OSA, CHE A RINUNCIARE CE LA FANNO TUTTI

Altro capitolo dove nulla si muove.

"Siamo lieti di sapere che la comunità di Sant' Egidio abbia organizzato un corridoio umanitario
per far arrivare in Italia persone che hanno veramente bisogno di aiuto e hanno i requisiti per essere considerati dei rifugiati",

Questi corridoi umanitari certificano come negli ultimi anni, "con la panzana dell'aiutare chi fugge da guerre che non ci sono",
siano stati fatti entrare in Italia 600mila immigrati africani, quasi tutti senza requisiti per essere considerati irregolari".

La stessa Unione europea ha, infatti, fatto sapere che Roma non li può ricollocare in quanto si tratta di clandestini.

"Abbiamo preso 600mila persone che potevano restarsene a casa loro e aiutato poche centinaia di veri profughi,
la Boldrini e gli altri oltranzisti del porte aperte sempre e comunque ci riflettano un po'".
 
La religione dovrebbe starsene fuori dalla politica, e la politica dalla religione

...ma ...Gesù, Nel Vangelo : "Chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma scavalca da altrove è un ladro e un brigante"
 
E chi sputa nel piatto in cui mangia ?

Scontro totale a Otto e mezzo su La7 tra Monica Guerritore e Giorgia Meloni.
Il tema della puntata è l'immigrazione. I toni si accendono subito quando l'attrice di fatto predica l'accoglienza.
La leader di Fratelli d'Italia risponde subito per le rime.

"Se la trasmissione di ieri sera della Gruber vi ha fatto arrabbiare, allora tenetevi forte".

"Vi ricordate quanto si è sbracciata Monica Guerritore per dire che dobbiamo essere più accoglienti con i migranti?
Ecco, vi spiego perché: suo marito, Roberto Zaccaria, è il presidente del CIR (Consiglio italiano rifugiati),
una onlus che prende finanziamenti pubblici dal governo italiano e dall'UE, per occuparsi, indovinate un po' di cosa? Di accoglienza".

"Direbbe Fantozzi: come è umana lei".
 
E basta con 'sta storia, suvvia.

Per la giustizia ordinaria è colpevole di pedofilia, ma per la Chiesa può tornare a dir messa.

Una situazione kafkiana, quella che ruota attorno al nome del sacerdote Luciano Massaferro.
Per lo Stato è responsabile del reato di abusi sessuali su minori, come ha stabilito la Cassazione, che lo ha condannato a scontare 7 anni e 6 mesi,

ma per la Chiesa è innocente ed estraneo ai fatti.
Il Tribunale ecclesiastico di Genova presieduto dal cardinale Angelo Bagnasco, infatti, qualche giorno fa lo ha riabilitato.

Questo significa che don Luciano, che ha finito da poco di scontare la sua condanna,
per lo Stato Italiano non potrà mai ricoprire incarichi pubblici ma contemporaneamente potrà tornare a fare il sacerdote,
a sposare, a preparare i ragazzi alla Cresima e alla Comunione.

".....non ho sentito la famiglia coinvolta e non essendo un mio sacerdote non ho avuto contatti, spetta alla diocesi di Albenga-Imperia".
 
Ultima modifica:
E basta con la politica e la chiesa ed i clandestini.......
parliamo d'altro...........ROMA ed i TRENI............c'è chi sta ancora ridendo da 2 giorni.

ROMA – Treni, scuole, neve…neanche fosse il triangolo delle Bermuda.
Dentro, dentro il triangolo treni, scuole, neve in un solo giorno sono scomparsi, svaniti gli orari dei treni, dell’intera circolazione ferroviaria italiana.
Treni dispersi sulle linee e sui binari qui ghiacciati, più in là forse no, chissà.
Treni che forse partono, forse arrivano, chi può saperlo? Treni incerti, no ecco, arriva, no, addio treno.

