* Non riguarda direttamente le cv ma visto l'importanza del mercato dei tds italiani e le sue ripercussioni
Il Tesoro punta sui risparmiatori - Il Sole 24 ORE
Il Tesoro punta sui risparmiatori
di Isabella BufacchiCronologia articolo24 dicembre 2011
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Nel 2012 il debito pubblico italiano, con i suoi 450 miliardi circa di titoli di Stato che andranno in asta, si vedrà assegnato il ruolo del protagonista sul mercato del rischio sovrano europeo. E il Tesoro di via Venti Settembre, abituato da anni a gestire un gigantesco stock di bond governativi che sfiora oramai i 1.600 miliardi e che da questa estate tiene il mondo con il fiato sospeso, è già pronto a raccogliere la sfida di un'annata tra le più impegnative della sua storia.
Molte le novità sulla gestione del debito pubblico, alcune di portata rivoluzionaria, che caratterizzeranno il nuovo anno: la nascita di un nuovo titolo di Stato dedicato ai risparmiatori e al trading on line; BTp dai 5 ai 30 anni benchmark con importi più leggeri; un calendario delle aste sfoltito, con meno comunicazioni più ravvicinate al giorno del collocamento; maggiore flessibilità per il Tesoro per cogliere finestre di opportunità sul mercato; aste di BoT in assolo; CTz venduti con i BTp indicizzati all'inflazione; aste con cadenza trimestrale - ma sempre a fine mese - per i CcT indicizzati all'Euribor; modalità di regolamento dei titoli di Stato allineate sul primario e sul secondario.
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Le principali novità di natura tecnica per il mondo dei titoli di Stato italiani saranno annunciate dalle 'Linee guida del debito pubblico 2012' (si veda articolo sotto). L'innovazione più importante per il grande pubblico tuttavia si concretizzerà entro il primo trimestre 2012, con la nascita di un nuovo titolo di Stato mirato ai risparmiatori. Una svolta quasi epocale perchè al momento i soli titoli di debito garantiti dallo Stato e mirati esclusivamente ai privati sono emessi dalla Cassa depositi e prestiti nella forma di buoni postali e venduti in esclusiva presso gli sportelli di Poste italiane. Il nuovo titolo, con una scadenza che dovrebbe essere non troppo lunga proprio per attrarre i privati che privilegiano le scadenze brevi, avrà un taglio minimo da 1.000 euro e un tetto massimo di investimento per tenere lontani i grandi portafogli degli investitori istituzionali.
Questo nuovo Buono del Tesoro potrà essere acquistato sul MOT, la piattaforma per il trading di Borsa Italiana che verrà per la prima volta utilizzata dal Tesoro per collocare direttamente sul mercato retail al momento dell'emissione. Non sarà venduto a 'rubinetto', come accade per i Buoni postali, ma sarà collocato in apposite 'finestre'. L'importo delle singole emissioni avrà un tetto ma vi sarà la possibilità di riaperture.
Le novità che interesseranno maggiormente gli investitori istituzionali saranno comunque altrettanto pesanti. I BTp dai cinque anni in sù di nuova emissione avranno un ammontare più contenuto rispetto ai benchmark attuali: un BTp decennale, per esempio, finora è arrivato a quota 20-22 miliardi.
Dal prossimo anno, l'ammontare in circolazione verrà ridotto a circa 15-18 miliardi. Questo consentirà al Tesoro di ricorrere per importi più consistenti alla vendita di titoli off-the-run e di realizzare un maggior numero di concambi, per soddisfare la crescente domanda proveniente dal mercato per queste operazioni: questi due trend, emersi nella seconda metà del 2011, verranno riproposti nel 2012. Sono un segnale che va nella direzione del potenziamento della flessibilità per cogliere al volo le opportunità di risparmio dei costi, legate a specifiche sacche di domanda.
La peculiarità del 2012 nelle modalità di emissione dei titoli di Stato si vedrà fin dalle prime settimane. Il Tesoro in gennaio non dovrà affrontare ammontari pesanti di titoli in scadenza ma metterà fieno in cascina per i maxi-rimborsi che lo attendono in febbraio, marzo e aprile: nella prima parte dell'anno, è previsto un ricorso più massiccio ai BoT flessibili e trimestrali per assorbire le grandi scadenze. Nel caso in cui i rendimenti dovessero rimanere su livelli elevati, la riduzione dei titoli a lunga scadenza e l'aumento di quelli a breve eviterà che l'impatto sul costo del debito si spalmi per un numero di anni eccessivo.
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