ore di cassa fino ad aprile 2012 sono state 1.862.199 (CIGO 260.361, CIGS 814.765, DEROGA 787.073).
In termini di “lavoratori equivalenti a zero ore” siamo a 3.004 (3,91% della popolazione attiva).​
Tra le aziende in crisi si segnalano​
:

GIANNONI di CASTIRAGA V. (metalmeccanica). 180 dipendenti​
. In contratti di
solidarietà da tempo sono stati anche dichiarati 89 esuberi.

AUCHAN di S. ROCCO AL PORTO ( commercio). 244 dipendenti​
. In contratti di
solidarietà fino a luglio 2012. L’azienda sembra abbia intenzione di dichiarare anche degli esuberi. Ma ad ora non è dato sapere quanti.

SOLBIATI SASIL di MASSALENGO (tessile) 70 dipendenti​
. In CIGS per cessata
attività.

FIEGE BORRUSO di Brembio (cooperativa). 80 dipendenti​
(quasi tutti stranieri).
Licenziamento e apertura della procedura di mobilità per tutti. I sindacati chiedono cassa in deroga e riqualificazione professionale.

MARCEGAGLIA di Greppignana. (metalmeccanica). 100 dipendenti​
. Produce
manufatti per l’edilizia e riflette la crisi di questo settore. Da mesi in cassa ordinaria 3 giorni la settimana si è raggiunto un accordo per i prossimi 2 anni e verranno usati i contratti di solidarietà.

SCHERING PLOUG di COMAZZO (chimica). 70 dipendenti (prima erano130).​
A metà luglio l’azienda ha annunciato la chiusura. In CIGS per cessata attività.

MANTOVA​
: circa 176.000 addetti tra dipendenti e autonomi (nel privato 127.563).

Le ore di cassa a tutto aprile 2012 sono state 2.585.345 (CIGO 605.671, CIGS 629.649, DEROGA 1.350.025). In termini di “lavoratori equivalenti a zero ore” siamo a 4.170 (3.27% della popolazione attiva).​
Tra le principali aziende in crisi si segnalano:

MANZARDO di MANTOVA. (terziario). 87 dipendenti​
. In CIGS fino a ottobre 2012 per fallimento.

ALLISON di VOLTA MANTOVANA. (occhiali). 87 dipendenti​
. Tutti in CIGS fino a luglio 2012. S

ISMA di MANTOVA. (legno). 185 dipendenti. In CIGS fino a ottobre 2012.

POMPEA di Mantova ( tessile).​
Previsti 125 esuberi dal 1 gennaio 2012.

IVECO di SUZZARA (metalmeccanica).​
Dopo una settimana di chiusura in cassa un’altro brutto segnale, la riduzione della produzione di furgoni da 211 a 180 al giorno nell’ultimo periodo.

SAVIOLA di VIADANA (chimica legno). 450 dipendenti​
. Un gruppo con stabilimenti
anche a Pavia e Mortasa. L’azienda ha chiesto 10 settimane di CIGO per tutti i dipendenti (321 a Viadana).

MILANO e provincia​
(Compresi i comprensori Monza-Brianza e Ticino-Olona)
Circa 1.790.000 addetti tra dipendenti e autonomi (nel privato 1.291.593)
. (NB: questo dato non tiene conto della nascita della provincia di Monza, e anche l’INPS è in ritardo con lo scorporo).
A tutto aprile 2012 le ore di cassa sono state 18.489.738 (CIGO 3.848.329, CIGS
5.739.479, DEROGA 8.901.930). In termini di “lavoratori equivalenti a zero ore” siamo a 29.822 (2,31% della popolazione attiva).

Tra le principali aziende in crisi si segnalano:

JABIL di Cassina de’ Pecchi (ex Nokia-Siemens) (metalmeccanica). 325 dipendenti.​
Tutti i dipendenti hanno ricevuto la lettera di licenziamento via fax il 28 settembre 2011 e dal 23 dicembre sono licenziati. Le commesse NOKIA sono venute meno (si tratta di componenti per le telecomunicazioni). I lavoratori occupano la fabbrica da 6 mesi e presidiano i cancelli.
NSN (NOKIA-SIEMENS-NETWORK) di CASSINA de’ PECCHI. (metalmeccanica). 230 dipendenti.​
La multinazionale ha comunicato all’inizio di maggio l’esubero di 580
dipendenti sui 1100 presenti in Italia. Per lo stabilimento di Cassina non si conosce ancora il numero.