L’altro lato del triangolo faceva scomparire, svanire le scuole.
Il primo giorno di scuole chiuse a Roma ad esempio è una quasi rituale vacanza quando nevica, una sorta di diritto acquisito.
Ma il secondo giorno di scuole chiuse cosa è? E l’ipotesi di tenerle chiuse una settimana cosa è?
Neanche fosse il triangolo delle Bermuda sparisce uno dei servizi pubblici che tengono in piedi la comunità.

Treni, scuole, neve…in realtà e con tutta evidenza il triangolo della anti modernità italiana.


Anti modernità ideologica, culturale…di governo.
Il candidato premier M5S Luigi Di Maio si è pubblicamente congratulato con la sindaca Raggi
per la decisione di chiudere le scuole a Roma quando nevica e pure il giorno dopo e forse anche quello dopo ancora
perché forse giovedì rinevica e quindi si fa filotto di una settimana.

Luigi Di Maio chiama, pensa e indica il chiudere magari per una settimana come esempio di…buon governo.
E non è in questo venuto da Marte Di Maio, che buon governo sia evitare rischi, impopolarità
(hai visto mai un bambino scivola sul ghiaccio, un comitato di genitori si rivolge al Tar…),
che il buon governo sia assumersi meno responsabilità possibili è pratica nonché cultura diffusa e trasversale.

M5S eccelle in questo, nell’identificare il buono e migliore governo possibile con il non governo
(basta appunto fare il bilancio di due anni di sindaca Raggi a Roma, la cifra è: mica fanno amale, non fanno).
Ma M5S appunto non viene da Marte ed è figlio genuino oltre che bandiera di una comunità, quella italiana, cui la modernità fa sospetto, fastidio, quando non schifo.

Lo si vede dalle reazioni istintive e meditate insieme, quindi profondamente culturali, a quanto accade.

La prima che viene in mente a chi gestisce il traffico dei treni è di garantire un rimborso a chi il treno non l’ha visto per neve
o sul treno ha, si fa per dire, viaggiato per ore e ore, sempre per neve.
La prima reazione della nostra cultura è: ti rimborso. Non ti faccio viaggiare i treni in orario già da domani mattina.
E neanche una chiara assunzione di responsabilità di un errore manageriale-tecnico (se errore c’è stato). No, ti rimborso.
Quindi l’ammissione-rassegnazione che va così, se nevica un giorno qui da noi i treni si fermano e i binari ghiacciano. Ti rimborsano il biglietto, che vuoi di più?

Lo si vede dal ridicolo teatrino di buttarla non in politica ma in pagliacciata tra politici in campagna elettorale e informazione (?)
che fa da solerte secondo a pugili suonati. Lo si vede soprattutto che siamo un paese anti moderno dal…non voler vedere.

Pochi o nulli investimenti in tecnologia e ricerca da parte dell’imprenditoria privata e investimenti pubblici nel settore massacrati da clientelismo e sindacalismo…che noia.

Venti anni di produttività bloccata nelle manifatture e nei servizi…e che vorrà mai dire e comunque che noia astratta questa produttività.

Sistema della formazione che sforna diplomati e laureati in gran parte non qualificati. E allora?

Deresponsabilizzazione quasi contrattuale dei quadri intermedi nella Pubblica amministrazione e nelle aziende pubbliche. E cosa è, roba che si mangia?

Espulsione della competenza dal curriculum sociale necessario per lavorare, qualsiasi lavoro. Ma questo non interessa alla gente!

Ecco, poca o nulla tecnologia, incultura tecnologica, culto della bassa produttività, formalismo giuridico, scarico delle responsabilità,
incompetenza come virtù civile alla fine goccia a goccia anzi secchiata a secchiata producono non solo le scaldiglie dei binari
che non scaldano ma soprattutto producono, figliano una cultura di massa in cui ci sta, anzi è meglio che le scuole chiudano quando nevica
e il diritto sia quello al rimborso e non al treno che cammina.
 
