la buona crescita dell'OI fib nella seconda parte della giornata mi aveva fatto ben sperare in una ripresa di posizioni lunghe. Poi in finale è arrivato lo squalo di turno e ha salato tutto con - 500.
sono giorni che dico che con un OI relativamente basso sul fib è difficile trovare indicazioni "intraday" e che sia facilmente manovrabile da pochi istituzionali. Ieri si è visto in close come è facile.
la vola statica rimane invariata al 28% , mentre l'implicita grazie al rimbalzo dll'indice subisce una limatura decisa di circa 3 punti percentuali.
la vola sulle cal prezza quindi dal 32% al 34% sulle put dal 35% al 37%.
ieri giornata con decisi volumi, quasi 19000 lotti totali con maggior interesse sulle call. Questi volumi non si sono però tradotti tutti in aumento di OI, solo una parte, lasciando invariato il rapporto call/put a favore delle prime.
Deciso aumento di OI sulla call 25000 ora a 4186 , ma anche sulla base 26000 (3717) . oi IN aumento pure sulla put 22000 (2635).
gli operatori non si sono quindi fatti abbagliare dal rimbalzo è hanno approfittato per vendere call incassando buoni premi.
si delimita ora un range + stretto per la scadenza
azzarderei un 22/24000 .
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riporto pure il commento di DAOLIO
Il rimbalzo iniziato ieri e' proseguito anche oggi, e l'indice mib30 si e' portato a contatto con l'area 23000. Quota 23000/23200 rappresenta un primo solido livello di resistenza, che potrebbe frenare gia' domani il recupero in corso. In caso di superamento di questo livello il rimbalzo potrebbe proseguire verso la resistenza successiva, che si trova a quota 23700.
Anche nella seconda ipotesi, la piu' ottimistica, la tendenza ribassista non sarebbe invertita.
Riteniamo quindi purtroppo che le possibilita' rialziste per il mercato azionario siano tuttora molto ridotte. Per contro, esaurito l'attuale recupero, potremmo assistere ad una nuova fase negativa, nella quale il mib30 potrebbe spingersi sino nell'area 20000/21000, zona dei minimi di ottobre 2002.
Gli scambi delle sedute piu' recenti e il comportamnento del call/put ratio confermano l'impressione che gli operatori si aspettino un recupero tecnico di breve respiro, ma che per quanto riguarda il lungo termine vi sia ancora molta incertezza, e l'ago della bilancia penda ancora per una soluzione ribassista.
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