Analisi Intermarket .......non vorrei fare il bastian contrario ma......

Dall'articolo che hai postato (pazza affari) vuoi far dedurre che forse alcune aziende in questo momento sono sottovalutate? :eek:


Ho da poco traslocato qui, non ho ancora una idea precisa dei frequentatori del forum.diciamo che in situazioni come quella che stiamo attraversando qualcuno potrebbe farsi coinvolgere un po' troppo emotivamente, soprattutto in caso di perdita.
E' un invito a ragionare sui titoli che ha in portafoglio, sul perchè li ha comprati,e se vale la pena tenerli ...anzichè fidarsi come al solito del cuggggino, del macellaio che ha fatto i soldi, del proprio consulente, della fata turchina, del telegiornale, etc.
;-)
 
....buongiorno.....ritornando al discorso precedente ed agli articoli comparsi anche su carta stampata relativa a comparazioni tra prezzo delle azioni e attività sottostanti,è tutto vero, nel senso che i numeri sono dati oggettivi e non manipolabili......è vero cioè che generali ha un sacco di real estate dentro la sua valutazione, tanto per fare un esempio,ma purtroppo bisogna anche considerare l'altro lato dei bilanci.......e guardarli in ottica prospettica......


......è vero che ad esempio banca Intesa è una banca prevalentemente retail, poco esposta sul fronte internazionale e investment banking......e dall'attività retail continua a fare un sacco di soldi...........ma questa sua collocazione prevalentemente interna potrebbe in futuro e se l'Italia affondasse veramente, rappresentare un estremo punto di debolezza;quante ad esempio saranno le aziende italiane a saltare in aria nei prossimi 3 anni?quale sarà il livello di crediti incagliati???eccetera eccetera........

in sostanza il discorso è sempre lo stesso,abbiamo purtroppo il vizio di ragionare a bocce ferme, ma se le bocce " vanno in movimento" i discorsi cambiano.......sempre considerando generali,pensare ad esempio ad un prezzo di 5-6 euro è attualmente inimmaginabile, una bestemmia........ma se consideriamo le possibili minus sul portafoglio bonds dovute ad un degenerare della situazione, una grave crisi immobiliare, e valutazioni medei piu' basse delle attuali e tipiche da mercato bearish conclamato (ricordo ad esempio che storicamente in USA si sono avutti anche, al culmine delle fasi piu' bearish p/e medi a 6, ora sono a piu' del doppio per cui chi dice che le azioni li' ora sono ritornate cheap non ha capito un azzo:solo un re-rating al ribasso potrebbe dimezzare i prezzi, assumendo ad esempio tassi molto piu' alti degli attuali nei modelli di valutazione, o semplicemente un maggior premio al rischio), si vede poi che nel lungo parlare di 5 euro non è una bestemmia, aldilà dei semplicismi da corriere della sera.....

"Bottom line" dunque:stare non in campana, ma di piu', la svolta potrebbe essere "epocale" per una serie di motivi......

buona domenica e buone riflessioni....
 



...grazie gipa, il tema centrale de 3d era proprio questa tabella, basta soffermarsi un attimo e si vede che salvo rare eccezioni un anno dopo i mercati, con letture di quell'indice cosi' basse, avevano svoltato ed in alcuni casi a due cifre........poi ho divagato un po':D:D:D:D:D.....i numeri comunque sono interessanti.............
 
Ad ogni modo i casi sono due, o l'italia fallisce o l'italia non fallisce.

1) Se l'italia non fallisce, allora ora è da comprare perchè i titoli sono sottovalutati.

2) Se invece l'italia fallisce allora la borsa non si sa dove va a finire. Ma a quel punto non ci sono più stipendi, pensioni ecc... e se hai qualche soldo in banca te lo portano via comunque (unica salvezza il materasso). E a quel punto non resta altro che spararci nei coglioni.


Il fatto è che non si fallisce da un giorno all'altro.
Perlomeno per una Nazione.

L'area temporale del dubbio può protrarsi tra convulsioni di diversa natura e portata per settimane, mesi, addirittura anni.

E in quei periodi che si fa ? Cash is king (sperando che almeno quella non venga trafugata, visto che sul crinale fallimenti sì/fallimenti no roba tipo patrimoniali sarebbe quanto di più plausibile), e wait and see.
Psicologicamente si determina la stessa situazione che si crea in contesti deflazionistici anche se le ragioni in questo caso sono diverse: ossia la convinzione che puoi comprare qualsiasi cosa domani a meno di oggi perchè ci sarà sempre qualcuno che sta peggio di te e per sopravvivere deve smobilizzare qualcosa anche a saldo.
Si tratti di titoli, immobili, o altro.

E intanto si crea una "avidità al contrario": come in salita si pretende sempre di più e non si vende mai, così in discesa si aspettano prezzi sempre più bassi e intanto non si compra mai. In questo caso poi la prudenza e i timori diventano alibi a dir poco fenomenali per questi comportamenti visto che, bene o male, ricevono il conforto dei fatti.

E tutto questo....anche SENZA fallimenti. :down:
 
......è vero che ad esempio banca Intesa è una banca prevalentemente retail, poco esposta sul fronte internazionale e investment banking......e dall'attività retail continua a fare un sacco di soldi...........ma questa sua collocazione prevalentemente interna potrebbe in futuro e se l'Italia affondasse veramente, rappresentare un estremo punto di debolezza;

Scusa e tutti i crediti inesigibile e deteriorati? Parlo anche di UCG. L'unico motivo perché non procedono con aste fallimentare di massa è perché altrimenti butterebbero giù l'immobiliare.

Anche se ISP è esposta lievemente all'investment cmq starà subendo minus in ptf con i mercati che crollano.

Io non credo più alle trimstrali positive delle banche :down:
 

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