Per verificare il livello del comun cittadino basta dire che c'è chi ancora guarda questa trasmissione.........

Durante l’ultima puntata, “Striscia la Notizia”, il tg satirico di Antonio Ricci,
ha mandato in onda alcuni audio in cui due ex naufraghe, Chiara Nasti e Nadia Rinaldi,
parlano di “nomination pilotate” all’Isola dei Famosi. Sotto accusa il capo progetto dell’Isola: Andrea Marchi.

Nel primo audio registrato da una terza persona Chiara Nasti dice a Massimiliano Caroletti, marito della Henger,
che Marchi la chiamò fuori e le chiese chi volesse nominare, ma al nome di Filippo Nardi, lui le disse:
“No, vogliamo lasciarlo dentro ancora un po’, lo nominate più in là”.

Nel secondo, catturato da una telecamera nascosta, Nadia parla con Valerio Staffelli:
“Marchi saliva sulla nostra isola e non ha fatto come con Monte che ci ha avvertito di quello che stava succedendo.
Ci chiedeva solo: chi nomina, chi hai intenzione di nominare? A tutti, faceva solo questa domanda.
E poi Amaurys è rimasto male quando Marchi gli chiedeva chi nominare dicendo di evitare il nome di Filippo.
Lui voleva nominare Filippo fin dall’inizio. Amaurys ha detto ‘mi sento una m***a, la prossima volta però decido io e non mi faccio più influenzare.
Ci dicevano di non nominare Filippo perché gli piaceva che rimanesse dentro”.
 
E poi salta fuori che non l'hanno mandato a casa ma parcheggiato su un'altra isola per rientrare .....ahahahahahah
 
Olalà. Tutti a calare le braghe.......e poi vuole l'Europa.......e noi ?

Erdogan invade la Siria. Invasione territoriale, altro non è la spedizione militare turca nel nord ovest siriano.
Invasione che esplicitamente punta ad annessione di un pezzo di territorio di altro Stato, appunto la Siria.

La Turchia non nasconde le sue intenzioni, anzi. Sbandiera in faccia al mondo il suo diritto a fare ai suoi confini e oltre i suoi confini come le pare.
Erdogan fa più di quello che Putin ha fatto in Crimea, fa quel che Saddam fece in Kuwait. Ma nessuno lo minaccia, tanto meno lo ferma.
Perché Erdogan ha un forte esercito, la Turchia è un paese forte tenuto con mano forte. Quindi impone la legge del più forte e il resto del mondo più o meno abbozza.

Erdogan che con i suoi mezzi corazzati e le sue truppe d’assalto invade il Nord della Siria con le sue navi da guerra occupa e blocca il mare di Cipro.
Cipro, uno Stato dell’Unione Europea. Cipro, un’isola tagliata in due da una ormai decennale invasione militare turca.
Cipro, un pezzo dell’isola di Cipro occupata da militari turchi a dar vita a uno Stato che nessuno riconosce se non la Turchia.
In nome e per conto di questo Stato sua creatura, la Turchia di Erdogan dichiara che il mare antistante l’isola di Cipro è roba sua, roba sotto il controllo turco.

Erdogan fonda quindi un nuovo-antico diritto internazionale, quello delle cannoniere.
Funziona così: mi sono preso con la forza un pezzo di territorio, dichiaro quindi acque territoriali di mia sovranità quelle intorno alla terra che mi sono preso con la forza.
Accade quindi che il governo di Cipro faccia accordi con francesi o tedeschi o italiani per cercare in quelle acque giacimenti di gas
e che Erdogan mandi le sue navi da guerra a bloccare e poi a cacciare la piattaforma Eni.

Erdogan fa nel Mediterraneo quel che le potenze coloniali facevano in Africa: dichiara sua la terra che occupa con navi e soldati, la terra e le acque.
Ma nessuno ferma Erdogan e Cipro, Europa ed Eni fanno marcia e macchina indietro.

