Ubs-Credit Suisse? "Nell'esecuzione" della messa in sicurezza della banca elvetica "è successo qualcosa di particolare come l'azzeramento dei bond At1". Questa situazione, "visto che si parla di qualcosa come 16 miliardi di euro di obbligazioni AT1 non è banale", soprattutto alla luce del fatto che "sono stati salvati gli azionisti ed è stata rotta la consueta gerarchia" impiegata nei salvataggi bancari, dove gli obbligazionisti hanno la priorità a essere salvaguardati rispetto agli azionisti. "C'è quindi un rischio class action importante per quanto dal punto di vista legale, della disclosure, immagino fosse stato previsto". Lo ha affermato Flavio Valeri, presidente di Lazard Italia, ai microfoni di Class-Cnbc, televisione di Class E. Sui riflessi che questa vicenda potrà avere sul mercato delle obbligazioni e sui prezzi ha spiegato: "Questo bisognerà vedere, aspettiamo a dare un giudizio, non bisogna dare giudizi emotivi. E' chiaro che le future emissioni avranno una disclosure e una trasparenza maggiore". Valeri trova inoltre difficile che quanto successo in Svizzera col crack di Credit Suisse possa succedere in Italia: "Non è stata una questione legata agli attivi, ma a una fuga dei depositanti. Questi ultimi, in Italia, sono fedeli al proprio istituto come ha dimostrato il caso di B.Mps dove non si è mai verificato una fuga di massa".