Titoli di Stato paesi-emergenti Obbligazioni Brasile e Petrobras (2 lettori)

tommy271

Forumer storico
Ciao Tommy
cosa ne pensi del brasile 37 a 115
avevo ridotto la mia esposizione a 120xx . presto per accumulare a 115 ?
solo un 'opinione ci mancherebbe ...

Nelle ultime settimane abbiamo osservato un ampio trading range tra 115/20.
In teoria 114/115 resta zona di acquisto, 120 quella di vendita.

Restano poi le considerazioni sui movimenti di apprezzamento dei tassi sul $ che vanno ad impattare i bond a tasso fisso.
 

Fabrib

Forumer storico
Brasile, l’era dell’austerità sovrana
Pubblicato il 12 ottobre 2016 in Economia & Mercato/Esteri


Ieri la camera bassa brasiliana ha votato con schiacciante maggioranza (366 voti contro 111) a favore dell’emendamento costituzionale che intende porre un tetto alla spesa pubblica, consentendo per i prossimi vent’anni aumenti pari solo all’inflazione, con l’obiettivo di porre sotto controllo il deficit gemello del paese (pubblico e delle partite correnti). La seconda lettura del provvedimento è prevista per il 24 ottobre. Tutti gli osservatori sono concordi che, per portare al successo la misura, sarà fondamentale la riforma delle pensioni, di cui al momento non si conosce il contenuto ma che certamente introdurrà un innalzamento dell’età pensionabile.


Il paese si trova nella maggiore recessione dagli anni Trenta, dopo che il crollo delle materie prime ha messo a nudo gli abituali problemi sudamericani di eccesso di spesa pubblica ad andamento fortemente pro-ciclico, e dopo che un vasto scandalo di corruzione ha avvolto la compagnia petrolifera statale Petrobras ed il settore delle costruzioni, sta cercando di ritrovare la via della crescita sotto la guida del presidenteMichel Temer, dopo l‘impeachment e la destituzione di Dilma Rousseff, ma deve affrontare una spiacevole aritmetica: nel secondo trimestre la variazione tendenziale del Pil è stata di -3,8%, con inflazione a settembre a circa 8,5%, con un trend di rallentamento esasperatamente lento, produzione industriale a -6,6%, un rapporto deficit-Pil al 10%, di cui 3% deficit primario, cioè la differenza tra entrate e spesa al netto di quella per interessi sul debito pubblico. La situazione pare in miglioramento, e le stime prevedono un ritorno alla crescita il prossimo anno, anche se piuttosto esile ed inferiore al potenziale del paese.

Le riforme promesse da Temer, che ha detto di voler intervenire anche sulla legislazione del lavoro, stanno suscitando l’interesse degli investitori, che sono già intervenuti in acquisto sul mercato azionario, cresciuto del 74% in dollari da inizio anno, grazie alla ripresa dei prezzi delle materie prime. I problemi verranno quando la popolazione dovrà mandar giù le riforme a mercato del lavoro e sistema pensionistico. Nel frattempo, da molti mesi le vendite al dettaglio segnano contrazioni in termini reali, cioè al netto dell’inflazione (con un tendenziale in contrazione del 10,2% reale a luglio), anche a causa di un mercato del lavoro che resta debole, e che a luglio ha segnato il sedicesimo mese consecutivo in cui i licenziamenti hanno superato le assunzioni, che hanno prodotto oltre tre milioni di nuovi disoccupati in un anno.

Dopo anni di crescita drogata da spesa pubblica e boom del credito, l’economia brasiliana va (forse) verso una pesante riforma economica di tipo “offertista”, di quelle che noi italiani ed europei abbiamo imparato a conoscere in contesti economicamente recessivi.A togliere domanda aggregata contribuirà anche Petrobras, che ha previsto un taglio del 25% al proprio budget di investimento per il periodo 2017-2021, nel tentativo di liberarsi di parte dell’abnorme indebitamento sin qui accumulato. Ancora una volta, quindi, un paese sudamericano si troverà a tentare di mettere sotto controllo i propri conti pubblici, anche e soprattutto nella loro dinamica strutturale, durante una profonda recessione. La transizione sarà molto difficile, e ad elevato rischio di fallimento, anche considerando che Temer non è stato eletto ed ha un indice di approvazione tra la popolazione molto basso, come del resto il parlamento.

Il problema è che il fallimento non è un’opzione. Il paese dovrà sapersi reinventare, attraendo capitali internazionali per tentare di lasciarsi alle spalle la dipendenza pressoché assoluta del proprio modello di crescita dai tipici cicli di “boom and bust” delle materie prime, peraltro amplificati da politiche di credito e spesa pubblica che pongono le basi per perdita di competitività e mutano in crash le recessioni. Con questo costo del debito e questa crescita nominale, il Brasile è posto su una traiettoria esplosiva del rapporto debito-Pil. Soprattutto, il Brasile ha un debito estero che dal 2009 al 2015 è passato da circa 200 miliardi di dollari a 335 miliardi. La riconquista di un avanzo primario sarà difficile e costosa, in termini di freno alla ripresa; anche per questo è ormai indifferibile un intervento pesante su una spesa pubblica che è in larga parte incomprimibile in quanto di fatto costituzionalizzata, per quanto assurdo possa sembrare.

Brasile, l’era dell’austerità sovrana
 

Vespasianus

Princeps thermarum
Nelle ultime settimane abbiamo osservato un ampio trading range tra 115/20.
In teoria 114/115 resta zona di acquisto, 120 quella di vendita.

Restano poi le considerazioni sui movimenti di apprezzamento dei tassi sul $ che vanno ad impattare i bond a tasso fisso.
Alle 20 escono le minute della riunione Fed di settembre che avranno impatto certo (in un senso o nell'altro) sui Fed Fund futures e sui prezzi.
Per ora le probabilità di un rialzo stanno intorno al 67%.

Io avevo idea di uscire dal Petrobras '21 (ormai a 100) e mettere qualcosa sul Brasil '37 tenendo un po' di liquidità per incrementi a dicembre in caso di brusche discese.
Oppure aspettare e vedere come si mette. Ma visto che non sto seguendo per niente i titoli in dollari, dovrò tirare a indovinare.


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tommy271

Forumer storico
Alle 20 escono le minute della riunione Fed di settembre che avranno impatto certo (in un senso o nell'altro) sui Fed Fund futures e sui prezzi.
Per ora le probabilità di un rialzo stanno intorno al 67%.


Io avevo idea di uscire dal Petrobras '21 (ormai a 100) e mettere qualcosa sul Brasil '37 tenendo un po' di liquidità per incrementi a dicembre in caso di brusche discese.
Oppure aspettare e vedere come si mette. Ma visto che non sto seguendo per niente i titoli in dollari, dovrò tirare a indovinare.


Vedi l'allegato 397452

In linea di massima direi che sotto i 110 il Brasil 37 non dovrebbe andare ... poi chi indovina è bravo.
 

pv78

Forumer attivo
In linea di massima direi che sotto i 110 il Brasil 37 non dovrebbe andare ... poi chi indovina è bravo.

Personalmente preferisco il 2027,perchè in un eventuale rialzo dei tassi con la durata più breve e la cedola maggiore dovrebbe soffrire di meno.
E comunque un rialzo dei tassi darebbe un apprezzamento del dollaro a noi favo
Nelle ultime settimane abbiamo osservato un ampio trading range tra 115/20.
In teoria 114/115 resta zona di acquisto, 120 quella di vendita.

Restano poi le considerazioni sui movimenti di apprezzamento dei tassi sul $ che vanno ad impattare i bond a tasso fisso.

Personalmente preferisco il 2027,perchè in un eventuale rialzo dei tassi con la durata più breve e la cedola maggiore dovrebbe soffrire di meno.
E comunque un rialzo dei tassi darebbe un apprezzamento del dollaro a noi favorevole

Cordiali saluti
 

tommy271

Forumer storico
Personalmente preferisco il 2027,perchè in un eventuale rialzo dei tassi con la durata più breve e la cedola maggiore dovrebbe soffrire di meno.
E comunque un rialzo dei tassi darebbe un apprezzamento del dollaro a noi favo


Personalmente preferisco il 2027,perchè in un eventuale rialzo dei tassi con la durata più breve e la cedola maggiore dovrebbe soffrire di meno.
E comunque un rialzo dei tassi darebbe un apprezzamento del dollaro a noi favorevole

Cordiali saluti

Più la scadenza è ravvicinata, minore sarà l'oscillazione in vista di un rialzo sui tassi.
L'apprezzamento del $ avrà effetti favorevoli immediati per chi cambia in euro.
 

ginestra

Forumer attivo
Personalmente preferisco il 2027,perchè in un eventuale rialzo dei tassi con la durata più breve e la cedola maggiore dovrebbe soffrire di meno.
E comunque un rialzo dei tassi darebbe un apprezzamento del dollaro a noi favo


Personalmente preferisco il 2027,perchè in un eventuale rialzo dei tassi con la durata più breve e la cedola maggiore dovrebbe soffrire di meno.
E comunque un rialzo dei tassi darebbe un apprezzamento del dollaro a noi favorevole

Cordiali saluti

sicuramente , ma rende il 3.4 netto .... e quota molto sopra la pari ....
 

Fabrib

Forumer storico
By The Wall Street Journal Interactive EditionOct. 17, 2016, 8:05 a.m. EST
Economists anticipate that Brazil’s central bank will begin a long-awaited cycle of interest rate cuts.
 

Fabrib

Forumer storico
By The Wall Street Journal Interactive EditionOct. 19, 2016, 12:58 p.m. EST
Eduardo Cunha, Brazil’s former House speaker, has been arrested in connection with a corruption scandal centered on the nation’s state-run oil company. Full Story
 

azetaelle

investitore(s)qualificato
Ave a tutti, ho provato a cercare qui info su questa :

IT0005068090 (BANCA IMI 27/11/2016 10% BRL)

ma non ho trovato info ...

ora, scadenza brevissima, costo circa 97-98 cedolone 10% ...

boh, in 135 gg in Brasilao succederà di tutto e questi 10% verranno MANGIATI dal cambio ????? :cool:

riporto in auge questa, scambia ancora attorno a 98 e rimborsa a 100 tra poco più di un mese

Banca IMI Collezione Tasso Fisso Real Brasiliano Dual Currency | Banca IMI - Prodotti e Quotazioni
 
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