OSA, CHE A RINUNCIARE CE LA FANNO TUTTI

DANY1969

Forumer storico
Buona settimana a tutti:)
Mentre Renzi illustra all'elettorato la magnificenza del suo operato e rassicura che non si dimetterà qualunque sarà il risultato delle elezioni :rolleyes:... io chiederò ai miei vicini di casa di rimborsarmi i loss in borsa :rolleyes: D'altronde se l'ENEL e le banche possono scaricare le proprie perdite sui cittadini... perchè non posso farlo anche io :-?:mumble:

Foto di mio fratello: Isole Lofoten (Norvegia) :)
Immagine.jpg
 
Vorrebbero portare chi non vota a votare. Ma se leggi bene ....ti viene il vomito.

Chi è del Pd a Bologna vota Casini e ormai lo sanno tutti.
A Modena vota la Lorenzin e anche questo è noto.
Chi sceglie il M5s a Potenza o a Pesaro trova Caiata, indagato per riciclaggio ed espulso,
e Cecconi, emarginato in qualità di caso alfa del caos sui rimborsi.
A Pontida – la culla del leghismo – chi vuole essere fedele al Carroccio
e lascia la sua ics sul simbolo di Alberto da Giussano, contribuisce all’elezione di Maurizio Lupi,
ex fedelissimo alfaniano e perno dei “governi dell’inciucio” di questi anni.

E’ il risultato dei giochi di prestigio del Rosatellum.

E’ il frutto di illusioni ottiche di una legge che invita a votare un partito e usa quel voto per dare la preferenza
a un candidato che non si vorrebbe e che, al contrario, invita a scegliere un candidato e usa quel segno sulla scheda
per ingrossare in realtà anche il risultato di una forza politica che non si sopporta. Il Rosatellum

Anche perché, a una settimana dal voto, alzi la mano chi conosce i candidati che si ritroverà sulla propria scheda.
 
Per cominciare si può ricordare che la legge è un sistema misto, cioè in parte maggioritario e in parte proporzionale.

Ma non sono quote equivalenti: solo un terzo dei parlamentari sarà eletto con il criterio maggioritario col collegio uninominale
(dove vince chi ottiene un solo voto in più dell’avversario),

mentre gli altri due terzi di deputati e senatori saranno presi da listini bloccati con il criterio proporzionale:
più la lista prende voti, più eletti scattano, a partire dal capolista (che ha quasi la certezza di essere eletto)
e a scendere con gli altri (ci sono in tutto da 2 a 4 nomi a seconda della grandezza dei collegi).

Tutto chiaro? No.
Perché la scelta dell’elettore è obbligata, annodata, intrecciata.

Vediamo di sciogliere il nodo.
Primo: scegliendo il candidato dell’uninominale, il voto è “trasmesso” anche ai partiti che lo sostengono (uno o più di uno).
Secondo: scegliendo il partito, il voto si riflette in automatico anche sul candidato uninominale.
Terzo: non ci sono le preferenze, quindi scegliendo un partito si prende il listino bloccato così com’è
Quarto: per la proprietà transitiva – poiché scegliendo il candidato dell’uninominale si vota anche il partito che lo sostiene –
si contribuisce a votare i candidati nel listino bloccato del proporzionale.

Il male originale è la mancanza del voto disgiunto: è così che il voto sulla scheda del Rosatellum nasconde in realtà tre voti diversi,
un gioco di specchi che può portare l’elettore dove non vuole o comunque dove non immagina.
 
Tutto chiaro? No.

C’è un’altra regolina che distorce ancora un po’ il voto, nota forse solo agli addetti ai lavori e agli elettori più attenti.

Hanno, infatti, diritto a una rappresentanza in Parlamento solo le forze politiche che raggiungono il 3 per cento.

Ma gli altri voti non sono tutti uguali:
quelli che vanno ai partiti non coalizzati sono ripartiti tra tutte le liste che superano la soglia del 3,
mentre quelli che vanno ai partiti coalizzati e che superano l’1 vengono ripartiti solo tra le forze della stessa coalizione.

Facciamola più facile:
se Civica Popolare (la listarella centrista di Beatrice Lorenzin) supera l’1 ma non il 3,
le preferenze andate al suo simbolo vengono redistribuite tra i partiti che nella coalizione di centrosinistra superano il 3.
Cioè, secondo i sondaggi, il Pd e PiùEuropa.

