OGNI COSA HA iL SUO TEMPO. BISOGNA SOLO AVERE LA PAZIENZA E LA FORZA DI ASPETTARE.

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Salve ,davo a sistemare angolo cottura
Oggi ho dovuto tradare
Presi 330 punti non male per un asino come me
si attendono segnali che non ho
 
A ribadirlo è la Coldiretti, che denuncia come questa situazione dipende dalla mancanza di un obbligo di indicazione della provenienza delle materie prime. L'associazione ha compiuto un blitz questa mattina, nel porto di Bari, raggiungendo con una goletta gialla le navi che scaricano soia, mais e grano che arrivano dall'estero.
Un'azione in difesa del Made in Italy quella degli agricoltori, che denunciano un crollo nei prezzi del grano duro, che rispetto allo scorso anno sono al -31%, valori che sarebbero anche al di sotto dei costi di produzione e mettono a rischio la produzione autoctona.
"Scelte poco lungimiranti fatte nel tempo da chi ha preferito fare acquisti speculativi sui mercati esteri di grano da spacciare come pasta o pane made in Italy", dice ancora Coldiretti, hanno portato a questa situazione. E i ritardi nella legislazione non hanno aiutato.
 
Mah....chissà .....perchè ......

Da quando ci sono loro, la Rai è peggiorata tantissimo. Sia sul piano della comunicazione, sia su quello della trasparenza". A tuonare contro i vertici di Viale Mazzini è il deputato democratico e membro della Vigilianza Rai Michele Anzaldi che, intervistato dal Corriere della Sera, tuona: "Ogni giorno l'azienda è sotto accusa per qualcosa: e loro che fanno? Non spiegano, non commentano. La verità è che quei due si sono rivelati peggiori dei loro predecessori. Eppure, ce li abbiamo messi noi della Vigilanza, con una serie di votazioni a catena complicatissime, con uno straordinario lavoro di mediazione politica".
Anzaldi cita la vicenda del Capodanno anticipato e lamenta che "Giancarlo Leone, il direttore di Raiuno, è ancora lì, al suo posto". Poi punta il dito contro Leosini per l'intervista a Varani: "È servizio pubblico? No. Infatti è insorto tutto il Parlamento. Ma loro due, Dall'Orto e Maggioni, si sono giustificati, hanno chiesto scusa? Zero". Sul caso Ballarò sottolinea: "Né io né il Pd vogliamo licenziare Giannini: anche perché, regolamenti alla mano, proprio non possiamo. Detto questo, il problema non si pone più, perché è già stato virtualmente licenziato dagli italiani. Fa ascolti imbarazzanti".
 
Di cosa ci lamentiamo, se siamo noi a non produrre ?

E’ in atto un furto di identità al Made in Italy con la possibilità di produrre pomodoro San Marzano fuori dall’area geografica prevista dal disciplinare di produzione approvato dall’Unione Europea. Lo afferma la Coldiretti, in riferimento alla presenza di coltivazioni di pomodori San Marzano in Belgio, nel chiedere a Bruxelles un’azione incisiva per consentire ai consumatori di compiere scelte di acquisto consapevoli. Infatti, chi sceglie San Marzano in Europa e nel mondo è convinto di acquistare un prodotto italiano, sottolinea la Coldiretti. Di qui la richiesta di condannare gli inganni ai consumatori e la concorrenza sleale nei confronti dei produttori dell’unico San Marzano dell’agro Sarnese Nocerino Dop, una varietà conosciuta in tutto il mondo, su cui si regge l’economia di 41 comuni delle province di Salerno, Napoli e Avellino in Campania.

Il Made in Italy, ricorda la Coldiretti, è colpito da recenti ipotesi e provvedimenti comunitari che hanno interessato i prodotti base della dieta mediterranea dall’ortofrutta ai vini, fino all’olio. Proprio in riferimento a quest’ultimo prodotto, stante la carenza della produzione di olio in Europa, porte aperte della Commissione europea all’importazione dalla Tunisia. favorita anche problemi di economia nel Maghreb. “L’aumento temporaneo e limitato di una quota extra di forniture di olio d’oliva da parte della Tunisia risponde all’impegno dell’Ue di sostenere l’economia del Paese”, in grave crisi dopo gli attacchi terroristici e “questo aumento non sarà significativo e non avrà un impatto negativo sui produttori europei” ha spiegato Daniel Rosario, portavoce per agricoltura e commercio della Commissione europea, in merito alla proposta Ue di import extra a dazio zero dalla Tunisia di 35mila tonnellate l’anno per il 2016 e il 2017. La Commissione europea ricorda come l’Europa sia già costretta a comprare olio d’oliva dai Paesi terzi e che l’Italia nello specifico sia il più grande importatore dell’Ue di olio d’oliva, principalmente dagli altri Stati membri, ma anche da Paesi extra Ue, per soddisfare la sua domanda interna e il suo export. Le stime ufficiali del raccolto europeo, secondo l’esecutivo Ue, confermano “la necessità di importare”, con “una produzione di 2 milioni e 50mila tonnellate di olive, cioè 500mila tonnellate in più dell’anno precedente, ma il terzo raccolto più basso degli ultimi sette anni” riferisce Rosario. L’Italia nello specifico “è un mercato in deficit e ha bisogno di importare per coprire i bisogni del suo mercato interno e del suo export”, spiega il portavoce della Commissione europea, ricordando che la penisola ha prodotto 461.200 tonnellate nel 2013/2014 ma solo 222.000 tonnellate nel 2014/2015.
 
un ulteriore schiaffo alla povera gente che fatica ad arrivare alla fine del mese ......e neache lì ....

Beh, facendo i conti in tasca a Conti (il gioco di parole è quanto mai calzante!), come si legge su diversi siti di informazione – dal Sole24Ore a La Stampa – il direttore artistico percepirà un compenso maggiorato di 50 mila euro rispetto a quello del 2015: vale a dire 550 mila euro invece che mezzo milione, più, ovviamente, il cachet per gli altri programmi che conduce durante l'anno come L'Eredità, Tale e Quale Show o I Migliori Anni.

Una cifra interessante, non c'è che dire, inferiore a quanto chiesto e ottenuto, per esempio, da Gianni Morandi (circa 800mila euro nel 2012), Michelle Hunziker (1 milione nel 2007) o anche Fabio Fazio nel 2014 che prese 600mila euro.
 

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