SIRTI di Cassina de Pecchi (metalmeccanica).
Lavoratori addetti alle installazioni telefoniche 800 dipendenti di cui 200 in esubero.

SANOFI AVENTIS (farmaceutica) (multinazionale francese). 3600 dipendenti in Italia. In lombardia un centro ricerche a Milano (460 dipendenti) e uno a Origlio-Varese- (140 dipendenti).​
L’azienda ha annunciato la chiusura del centro di Milano e la messa in mobilità di tutti i lavoratori e le lavoratrici. La vertenza sindacale si annuncia difficile.

LINKRA TELECOMUNICAZIONE di Concorrezzo-Agrate Brianza. (metalmeccanica). 407 dipendenti.​
In CIGS 240 dipendenti fino al 2014.

COMPEL TELECOMUNICAZIONI di cornate d’alba. (metalmeccanica). 170
dipendenti​
. In CIGS 160 dipendenti fino a marzo 2014.

CARRIER di Villafranca. (metalmeccanica). 500 dipendenti​
. Dichiarati 90 esuberi.

PRASSIS di Settimo milanese. (farmaceutico). 30 dipendenti (tutti ricercatori)​
.
L’azienda è stata posta in liquidazione e tutti rischiano il licenziamento. Raggiunto un
accordo per 12 mesi di CIGS nel 2012.

AGILE (ex EUTELIA, ex OMEGA) di PREGNANA Milanese. (metalmeccanica). 375
dipendenti (500 1 anno fa).​
Il 30 dicembre 2011 il gruppo Piero della Francesca ha vinto la gara di acquisizione per
Eutelia. Azienda di telecomunicazioni con migliaia di dipendenti in Italia. All’inizio del 2009 apertura della procedura di mobilità per 1.192 tecnici su 1,180 in tutta Italia.
243 di essi su 500 riguardano il sito di Pregnanza Milanese.
COLOMBO FILIPPETTI di Castrate d’adda. (metalmeccanica). 139 dipendenti​
.
Accordo sulla mobilità volontaria per 13 dipendenti.

BRIANZA​
ALCATEL di VIMERCATE (metalmeccanico). 1.400 dipendenti. Si tratta del più
importante presidio tecnologico delle comunicazioni nel nostro paese.​
Annunciati 490 esuberi, dei quali 360 tecnici specializzati e 130 impiegati nel commerciale. Le ripercussioni sull’indotto potrebbero riguardare migliaia di lavoratori. Tutto ciò avviene nel quadro di un piano industriale della multinazionale che prevede lo spostamento negli USA e in Canada dei prodotti strategici (fibra ottica ecc.). Lavoratori e sindacati in presidio chiedono un incontro urgente al ministro Passera.

LINKRA Telecomunicazione di Concorrezzo –Agrate – Brianza​
(metalmeccanica)
407 dipendenti. In CIGS 240 dipendenti fino al 2014.

COMPEL TELECOMUNICAZIONI di CORNATE D’ADDA​
(metalmeccanica)

170 dipendenti​
. In CGIS 160 fino a marzo 2014.

CARRIER di VILLASANTA (metalmeccanica​
) 500 dipendenti. Dichiarati 90 esuberi

BERETTA di Desio. (metalmeccanica). 110 dipendenti​
. Dichiarati 65 esuberi ma a
rischio fallimento.

TECNO SpA di VAREDO (legno). 102 dipendenti​
. Chiesta la mobilità per 17 di essi e 23 in CIGS fino a settembre 2012.

TRE P- TRE PIU’ di GIUSSANO (legno). 99 dipendenti​
. Tutti in CIGO da marzo 2012
per 8 settimane.

