ora un passo indietro...
Quando il trattato di Versailles venne concluso, alla Germania fu imposto il pagamento agli stati dell'Intesa di una indennità di guerra per una cifra fuori dalle possibilità di qualsiasi nazione. La cifra abnorme fu stabilita nel 1921 per 6.600.000.000 di
sterline (132 miliardi di
marchi oro). Inoltre si chiedeva che la Germania cedesse tutte le colonie, accettasse per se tutta la colpa per la guerra, riducesse le dimensioni delle sue forze armate (sei navi da guerra, 100.000 soldati e nessuna aviazione) e cedesse territori a favore di altri Stati, tra cui
Belgio,
Francia ,
Danimarca e Polonia.
Per la Germania particolarmente pesanti sul piano morale risultarono gli articoli 227, nel quale l'ex imperatore Guglielmo II veniva messo in stato d'accusa di fronte a un venturo Tribunale Internazionale "
per offesa suprema alla morale internazionale" e l'art. 231, in cui "
la Germania riconosce che lei ed i suoi alleati sono responsabili, per averli causati, di tutti i danni subiti dai Governi Alleati ed associati e dai loro cittadini a seguito della guerra, che a loro è stata imposta dall'aggressione della Germania e dei suoi alleati".Quest'ultima clausola (
la Germania come unica responsabile del conflitto) viene ancor oggi dibattuta dagli studiosi in seguito all'importante contributo dello storico tedesco
Fritz Fischerdel 1961.
Era chiaro l'esito del trattato. La Francia voleva vendetta, il Regno Unito voleva una Germania relativamente forte economicamente per controbilanciare il predominio continentale della Francia, gli Stati Uniti, invece volevano la creazione di una pace permanente il più in fretta possibile, così come la distruzione dei vecchi imperi, mentre l'Italia era desiderosa di poter ampliare i propri possedimenti coloniali e completare l'opera
risorgimentale con l'annessione di terre appartenenti all'Impero Austroungarico. Il risultato fu un compromesso che non lasciò nessuno soddisfatto.
Gli osservatori più acuti, come l'economista britannico
John Maynard Keynes, criticarono duramente il trattato: non prevedeva alcun piano di ripresa economica e l'atteggiamento punitivo e le sanzioni contro la Germania avrebbero provocato nuovi conflitti e instabilità, invece di garantire una pace duratura. Keynes espresse questa visione nel suo saggio
The Economic Consequences of the Peace