Pfizer - Moderna: quando la nave affonda i topi scappano

Torniamo sull'importante denuncia contro la Pfizer, che segna un punto di svolta

Il 30 novembre scorso il procuratore generale del Texas Ken Paxton ha annunciato di aver citato in giudizio Pfizer, Inc., per aver travisato illegalmente l'efficacia del vaccino COVID-19 dell'azienda e per aver tentato di censurare la discussione pubblica sul prodotto.
www.texasattorneygeneral.gov

Attorney General Ken Paxton Sues Pfizer for Misrepresenting COVID-19 Vaccine Efficacy and Conspiring to Censor Public Discourse

Texas Attorney General Ken Paxton has sued Pfizer, Inc., for unlawfully misrepresenting the effectiveness of the company’s COVID-19 vaccine and attempting to censor public discussion of the product.
www.texasattorneygeneral.gov
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Già da oltre un anno il procuratore generale aveva avviato un'indagine sulle società farmaceutiche, indagando se le aziende abbiano mentito sull’efficacia dei loro vaccini contro il Covid-19 e sulla probabilità di trasmettere il Covid-19. Questa indagine ha riguardato attività potenzialmente fraudolente che non rientrano nell’ambito dell’immunità legale concessa ai produttori del vaccino Covid-19.

Il procuratore generale Paxton è impegnato a scoprire l’intera portata del processo decisionale dietro gli interventi pandemici imposti al pubblico, soprattutto quando il motivo del profitto o la pressione politica potrebbero aver compromesso la salute e la sicurezza degli americani. Tale indagine tende anche a indagare la liceità degli sforzi del governo federale USA per imporre obblighi vaccinali e interventi pandemici ingiusti e illegali, anche a costo della perdita del lavoro dei cittadini.

“Questa indagine mira a scoprire la verità", ha affermato il procuratore generale Paxton. “La pandemia è stata un momento profondamente impegnativo per gli americani. Se qualche azienda si è approfittata illegalmente dei consumatori durante questo periodo o ha compromesso la sicurezza delle persone per aumentare i propri profitti, sarà ritenuta responsabile. Se la politica sanitaria pubblica è stata sviluppata sulla base di ricerche imperfette o fuorvianti, il pubblico deve saperlo”.

L’indagine del Texas ha costretto queste società a consegnare documenti a cui il pubblico altrimenti non potrebbe accedere.
Nel suo comunicato del 30 novembre, Paxton dichiara che Pfizer si è impegnata in atti e pratiche false, ingannevoli e fuorvianti facendo affermazioni non supportate riguardanti il vaccino anti-COVID-19 dell'azienda in violazione del Texas Deceptive Trade Practices Act.
La diffusa affermazione dell'azienda farmaceutica secondo cui il suo vaccino possedeva un'efficacia del 95% contro l'infezione era altamente fuorviante. Tale valore rappresentava un calcolo della cosiddetta “riduzione del rischio relativo” per gli individui vaccinati nei risultati iniziali della sperimentazione clinica di due mesi di Pfizer. Le pubblicazioni della FDA indicano che la “riduzione del rischio relativo” è una statistica fuorviante che influenza indebitamente la scelta del consumatore. Ad esempio, una riduzione del rischio relativo del 95% nello studio clinico randomizzato (cioè i vaccinati avrebbero avuto 95% meno casi di COVID-19 dei non vaccinati) può corrispondere ad una riduzione del rischio assoluto (quello che conta in pratica) inferiore al 1%, se nello stesso studio si è verificato solo un caso di COVID-19 ogni 100 non vaccinati.

Allo stesso tempo la Pfizer venne informata che la protezione vaccinale non poteva essere prevista con precisione oltre i due mesi. Tuttavia, Pfizer ha alimentato l’impressione fuorviante che la protezione vaccinale fosse duratura e ha nascosto al pubblico informazioni che hanno minato le sue affermazioni sulla durata della protezione. E, nonostante il fatto che la sua sperimentazione clinica non sia riuscita a misurare se il vaccino protegge dalla trasmissione, Pfizer ha intrapreso una campagna per forzare il pubblico affinché si sottoponesse al vaccino come misura necessaria per proteggere i propri cari.

