PER CHi PENSA CHE LA DONNA SIA IL SESSO DEBOLE: PROVATE DI NOTTE

Non so se quelli del pd avranno le palle per mandarlo a casa, ma una cosa è certa......foradiball

PIACENZA - Pier Luigi Bersani torna all’attacco del presidente del Consiglio Matteo Renzi sulla Legge elettorale. Attacco, quello dell’ex segretario, che arriva il 25 aprile. Ma neppure i 70 anni di Liberazione consentono una tregua tra i due. Bersani è a Piacenza proprio per le celebrazioni della cacciata dei nazifascisti ma parla soprattutto di premier e italicum:
“Quella di Renzi che dice che se la legge non passa cade il Governo è una pressione sul Parlamento indebita perché non tocca al Governo. Dopo di che io sono affezionato alla mia ‘ditta’, il Pd, “che però ha una regola, che stabilisce che davanti a temi costituzionali ogni singolo parlamentare si assume liberamente le sue responsabilità”.
 
Sembra che il 90% del debito greco sia sulle spalle della BCE

e sembra - notizia di oggi - che la Bce si stia preparando al taglio del 90% del valore dei bond greci dati a garanzia del debito...........

Risultato. Quanti miliardi abbiamo perso ??????? BUFFONI
 
Ah.....La Grecia valuta di chiedere al Fondo salva Stati europeo, lo European Stability Mechanism (Esm), di comprare i propri titoli sovrani detenuti dalla Banca centrale europea per far fronte ai rimborsi del debito in scadenza questa estate, secondo quanto scrive il quotidiano Kathimerini.
 
....e lo chiamano "dilettante".....

Convincere la troika che per rendere sostenibile il debito dobbiamo evitare la trappola dell’austerità è, dunque, il primo ostacolare da superare. Il secondo ostacolo da superare è la “trappola delle riforme”. Il precedente programma di riforme – che i nostri partner ci implorano di non “vanificare” – era basato sulla svalutazione interna, sui tagli dei salari e delle pensioni, sulla cancellazione delle tutele del lavoro e sulla privatizzazione degli asset pubblici finalizzata alla massimizzazione dei profitti. I nostri partner sono convinti che, col tempo, questo programma darà i suoi frutti. Se i salari scendono un altro po’, l’occupazione aumenterà. Se il sistema pensionistico è in crisi, la soluzione è tagliare le pensioni. L’obiettivo delle privatizzazioni deve essere la massimizzazione dei ricavi, il che permetterà di abbattere il debito (che in privato tutti riconoscono essere insostenibile). E così via.
Al contrario, il governo greco ritiene che questo programma abbia fallito miseramente, rendendo la popolazione scettica nei confronti delle riforme. L’esempio più lampante di ciò è il fatto che, nonostante il drastico taglio dei salari e dei costi, le esportazioni non hanno subìto alcun incremento (l’eliminazione del deficit della bilancia dei pagamenti della Grecia è dovuto esclusivamente al crollo delle importazioni).
Ulteriori riduzioni salariali non aiuteranno le imprese esportatrici, che sono strozzate dal credit crunch. E ulteriori tagli alle pensioni non risolveranno i veri problemi del sistema pensionistico (bassa occupazione e diffusione del lavoro sommerso). Queste misure non faranno altro che lacerare ulteriormente il tessuto sociale greco, impedendoci di ottenere il sostegno di cui il nostro programma di riforme ha bisogno.
Gli attuali disaccordi che abbiamo con i nostri partner non sono insormontabili. Il nostro governo è ansioso di razionalizzare il sistema pensionistico (per esempio, limitando le pensioni anticipate), di procedere con la parziale privatizzazione degli asset pubblici, di affrontare il problema delle sofferenze bancarie che hanno inceppato i nostri circuiti del credito, di creare una commissione tributaria del tutto indipendente, di dare impulso al settore privato. Le nostre differenze riguardano la maniera di concepire il rapporto tra le varie riforme e il contesto macro.
Questo non vuol dire che non si possa trovare un terreno comune. Il governo greco è intenzionato ad imbarcarsi in un percorso di consolidamento fiscale che abbia un senso, e ad attuare quelle riforme che tutti riteniamo necessarie. La nostra sfida, a questo punto, è convincere i nostri partner del fatto che i nostri impegni sono strategici, non tattici, e che la logica è dalla nostra parte. La sfida dei nostri partner è accettare che il loro approccio ha fallito.
 
