OUTLOOK 2012: obbligazioni convertibili
OUTLOOK 2012: obbligazioni convertibilidi
Redazione Soldionline -11 gen 2012 ore 16:44
Ci aspettiamo che nel 2012 il mercato delle obbligazioni convertibili trarrà beneficio dalla sua posizione più difensiva, caratterizzata da interessanti livelli di profitto e valutazioni più basse
Articolo a cura di Léonard Vinville, gestore del fondo M&G Global Convertibles
Ci aspettiamo che nel 2012 il mercato delle obbligazioni convertibili trarrà beneficio dalla sua posizione più difensiva, caratterizzata da interessanti livelli di profitto e valutazioni più basse. Preferiamo quindi le emittenti caratterizzate da un profilo di credito solido e da liquidità sostenuta, perché probabilmente saranno in grado di performare bene in questi tempi difficili.
Analisi del 2011
Nel corso del 2011 il mercato delle convertibili, come registrato dall’Indice UBS Global Convertible, ha visto un calo del 4,0% mentre l’Indice UBS Global Convertible Focus, che misura le convertibili “bilanciate”, è sceso dell’1,5%*.
Diversi fattori hanno pesato sul mercato delle convertibili. Innanzitutto, dal momento che i prezzi delle azioni sono stati in generale deboli durante tutto l’anno, soprattutto nella seconda metà, la sensibilità delle convertibili ai movimenti azionari ha ridotto i rendimenti, in particolare per quanto riguarda le convertibili esposte a titoli con più alto beta. I più ampi spread del credito, causati dalla crescente avversione al rischio degli investitori, hanno anch’essi contribuito alla perdita di terreno delle convertibili. In generale, lo spread medio sulle obbligazioni ad alto rendimento è aumentato di circa 190 punti base, mentre lo spread sulle obbligazioni investment grade è cresciuto di circa 72 punti base. Infine, le convertibili sono diventate significativamente più economiche rispetto al proprio fair value teorico, con le convertibili europee scambiate ad un valore inferiore di circa il 4% rispetto al fair value. In modo simile, il mercato delle convertibili americane si ferma intorno all’1,5 % in meno rispetto al fair value e la regione dell’Asia-Pacifico registra uno sconto intorno all’1,3%**.
Posizione corrente
Riteniamo che la maggior parte delle obbligazioni convertibili possa beneficiare dalle attuali condizioni del mercato. Oggi infatti molte convertibili sono scambiate a livelli prossimi al valore minimo delle rispettive obbligazioni e questo riduce il rischio di un crollo del prezzo, mentre produce più alti livelli di profitto per gli investitori. Nonostante la minore sensibilità alle oscillazioni azionari, rimane una notevole convessità e, secondo la nostra view, l’asimmetria dei rendimenti rappresenterà uno strumento fondamentale per far fronte all’incertezza del prossimo anno. Nel momento in cui il mercato tornerà in condizioni normali, ci attendiamo una contrazione degli spread e, di conseguenza, un aumento del valore minimo delle obbligazioni. Anche le valutazioni dovrebbero migliorare nel momento in cui il mercato delle convertibili tornerà vicino al suo fair value teorico. Le emissioni sul mercato primario restano limitate, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa, e la scarsa disponibilità potrebbe agire quale ulteriore fattore positivo. Nel 2012 è previsto il riscatto di circa il 15% dell’intero mercato delle convertibili** e ci aspettiamo che le emittenti rifinanzieranno molti di questi strumenti. Tuttavia, la quantità di nuove emissioni che saranno immesse sul mercato dipenderà dalla fiducia degli investitori e dalla fiducia nei mercati del credito.
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