Ancora più chiaramente: un voto agli ex berlusconiani come Lorenzin e Casini finirà per favorire la radicale Emma Bonino
e non serve sottolineare quanto siano distanti le due posizioni politiche.

Vale anche per il centrodestra: se Noi con l’Italia (soggetto in gran parte formato da ex democristiani) supera l’1 e non il 3,
i suoi voti saranno redistribuiti alle altre forze della coalizione.

Tradotto: i voti per Cesa, Lupi, Fitto, Quagliariello finiranno a Salvini.
Anche in questo caso un voto “moderato” andrebbe ad ingrossare idee molto più radicali.
 
boh. nel mio collegio per fortuna quasi tutti i candidati son talmentre impresentabili che per esclusione ne restano solo due al senato e uno alla camera. Percui il voto alla camera è deciso. al senato tiro la moneta:d:
 
Dopo le parole ..i fatti.....licenziare questa persona che non è degna di insegnare.

Le telecamere l'hanno ripresa lì, di fronte ai poliziotti in tenuta antisommossa.

Cappuccio del cappotto sulla testa per proteggersi dal getto degli idranti. Torino.
Scontri tra antagonisti e forze dell'ordine schierate a difesa di CasaPound.

"Vigliacchi, mi fate schifo, dovete morire", urla la donna guardando in faccia le divise.

Professoressa, la donna è stata intervistata da Angelo Macchiavello di "Matrix".
Il servizio, mandato in onda ieri sera, sta già facendo discutere.

"Sì, ho detto quelle parole perché loro stanno proteggendo i fascisti - ha ribadito la donna - e perché un giorno potrei trovarmi fucile in mano a combattere contro questi individui".

Nel mezzo degli scontri, incurante delle telecamere che la stavano riprendendo,
la professoressa aveva urlato di tutto contro i tutori dell'ordine.

"Mezza cartuccia del cazzo...". E ancora: "Vergognati, schifoso".

Durante quella serata di ordinaria guerriglia antagonista, un agente della polizia di stato è rimasto ferito
dopo essere stato trafitto da una scheggia di legno schizzata nella sua gamba dall'esplosione di una bomba carta "costruita per uccidere".

L'uscita della donna non è piaciuta nemmeno a Matteo Renzi, ospite in studio da Nicola Porro.

"Che schifo - ha detto l'ex premier - una insegnante che augura la morte ai poliziotti andrebbe licenziata su due piedi. Una insegnante viene pagata per educare alla cittadinanza nelle scuole...".
 
boh. nel mio collegio per fortuna quasi tutti i candidati son talmentre impresentabili che per esclusione ne restano solo due al senato e uno alla camera. Percui il voto alla camera è deciso. al senato tiro la moneta:d:

Voti differenti al Senato e alla Camera, se non sono all'interno della stessa coalizione, aumentano l'instabilità.
Vorrei non tornare a votare dopo tre mesi.
andgui.
 
Poverini. Come si sono ridotti. E perderanno sempre più consensi.

Alcuni siti e blog tradizionalisti stanno "insorgendo" per una vignetta di Sergio Staino pubblicata su Avvenire.
Il vignettista, infatti, continuerebbe a disegnare basandosi su una visione completamente atea dell'esistenza
nonostante le sue opere, da qualche tempo a questa parte, compaiano sul quotidiano della Conferenza episcopale italiana, quindi dei vescovi.

"Avvenire sta sdoganando da tempo tutto ciò che è contro la Dottrina cattolica. Ma ci si augurava e ci si aspettava,
che da Staino potesse giungere un leggero e nascosto "timor di Dio", se non altro pel rispetto della Fede altrui… e invece no!
Ecco che ci hanno segnalato la vignetta di Staino su Avvenire...",

"Sabotiamo Avvenire per la salvezza delle anime! Autorizzata la blasfemia contro Gesù Cristo dello scarabocchiatore Staino.
C’è poco da commentare, se non che aspettiamo con ansia che tutto l’apparato dei gestori di questo ormai dannoso giornale venga preso a calci nel didietro.
Anzi, a schiaffi, come accade a Gesù in questa escrementizia vignetta del vergognoso Staino.
Come se Gesù non avesse preso abbastanza schiaffi".
 

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