In effetti, il prodotto Pfizer non è stato all’altezza delle dichiarazioni dell’azienda. I casi di COVID-19 sono aumentati dopo la somministrazione diffusa di vaccini. Quando il fallimento del suo prodotto è diventato evidente, Pfizer ha deciso di mettere a tacere coloro che dicono la verità.

La causa del Texas osserva: “Come ha risposto Pfizer quando è diventato evidente che il suo vaccino stava fallendo e la vitalità della sua mucca da mungere era minacciata? Intimidendo coloro che diffondono la verità e cospirando per censurare i suoi critici. Pfizer ha etichettato come “criminali” coloro che diffondono informazioni sul vaccino. Li ha accusati di diffondere “disinformazione” e ha costretto le piattaforme dei social media a mettere a tacere importanti narratori della verità”.

"Stiamo perseguendo giustizia per il popolo del Texas, molti dei quali sono stati costretti dai tirannici obblighi di vaccinazione ad accettare un prodotto difettoso, venduto con menzogne", ha affermato il procuratore generale Paxton. “I fatti sono chiari. Pfizer non ha detto la verità sui vaccini contro il COVID-19. Mentre l’amministrazione Biden ha utilizzato la pandemia come un’arma per imporre al pubblico decreti illegali sulla salute pubblica e arricchire le aziende farmaceutiche, userò ogni strumento a mia disposizione per proteggere i nostri cittadini che sono stati ingannati e danneggiati dalle azioni di Pfizer”.
 

Pfizer completa l’acquisizione da 43 miliardi di dollari di Seagen​

Maurizio Blondet 19 Dicembre 2023

diventa la più grande azienda oncologica per il trattamento dei TUMORI TURBO​

Pfizer, via libera negli Usa all’acquisizione di Seagen
Come sa chi si informa un po’, dopo i vaccini c’è stata una clamorosa impennata di tumori fulminanti.
Pfizer completa l’acquisizione da 43 miliardi di dollari di Seagen il 14 dicembre 2023 – diventa la più grande azienda oncologica per il trattamento della maggior parte dei TUMORI TURBO.
Pfizer PAGA OLTRE 43 miliardi di dollari a una piccola azienda farmaceutica contro il cancro che guadagna a malapena 2 miliardi di dollari all’anno.
Pfizer non ha bisogno di soldi. Emetterà inoltre un debito di 31 miliardi di dollari per acquistarlo.

La nuova acquisizione di Pfizer porta l’azienda dalla capacità di curare 2 di questi tumori alla capacità di trattarne 7 su 10.
Ma c’è di più.
Il CEO di Pfizer Albert Bourla ha fatto un giro di interviste ai media sull’affare di farmaci contro il cancro da 43 miliardi di dollari e questo è quello che ha da dire:
Il 33% delle persone si ammalerà di cancro (ne è certo)
– intere famiglie ne saranno colpite (ne è certo)
– I nuovi trattamenti contro il cancro sono come “missili” che prenderanno di mira la “maggior parte” dei tumori
– li produrrà IN UNA SCALA CHE NON È STATA VISTA PRIMA.
– “Abbiamo una rete globale”
“abbiamo un modo molto rapido per completare gli studi clinici”
IN POCHE PAROLE: prima vi fanno ammalare con sieri e poi vi cureranno con altrettanti sieri che magari vi faranno ammalare di altro e ci sarà bisogno di nuovi sieri.
Una catena infinita. Benvenuti nella nuova normalità.