BAMES e SEM (EX-CELESTICA) (metalmeccanica​
fotovoltaica) di VIMERCATE. 550 dipendenti. 300 dipendenti in cassa a zero ore fino ottobre 2012.
I lavoratori presidiano la fabbrica.

Un accordo a febbraio 2009 prevedeva 210 cassaintegrati a rotazione per 5 mesi (su 660 iniziali). A luglio l’azienda rompe l’accordo e chiede di portare a 390 i dipendenti in CIGS a zero ore e senza rotazione e per altri 100 il prepensionamento.​
Si raggiunge un parziale accordo per 300 dipendenti in cassa a zero ore fino a febbraio (ora prorogata fino a ottobre 2012) in attesa di piani di aziende del polo hi-tech del vimercatese che tarda a venire. Ultimamente Bartolini (il gruppo proprietario di Bames e Sem) ha dichiarato ai sindacati che 300 dipendenti sono di troppo.

YAMAHA di LESMO (metalmeccanica), 66 dipendenti. Nel 2010 tutti licenziati.​
Risposta dura del sindacato e dei lavoratori che a Natale del 2010 sono stati per qualche giorno sul tetto dell’azienda. Per oltre un anno 28 lavoratori sono stati in presidio permanente per chiedere un altro anno di cassa in deroga.
PAGANELLI di Cinisello Balsamo. (metalmeccanica). 110 dipendenti​
. Da fine
novembre 2011 tutti licenziati perché il tribunale ha dichiarato l’impossibilità dell’azienda di uscire dalla crisi. I lavoratori presidiano la fabbrica.

AQUADOR CESANA di Vimercate. (metalmeccanica). 100 dipendenti​
. La storica
fabbrica di cabine docce è stata messa in liquidazione il 10 gennaio e quindi si rischiano 100 licenziamenti. Lavoratori e sindacati hanno chiesto un incontro urgente alle istituzioni e a Confindustria.

LEGNANO-MAGENTA​
FRANCO TOSI di LEGNANO. (metalmeccanica). 600 dipendenti​
. CIGS a rotazione per 250 lavoratori fino a marzo 2013.

BCS di ABBIATEGRASSO (metalmeccanica). 400 dipendenti​
. In CIGO fino a giugno 200 lavoratori.

MUSTER di CERRO MAGGIORE. (metalmeccanica). 140 dipendenti​
. In contratti di
solidarietà fino al fine 2014. Riduzione di orario al 25%.

FRAMAC di Canegrate (metalmeccanica). 150 dipendenti​
. Tutti in mobilità.

NOVACETA di MAGENTA (chimica). 220 dipendenti​
. In fallimento da 1 anno i lavoratori aspettano un compratore e con il sindacato e tecnici qualificati hanno preparato e presentato anche nelle varie sedi istituzionali un piano di rilancio della azienda. Sono tutti in mobilità.

SAFOSA di GAGGIANO (farmaceutica). 270 dipendenti​
. Procedura fallimentare. In
CIGS fino a maggio. Il 24 maggio incontro con il curatore fallimentare. In assenza di
acquirenti tutti in mobilità.

CAGI di motta visconti. (tessile). 65 dipendenti.​
Tutti in CIGS fino all’estate poi in
mobilità.

PAVIA:​
circa 218.000 addetti tra dipendenti e autonomi (nel privato 155.028).

Le ore di cassa a tutto aprile 2012 sono state 2.828.928 (CIGO 1.659.862, CIGS 456.201, DEROGA 712.865). In termini di “lavoratori equivalenti a zero ore” siamo a 4.563 (2,94% della popolazione attiva).​
Tra le principali situazioni di crisi si segnalano:

BRASILIA di RETORBITO (metalmeccanica). 200 dipendenti​
. Tutti in CIGS fino a fine giugno.

GENSET di VILLANOVA (metalmeccanica). 170 dipendenti​
. In contratti di solidarietà fino a giugno.

EX ZUCCHERIFICIO di CASEI GEROLA. (alimentaristi​
). 22 dipendenti. Dopo un anno di cassa integrazione è stato raggiunto un accordo (il 30 dicembre) che prevede la riconversione dello zuccherificio in un impianto energetico a biomasse. Verrebbero
garantiti tutti i dipendenti.

MERCK (farmaceutico).​
Persi silenziosamente 120 posti in tre anni e ora si è scesi
sotto i 300 dipendenti. Ulteriore preoccupazione per lo spostamento in Inghilterra di un prodotto antidiabetico oggi prodotto solo a Pavia.

SONDRIO​
: circa 77.000 addetti tra dipendenti e autonomi (nel privato 54.190).

Le ore di cassa a tutto aprile 2012 sono state 687.316 (CIGO 206.674, CIGS 308.129,
DEROGA 172.513). In termini di “lavoratori equivalenti a zero ore” siamo a 1.109 (2,05% della popolazione attiva).​
Tra le principali situazioni di crisi si segnalano:

NEWCOCOT di SONDRIO (tessile). 50 dipendenti​
. La storica fabbrica (20 anni fa aveva 1500 dipendenti) ha chiuso. Tutti in mobilità.

GRESSER di TALAMONA (ex NUOVA PIGNONA)(metalmeccanica). 90 dipendenti​
. 35 in CIGS fino a fine luglio.

NOIFIL di ANDALO (chimica). 100 dipendenti​
. In CIGS fino a luglio.

CARTIERA di TIRANO. 100 dipendenti​
. Chiusa. Tutti in mobilità.

MC di Cosio Valtellina. (tessile). 100 dipendenti​
. Chiusa e tutti in mobilità.

NAUTICA CRANCHI. (Commercio​
). 200 dipendenti. In crisi dal 2009 hanno la CIGS fino a luglio 2011

VARESE​
: circa 387.000 addetti tra dipendenti e autonomi ( nel privato 282.518).

Le ore di cassa fino a aprile 2012 sono state 11.194.250 (CIGO 6.508.047, CIGS
2.925.143, DEROGA 1.761.060). In termini di “lavoratori equivalenti a zero ore” siamo a 18.055 (6,39% della popolazione attiva).​
Tra le situazioni di crisi si segnalano:

WHIRLPOOL di CASSINETTA di BIANDRONNO (metalmeccanica). 2.300 dipendenti​
. La multinazionale ha dichiarato a dicembre 2011 600 esuberi in Italia, 495 a Cassinetta. Scioperi e manifestazioni e blocchi stradali immediatamente attuati da sindacati e lavoratori hanno portato ad un accordo che prevede 105 lavoratori in contratti di solidarietà e 495 che verranno collocati in mobilità entro il 2013. 300 persone sono uscite in mobilità nel 2008, di questi almeno 100 rientrano nel fenomeno degli “esodati”, a rischio di non aggancio alla pensione.

SANOFI AVENTIS di ORIGGIO (farmaceutica). 140 dipendenti​
. Il gruppo francese ha annunciato 500 licenziamenti (gli altri siti coinvolti sono a Milano –si tratta di un centro ricerche importante, il “Farma ISF”-, Cuneo, Padova, L’Aquila, Frosinone, Brindisi). Il sindacato ha dichiarato 8 ore di sciopero e richiesto un incontro urgente al ministero dello sviluppo economico.

IMS (INTERNATIONAL MEDIA SERVICE) di VARESE (chimica). 132 dipendenti​
.
L’azienda è in liquidazione da ottobre e i lavoratori da allora presidiano la fabbrica. Hanno ricevuto la solidarietà di
Vasco Rossi (stampano anche i suoi CD). Sono ora alla ricerca di una soluzione con un compratore e non escludono la formazione di una cooperativa di lavoratori che prenda in mano l’azienda (autogestione?).

INDA di VARESE (metalmeccanica). 230 dipendenti​
. Chiesta la CIGS per tutti i
lavoratori. Il piano aziendale prevede il licenziamento di circa 100 dipendenti e il
trasferimento dei lavoratori rimanenti in aziende del gruppo a Bergamo e Malpensa .

ALENIA-AERMACCHI (metalmeccanica). 12.000 dipendenti nel gruppo, 1.800 a
Varese.​
Si tratta del settore aeronautico di Finmeccanica i cui vertici hanno previsto un piano di ristrutturazione che prevede in tutta Italia 1200 esuberi e 1000 in cassa integrazione.A Varese vi sono 180 lavoratori interessati da CIGS o mobilità di accompagnamento alla pensione.