Dicono nessuno faccia nulla perché Erdogan blocca in parte in Turchia i fuggiaschi siriani e afgani che altrimenti diventano migranti in Europa.
Vero fino a un certo punto. Anzi questo sta diventando un alibi per l’Europa. Un buon alibi, ma sempre e solo alibi.

La verità è che Erdogan che mette in galera o licenzia centinaia di migliaia di turchi, che mette in carcere i parlamentari dell’opposizione,
che cancella libertà di informazione e stampa, che riporta la Turchia alla teocrazia, che sta per ripristinare il reato d’adulterio,
che di fatto ha introdotto l’obbligo del velo per le donne, che ammazza curdi dovunque li trova, che invade militarmente la Siria, blocca Cipro e le navi italiane ed europee…

questo Erdogan fa paura perché è forte e all’Europa, sia dei governi che delle pubbliche opinioni, piace tanto contrastare i dittatori, ma solo quelli deboli, molto deboli.
 
Mi chiedo chi avrà il coraggio di votare questa gente ???

La legge approvata a giugno scorso dalla giunta campana, che salverebbe 70mila abitazioni abusive, è stata impugnata: deve esprimersi la Consulta.
Ma il governatore va avanti con una delibera che fissa i criteri per stabilire quando sia "più opportuno" acquisire il fabbricato invece che far intervenire le ruspe.

Il segretario della commissione Ambiente: "Specchietto per le allodole in campagna elettorale"

Non si arrende la Regione Campania e sfida il governo Gentiloni varando le linee guida
affinché i Comuni possano scegliere misure alternative alle demolizioni di immobili abusivi.

Nonostante la legge che le blocca, approvata a giugno scorso dalla giunta De Luca, sia stata impugnata dall’esecutivo perché

“contiene norme in contrasto con i principi fondamentali in materia di governo del territorio e con norme statali a tutela dell’ambiente”,

si dà il potere ai Comuni di fermare gli abbattimenti ignorando l’ordine di demolizione del giudice.
Come se nulla fosse, infatti, il 6 febbraio scorso è stata varata la delibera di giunta 57 che attua la legge 19 approvata dal consiglio regionale il 29 giugno 2017.

Una sanatoria targata De Luca (impugnata davanti alla Corte Costituzionale) che sancirebbe la salvezza di 70mila abitazioni abusive in Campania.
Sbarrata la strada maestra, dunque, si cerca di entrare dalla finestra.
Questo dopo la bocciatura, solo a ottobre scorso, del Ddl Falanga che avrebbe introdotto ‘l’abusivismo di necessità’.
 
Venerdì a mezzogiorno sarei a Milano...qualcuno vuole invitarmi ? :D

Carlo Cracco ha vinto. L’attesa in fondo non è stata lunga per l’apertura del nuovo ristorante in Galleria a Milano. Bravo.

Un anno e mezzo, più o meno: tanto c’è voluto al Ristorante Cracco per percorrere i 300 metri che vanno da via Victor Hugo alla Galleria Vittorio Emanuele,
fra voci e illazioni, la perdita della stella Michelin, che sarà un bello stimolo per questa ri-apertura (non è un nuovo ristorante, è il “vecchio” che si è spoatato),
l’apertura di Garage Italia con Lapo Elkann, il matrimonio (a proposito, auguri!), il finto funerale messo in scena a Masterchef,
che non deve essere stato troppo gradito, ma che magari sarà di buon augurio.

E finalmente ci siamo: tutti in fila all’ingresso di via Silvio Pellico 6, quello riservato agli eventi, che si terranno all’ultimo dei 5 piani, per 1118 metri quadri,
che Cracco ha pensato e diviso in (dal basso verso l’alto) cantina, bar caffetteria bistrot (piano terra, quello con l’affaccio in Galleria),
ristorante, Salone Particolare (per gli eventi), laboratorio di pasticceria, chiuso al pubblico, regno di Luca Sacchi).

Cracco-Galleria-Milano-menu-degustazione.jpg
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto