Il problema è che Telefónica ha già comprato. E che la Consob e la magistratura sono scatenate nelle indagini sugli evidenti reati commessi nelle ultime settimane. E che forse è troppo tardi per disinnescare uno scandalo epocale.
Telecom, Bernabè tre ore dai pm di Roma: nel mirino l'operazione Telefonica
Telecom, Bernabè tre ore dai pm di Roma: nel mirino l'operazione Telefonica
Le operazioni finanziarie, che di recente hanno sconvolto la governance di Telecom e scatenato la guerra tra gli azionisti,
avrebbero favorito Telefonica aggirando i controlli delle autorità italiane.
Sullo sfondo il sospetto di patti occulti.
Adesso il fascicolo esplorativo, aperto lo scorso settembre dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pm Francesca Loy su Telecom, ipotizza il reato di ostacolo alle autorità di vigilanza.
Ieri per tre ore, i pm hanno ascoltato Franco Bernabè, l’ex presidente che proponeva, per il rilancio di Telecom, la via della ricapitalizzazione e lo scorso ottobre ha scelto, d’improvviso, le dimissioni.
E’ il primo vero passo di un’indagine che promette di portare lontano.
Agli atti c’è già la relazione Consob, che un mese fa ha mandato in Telecom i militari del nucleo valutario della GdF.
GLI ACCERTAMENTI
La scalata a Telco (holding che possiede il 22,5% di Telecom) da parte della spagnola Telefonica, la cessione di Telecom Argentina e l’emissione del bond convertendo da 1,3 miliardi - sottoscritto principalmente dal fondo americano Blackrock e da Telefonica, per la procura - non sarebbero state comunicate nei termini e nei tempi previsti all’autorità di vigilanza, favorendo la compagnia iberica che, in un week end, ha acquisito il controllo di Telecom. Le verifiche riguardano le modalità di offerta del prestito sottoscritto per 300 milioni da Blackrock (oggi azionista di Telecom con quasi il 10%) e per 200 milioni dalla stessa Telefonica che pure non avrebbe potuto, essendo azionista della compagnia italiana solo indirettamente (tramite Telco) .
A settembre il gruppo spagnolo si era già assicurato azioni Telco dai partner Generali, Mediobanca e Intesa San Paolo raggiungendo il 66% di azioni Telco (corrispondenti al 15% di Telecom). Dopo un mese il gruppo di tlc delibera l’emissione del convertendo, collocato in poche ore, che,
secondo l’esposto di Asati provoca «un iniquo trattamento verso tutte le minorities a cui è stato strappato un diritto in anticipo».
Peraltro,
la Finanza non esclude l’ipotesi di un patto occulto tra Telefonica e Blackrock che porta al controllo di fatto di Telecom senza nulla aver comunicato alla Consob.
Ma i militari puntano a fare
chiarezza anche sulla la vendita di Telecom Argentina, deliberata e avvenuta troppo in fretta.
LA TESTIMONIANZA
Ieri
Bernabè, in qualità di teste, ha ripetuto davanti ai pm e al colonnello del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza Pietro Bianchi la posizione già espressa nella lettera di dimissioni e poi durante un’audizione al Senato.
La strada scelta da Telco, aveva detto «è incerta quanto a esito finale». L’ex presidente
ha spiegato che l’ipotesi di un aumento di capitale, unica strada razionale per il rilancio del gruppo, non «ha trovato il supporto dei soci riuniti in Telco».[????? però poi Telefonica furbacchiona ha sottoscritto il bond triennale covertibile all'8%... fregando i piccoli azionisti!!!] Ha scelto così di fare un passo indietro avendo rappresentato al board i rischi di operazioni non adeguatamente meditate.