Maggio 2012

CGIL CISL UIL

Come potete leggere il documento è datato - maggio 2012 - oggi la situazione è senza ombra di dubbio peggiorata.
 

Caront€

Succube a prescindere!
E poi non ditemi che non vi sono di aiuto in questo forum di finanza :-o:D

Quando il sesso è meglio della palestra
Sarà la crisi economica. Sarà che a furia di inventare ogni volta una disciplina nuova, anche il fitness comincia a perdere fascino. Fatto sta che l’ultimo grido in fatto di tecniche per buciare calorie e dimagrire, è fare sesso. Almeno stando agli ultimi sondaggi che arrivano dalla Gran Bretagna, secondo cui le donne del Regno Unito – anche alla fine di una giornata di lavoro o alle prese con le faccende domestiche – preferiscono una sana sessione di allenamento sotto le lenzuola, rispetto alla tradizionale sudata in palestra.

Sexercise
Lo chiamano “sexercise”, unendo i due termini “sex” ed “exercise”. Secondo una ricerca commissionata dal produttore di bevande Aspire e riportata dal quotidiano britannico “Daily Mail”, sarebbe una soluzione economica ed efficace, per le donne, nell’eterna lotta con la bilancia per mantenersi in forma e smaltire i chili di troppo.

I dati parlano da soli: più di tre donne su quattro (il 76%) sono più inclini a cimentarsi sotto le lenzuola ogni giorno, se questo significa riuscire a non ingrassare e mantenere la linea. E quasi due terzi delle donne che si sono iscritte in palestra hanno dichiarato di essere ben liete di svolgere attività come il sesso o persino passare l'aspirapolvere, se questo significa bruciare più calorie di quanto possa fare un allenamento tradizionale tra le quattro mura di una palestra (o in piscina o anche all'aperto per una seduta di jogging o una partita a tennis...).
Bruciare calorie
In effetti queste donne non hanno poi così torto. Una mezz'ora di sesso aiuta a bruciare dalle 150 alle 250 calorie. Si può arrivare addirittura a smaltire fino a 350 calorie, come spiega Kerry McCloskey nel suo libro “The Ultimate Sex Diet”.
Sono già molte le celebrità che hanno espresso pareri positivi sul sexercise. L'attrice Kim Cattral di "Sex and the City" ha dichiarato che il sesso è l'elemento principale della sua dieta, insieme al pilates e al suo personal trainer. Anche Mel B è una fanatica del sexercise che sembra sia stato il principale responsabile dei chili persi dopo il parto.
Il governo britannico promuove questa pratica: secondo il sito del National Health Service, il sexercise può ridurre il rischio di subire attacchi di cuore e aiutare le persone a vivere più a lungo. I medici sostengono che le endorfine rilasciate durante l'orgasmo stimolano le cellule del sistema immunitario, che può offrirci maggiore protezione dal cancro come anche dalle rughe dell’invecchiamento.
:-o:-o

:-o:-o:-o
ho letto ieri su "medical for me and for te"
che sopratutto a chi va in mountan bike servirebbe questo tipo di esercizio fisico, ma come clausola c'era scritto che non andava bene se fatta con il coniuge, ma preferibilmente andava fatta con un frequentatore di forum di finanza con un discreto budget di minusvalenze...
ne conosci qualcuno???:-?:-?:D:sad:
 

DANY1969

Forumer storico
:-o:-o:-o
ho letto ieri su "medical for me and for te"
che sopratutto a chi va in mountan bike servirebbe questo tipo di esercizio fisico, ma come clausola c'era scritto che non andava bene se fatta con il coniuge, ma preferibilmente andava fatta con un frequentatore di forum di finanza con un discreto budget di minusvalenze...
ne conosci qualcuno???:-?:-?:D:sad:
:eek::eek::eek: Che incredibile coincidenza :-o, ne conosco giustappunto uno che ha persino cambiato il suo nickname :-o... da lossatore a traghettatore di morti :-o:fiu::d::d:
 

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