Buongiorno. Passata la sbornia da 25 aprile........rimangono tangibili gli effetti ....:D

"70 anni fa c’erano i partigiani che combattevano per la libertà in Italia, oggi capita che molti partigiani che combattono per la libertà nei loro paesi, dove la libertà non c’è, siano costretti a scappare, attraversando il Mediterraneo con ogni mezzo".

"Molti di quei giovani che arrivano - ha detto - nei loro paesi sono partigiani. Giovani che a volte osano sperare di poter vivere in pace e in sicurezza, osano richiedere anche loro questo diritto e a volte prendono ogni mezzo per arrivare in un posto sicuro, perchè non è un diritto che vale solo per alcuni è un diritto che vale per tutti. Arrivano anche sulle nostre coste, ma avrebbero preferito stare a casa loro, ma non hanno questo privilegio: e molti di loro - ha detto - oggi sono partigiani nel loro paese".

Indovinate chi l'ha detto ? :lol::lol::lol:
 
A quest'altro devono aver cambiato il fornitore .......

Il senatore Pd Luigi Manconi ha un chiodo fisso: "Abolire il carcere". Il dem è presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato, un ruolo chiave per quanto riguarda le pene detentive.

"L’abolizione del carcere e', insomma, una ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini, che ne avrebbero tutto da guadagnare. Perché, dunque, fare a meno del carcere? Semplice: perché a dispetto delle sue promesse non dissuade nessuno dal compiere delitti, rieduca molto raramente e assai più spesso riproduce all’infinito crimini e criminali, e rovina vite in bilico tra marginalità sociale e illegalità, perdendole definitivamente".

"Il carcere va abolito pure perché mette frequentemente a rischio la vita dei condannati, violando il primo degli obblighi morali di una comunità civile, che e quello di riconoscere la natura sacra della vita umana anche in chi abbia commesso dei reati, anche in chi a quella vita umana abbia recato intollerabili offese. E sia per questo sottoposto alla custodia e alla funzione punitiva degli apparati statali. Sono passati più di trent’anni da quando, prudentemente, si cercava una strada per liberarsi dalla necessità del carcere".

"Nel nostro paese chi ruba in un supermercato si trova detenuto accanto a chi ha commesso crimini efferati. Il carcere è per tutti, in teoria. Ma non serve a nessuno, in pratica. I numeri parlano chiaro: la percentuale di recidiva è altissima"

:mmmm: Mi chiedo. Ma questo tizio - senatore della Repubblica - è stato pure votato da qualcuno ???? :no::no:No. Era nel listino chiuso :lol::lol::lol: adesso ce lo troveremo capo-lista ? :mumble::mumble: :clap::clap:
 
Oggi piove. Governo ladro ........beh direte, non è una novità.:D

«L'aliquota della Tasi sulla prima casa rischia di salire al 6 per mille»,

avverte il segretario dell'organizzazione, Giuseppe Bertolussi.

Per il momento, si tratta di un andamento che deve trovare conferma su larga scala.
«Il campione analizzato è ancora molto ristretto. Tuttavia - avverte la Cgia - la tendenza appare abbastanza chiara: i Comuni, anche per l'anno in corso, hanno deciso di aumentare il peso fiscale dell'Imu e della Tasi».

Fino ad ora, segnalano gli esperti degli Artigiani di Mestre, «sono poco più di una dozzina le amministrazioni comunali capoluogo di provincia che hanno deliberato le aliquote-detrazioni dell'Imu e della Tasi per il 2015».

Ma «oltre la metà dei sindaci che hanno già deliberato - come quello di Arezzo, di Bologna, di Livorno, di Modena, di Potenza, di Rimini e di Treviso - ha deciso di aumentare il peso delle tasse sugli immobili».

I sindaci di Aosta, di Carbonia, di Pesaro e di Rovigo hanno confermato la stessa situazione del 2014.

Gli unici Comuni che - segnala la Cgia - hanno disposto di alleggerire il carico fiscale sui propri concittadini sono stati quelli di Enna e di Mantova.
 

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