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ex magoforrest
copio e incollo da un altro forum:Sull'inserto finanza e mercati del sole 24 ore di oggi si parla del riassetto di M&C Titolo : "BIM AVVIA L'USCITA DAL CAPITALE M&C"
A pag. 24 invece si parla di convertibili (real estate) Igd, Risanamento, Beni stabili (si sottolinea come quest'ultima abbia sofferto decisamente meno delle altre.
Onik e' senz'altro piu' bravo di me se vorrà scannerizzare e postare gli articoli.
Ciao
Da 'Il Sole-24 Ore'
Sabato 5 settembre 2009
pagina 31
- Stralcio -
. . - " BIM AVVIA L'USCITA DAL CAPITALE M&C " -
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- Circa l'entrata e l'uscita da M&C di vari soggetti, l'autorevole quotidiano
economico, riferendosi a BIM, scrive:
. - A sorpresa ha avviato l'uscita anche la torinese Banca Intermobiliare,
che a inizio agosto era salita dal 5,7% al 6%. Dalla società torinese
non arrivano conferme ufficiali ma, stando alle indiscrezioni che circolano
in Borsa negli ultimi giorni, l'Isituto avrebbe da qualche settimana dato
ordine di smobilizzare la quota attraverso ordini di vendita sul mercato
che i broker di Piazza Affari attribuiscono proprio alla BIM.
. - Se così fosse, e fonti finanziarie lo confermano a 'Il Sole-24 Ore',
nei prossimi giorni la discesa di Banca Intermobiliare nel capitale di
M&C dovrebbe avere una conferma ufficiale con le segnalazioni alla
Consob, che informerà il mercato dell'eventuale discesa di BIM sotto la
soglia del 5%.
. - Una decisone, quella di Banca Intermobiliare, che trova conferma
nella recente decisione del consiglio di amministrazione di trasferire la
partecipazione del 6% dalle quote immobilizzate e strategiche a
quelle 'available for sale'. In sostanza l'intera quota è in vendita. E la
cessione ha già avuto inizio sul mercato. Perchè? I motivi, affermano
fonti finanziarie, sono molteplici. Il primo: il recente rialzo di Borsa
di M&C consentirà alla BIM di realizzare una discreta plusvalenza
rispetto al valore iscritto a bilancio. Il che, in un anno difficile per le
banche, non è certo affare di poco conto. Il secondo motivo, che forse
è il principale, riguarda la volontà dei vertici di Banca Intermobiliare
di prendere le distanze da una contesa che ormai vede schierati
-direttamente o indirettamente- quasi tutti i suoi principali azionisti.
Per capire mglio, basta dare un'occhiata all'azionariato di BIM. Che è
controllata da Cofito, la quale fa capo per circa il 50% da Veneto Banca
(a sua volta partecipata da Samori, che ha lanciato un'Opa su M&C) e
per le quote rimanenti alla famiglie Segre, D'Aguì, Giovannone e
Scanferlin.