“Soldi dalle case farmaceutiche.” Virologi, chi li ha pagati e quanto (tanto): lo scoop de “Il Giornale d’Italia”​

Pubblicato il 16/12/2023 09:55
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In un recente articolo apparso su LaStampa (e che noi abbiamo ripreso) si diceva dell’enorme conflitto d’interesse che lega le case farmaceutiche ai medici. E in particolar modo in epoca pandemica è interessante vedere il rapporto tra Big Pharma e i virologi nostrani. Non ci sorprende vedere come questi, da Burioni a Bassetti, passando per Pregliasco, Galli e Crisanti, abbiano beneficiato di lauti finanziamenti dai grandi nomi dell’industria farmaceutica. Tramite università e ospedali, medici da tutto il mondo hanno incassato circa 1 miliardo di euro da Big Pharma dal 2016 al 2022. È la cosiddetta “dottrina Gates”, che, come spiega Il Giornale d’Italia nel suo scoop, prevede una catena di sovvenzioni tra privati, aziende farmaceutiche e specialisti di settore, “con flussi di finanziamenti che giungono nelle casse di agenzie sanitarie pubbliche o industrie farmaceutiche, che poi erogano sussidi da destinare a progetti di ricerca in ospedali o università. O a singoli professionisti, medici o scienziati che siano”. E allora: quanto hanno intascato i nostri vaccinisti?
Leggi anche >>> “È stato il vaccino Covid, per questo vi racconto il mio tumore”. La testimonianza choc al Giornale d’Italia


Scrive Il Giornale d’Italia: “Secondo questo meccanismo, per esempio, l’ex professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova Andrea Crisanti, ora deputato del Pd, ha potuto contare su sovvenzioni della Commissione Ue (circa 13 milioni di euro), dell’agenzia governativa britannica Bbsrc e del National Institute of Health (Nih) americano di Francis Collins e Anthony Fauci (oltre 5 milioni di sterline). Persino l’agenzia militare statunitense Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency), tra il 2017 e il 2021, ha erogato al professore una dotazione di 2 milioni e 600mila dollari per il progetto Safe gene drive technology”. Anche i due fondi privati più attivi al mondo, la Bill & Melissa Gates Foundation (Bmgf) e il Wellcome Trust, hanno mostrato un certo interesse per il lavoro di Crisanti. Dalla Bmgf sono infatti arrivati 5 milioni di sterline a sostegno del progetto dell’Imperial College Target Malaria e altri 50 milioni, questa volta di dollari, per un’altra ricerca sulle zanzare, specialità del microbiologo. Crisanti si è detto beneficiario, poi, anche della generosità del Wellcome Trust, la fondazione britannica che finanzia non pochi nomi di Big Pharma (Pfizer, Johnson & Johnson, Novartis, Roche).

Attacca ancora Il Giornale d’Italia sciorinando nomi e dati: “La lista di Matteo Bassetti, infettivologo presso l’ospedale San Martino di Genova, è degna di nota quanto quella del collega di apparizioni tv. Tra comitati, consulenze e viaggi, Bassetti ha potuto contare sulle sovvenzioni di Pfizer, Angelini (Tachipirina), Astellas, AstraZeneca, Basilea, Bayer, BioMérieux, Cidara, Correvio, Cubist, Menarini, Molteni, Nabriva, Paratek, Roche, Shionogi, Tetraphase, Thermo Fisher, The Medicine Company. Un caso a parte, poi, è rappresentato dall’azienda farmaceutica tedesca Msd, ossia la Merck, produttrice della pillola anticovid Molnupiravir acclamata dall’infettivologo come miracolosa. Bassetti, infatti, ha incassato a 75.894 euro nel 2018, 55.044 euro nel 2019 e 17.562 nel 2021 (dati Msd-Efpia) per svariate consulenze. Peccato che, dopo un acquisto da parte dell’Italia di 51.840 cicli alla cifra di 32 milioni di euro, il farmaco si sia rivelato un completo flop per ammissione della stessa azienda produttrice”.

A Massimo Galli, ex primario del Sacco di Milano, è stata invece destinata una donazione di circa 55.000 euro da parte di Gsk e AbbVie. Il motivo? Viaggi e consulenze.

Più modeste, ma comunque rilevanti, sono state le sovvenzioni elargite a Roberto Burioni, che dal 2016 al 2018 ha ricevuto da Gsk, Biogen, Pfizer e Merck circa 16.000 euro, e a Fabrizio Pregliasco, che si è dovuto invece accontentare di 13.000 euro liquidati da Gsk e Sanofi.

Come si può essere obbiettivi e imparziali nei confronti di chi ti finanzia?
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