Val
Torniamo alla LIRA
1) 1.300-1.500 era la cifra massima e non la media degli stipendi offerti per lavorare all’Expo. C’è chi come la ragazza torinese parla di 500 euro, che al netto delle spese per mangiare, vivere a Milano e spostarsi ogni giorno in zona Fiera (che è a Rho), significa pagare per lavorare. C’è chi parla di 1.460 al primo colloquio che diventano 1.000 al secondo.
2) Molti lamentano di essere stati contattati all’ultimo, di non essere stati mai contattati, di non aver mai ricevuto risposta. Insomma sostengono che la disorganizzazione di chi doveva reclutare i 646 candidati spiega perché – a detta della stessa Manpower – il 46% non ha mai risposto alla mail “sei stato preso” che l’agenzia di lavoro interinale avrebbe mandato. E non è che finora l’Expo milanese si sia distinto per efficienza organizzativa (vedere servizio fotografico per chiedere).
AGGIORNAMENTO ore 8.50 del 22 aprile: L’agenzia Manpower, contattata dall’Huffington Post, ha precisato che non ci sono mai stati “8 giovani su 10″ che hanno “rifiutato un lavoro da 1.300-1.500 euro al mese” ma che “L’80 per cento delle persone che avrebbero rifiutato, non ha in effetti rifiutato ma si tratta di persone che o non hanno superato i test o che a un certo punto non sono state in grado di andare avanti nelle selezioni” e che comunque i “rifiuti”, che sono arrivati dal 46% dei selezionati, riguardano solo due posizioni, quelle per le quali erano richieste più competenze ed esperienza, “le uniche per le quali è previsto uno stipendio da 1.300 euro in su”:
2) Molti lamentano di essere stati contattati all’ultimo, di non essere stati mai contattati, di non aver mai ricevuto risposta. Insomma sostengono che la disorganizzazione di chi doveva reclutare i 646 candidati spiega perché – a detta della stessa Manpower – il 46% non ha mai risposto alla mail “sei stato preso” che l’agenzia di lavoro interinale avrebbe mandato. E non è che finora l’Expo milanese si sia distinto per efficienza organizzativa (vedere servizio fotografico per chiedere).
AGGIORNAMENTO ore 8.50 del 22 aprile: L’agenzia Manpower, contattata dall’Huffington Post, ha precisato che non ci sono mai stati “8 giovani su 10″ che hanno “rifiutato un lavoro da 1.300-1.500 euro al mese” ma che “L’80 per cento delle persone che avrebbero rifiutato, non ha in effetti rifiutato ma si tratta di persone che o non hanno superato i test o che a un certo punto non sono state in grado di andare avanti nelle selezioni” e che comunque i “rifiuti”, che sono arrivati dal 46% dei selezionati, riguardano solo due posizioni, quelle per le quali erano richieste più competenze ed esperienza, “le uniche per le quali è previsto uno stipendio da 1.300 euro in su”: