Accetto commenti
La storia/"Esodato" brindisino
fa la comparsa nel film per 152 euro
ma perde il diritto alla pensione
BRINDISI - Un film fatale, almeno dal punto di vista previdenziale. Un "esodato" di 60 anni, di Brindisi, rischia di non vedersi riconosciuto il diritto alla pensione per aver ricevuto un compenso di 152 euro nel 2011 quando fece da comparsa nel film "È stato il figlio" girato nella sua città con protagonista l'attore Tony Servillo.
Il caso. Ad Ennio D’Alesio, per una «assunzione a tempo determinato dal 14.7.2011 al 15.7.2011», è stata rigettata la domanda presentata alla direzione provinciale del lavoro per ottenere i benefici che gli spettavano per aver scelto di lasciare il lavoro con 30 mesi di anticipo e secondo i quali al 61esimo anno di età, con apposita istanza, avrebbe iniziato a percepire la pensione. Nel luglio del 2011 infatti si trovava per strada, a Brindisi, per la precisione nei pressi di un bar di via Egnazia, rione Paradiso, quando fu notato da un componente della troupe cinematografica per la somiglianza con Servillo. Gli fu proposta una piccola parte come controfigura nel ruolo di un protagonista deceduto. Accettò e la scena fu girata. La Faro Film, come si legge nella lettera firmata dal suo avvocato, Giacomo Greco, e indirizzata alla direzione territoriale del lavoro di Brindisi che con una nota del 14 dicembre 2012 ha rigettato la domanda dell'aspirante pensionato, ha poi emesso un Cud per l'anno 2012, contestualmente al versamento di un assegno con importo 152 euro. «Non si ritiene, pertanto, che il ruolo di un morto, svolto per 20 minuti in 2 soli giorni, in un film occasionalmente girato nel comune di residenza, possa costituire rioccupazione in altra attività lavorativa – scrive inoltre l'avvocato - considerato, peraltro, che il D'Alesio non è mai stato nè potrà mai avere alcuna prospettiva occupazionale di attore cinematografico». Il diritto pensionistico, insomma, secondo il legale non può venir meno per prestazioni lavorative che non raggiungano almeno i 6 mesi di occupazione e non ha superato i 7.500 euro di reddito annuo. L'opposizione del legale è stata ancora una volta respinta il 28 gennaio 2013.