Roby Loco
Confraternita Risanatore
Articolo di ieri su About pharma 
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Trovare nuovi scopi terapeutici per “vecchie molecole”. E il Drug repurposing, per molti una strategia futuribile e promettente. Non per THERAMetrics (Therametrics), che è in grado di offrire già oggi al mondo del pharma, impegnato in questo campo, risposte sia sul fronte della ricerca (Fasi I-IV) sia su quello dello sviluppo e del licensing.
THERAMetrics holding AG, società quotata alla Six Swiss Exchange, e infatti capofila della Divisione TCRDO di Pierrel Spa, la quale opera con oltre 20 società controllate sia in Europa sia negli Stati Uniti, fornendo consulenza e servizi integrati di R&D di nuove molecolee medicinali.
THERAMetrics è l’unica azienda al mondo – partecipata da aziende italiane – a detenere l’innovativa piattaforma interattiva DRR2.0, concepita e messa in opera totalmente da tre italiani (due fisici e un ingegnere con il pallino della matematica), sotto l’egida del Dipartimento di Matematica e di Scienza Informatica del King’s College e University College di Londra.
DRR 2.0 agisce in silico con modalità semantiche, “esplorando” la letteratura esistente, generando correlazioni inesplorate tra molecole e patologie ed elaborando ipotesi uniche e personalizzate.
La piattaforma DRR 2.0 è capace di: navigare semanticamente in tutta la letteratura biomedica e farmacologica; fornire mappe visuali complete di tutte le relazioni causali ed inesplorate tra farmaci, bersagli molecolari, indicatori biomedici, recettori, geni, pathways e sintomi di malattie; generare ipotesi sui possibili candidati farmaci; implementabile con i dati di ricerca proprietari dei centri di ricerca.
Una chiave d’accesso
Per comprendere appieno le opportunità competitive di DRR 2.0 occorre mettere a fuoco cosa sia il Drug Repurposing.
DRR2.0 permette di contenere i rischi di insuccesso della ricerca; implementare la pipeline con nuove indicazioni terapeutiche o nuovi prodotti per la terapia di una determinata patologia; soddisfare, in tempi rapidi, i criteri proposti dalle autorità regolatorie. Se il riposizionamento e, in senso stretto, trovare nuovi scopi terapeutici per vecchie molecole, la declinazione di questo obiettivo e triplice: Repositioning e quando si intenda individuare nuovi impieghi terapeutici per i farmaci; Reformulation e quando si progetta lo sviluppo di diverse formulazioni dello stesso farmaco; Combination identifica la tecnica che mira a nuove combinazioni di almeno due farmaci.
Indicare queste diverse strategie non e solo un volere intendersi sui termini, ma e entrare nel concreto di ciò che DRR 2.0.
Ovvero un “hypotheses driver” del tutto imparziale e a disposizione completa del ricercatore pubblico e privato, al quale permette di entrare in possesso di informazioni e mappe concettuali altrimenti irraggiungibili per tempi e costi, lasciandolo inoltre libero di dispiegare creatività e intuizione a partire da ipotesi tanto affidabili quanto inedite.
Come funziona
DRR2.0 ha coniugato la Linguistica computazionale, la Teoria dei grafi e la Teoria dei processi stocastici, adattandoli ai due presupposti teorici del Drug Repurposing: un singolo farmaco spesso interagisce su target multipli; un target (o più target) rilevanti in una malattia o in un processo biologico sono spesso coinvolti in altri e diversi processi biologici. Su questi assunti lavora l’algoritmo Search&Match.
Search è attivo su 23,5 milioni di pubblicazioni certificate da PubMed oltre ad avere accesso a dati qualificati relativi a farmaci e patologie, elaborando tutte le informazioni che abbiano un collegamento semantico e combinando con un dizionario implementabile in ogni momento relativo a 4900 farmaci, 9400 malattie, 13000 geni e 2000 rilevanti entità biomediche e creando, cosi, collegamenti in silico fra le informazioni raccolte sulle molecole, i loro percorsi fisiologici, le conseguenti attività biologiche con i segni e i sintomi fisiopatologici delle patologie in esame.
L’esito è una vera e propria graduatoria delle relazioni farmaco- patologia utile a identificare terapie mediche e farmacologiche. DRR2.0 e un sistema validato dall’ottenimento di 11 autorizzazioni di Orphan Drug Designation da Ema e da Fda per altrettanti peptidi e 22 brevetti internazionali.
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Trovare nuovi scopi terapeutici per “vecchie molecole”. E il Drug repurposing, per molti una strategia futuribile e promettente. Non per THERAMetrics (Therametrics), che è in grado di offrire già oggi al mondo del pharma, impegnato in questo campo, risposte sia sul fronte della ricerca (Fasi I-IV) sia su quello dello sviluppo e del licensing.
THERAMetrics holding AG, società quotata alla Six Swiss Exchange, e infatti capofila della Divisione TCRDO di Pierrel Spa, la quale opera con oltre 20 società controllate sia in Europa sia negli Stati Uniti, fornendo consulenza e servizi integrati di R&D di nuove molecolee medicinali.
THERAMetrics è l’unica azienda al mondo – partecipata da aziende italiane – a detenere l’innovativa piattaforma interattiva DRR2.0, concepita e messa in opera totalmente da tre italiani (due fisici e un ingegnere con il pallino della matematica), sotto l’egida del Dipartimento di Matematica e di Scienza Informatica del King’s College e University College di Londra.
DRR 2.0 agisce in silico con modalità semantiche, “esplorando” la letteratura esistente, generando correlazioni inesplorate tra molecole e patologie ed elaborando ipotesi uniche e personalizzate.
La piattaforma DRR 2.0 è capace di: navigare semanticamente in tutta la letteratura biomedica e farmacologica; fornire mappe visuali complete di tutte le relazioni causali ed inesplorate tra farmaci, bersagli molecolari, indicatori biomedici, recettori, geni, pathways e sintomi di malattie; generare ipotesi sui possibili candidati farmaci; implementabile con i dati di ricerca proprietari dei centri di ricerca.
Una chiave d’accesso
Per comprendere appieno le opportunità competitive di DRR 2.0 occorre mettere a fuoco cosa sia il Drug Repurposing.
DRR2.0 permette di contenere i rischi di insuccesso della ricerca; implementare la pipeline con nuove indicazioni terapeutiche o nuovi prodotti per la terapia di una determinata patologia; soddisfare, in tempi rapidi, i criteri proposti dalle autorità regolatorie. Se il riposizionamento e, in senso stretto, trovare nuovi scopi terapeutici per vecchie molecole, la declinazione di questo obiettivo e triplice: Repositioning e quando si intenda individuare nuovi impieghi terapeutici per i farmaci; Reformulation e quando si progetta lo sviluppo di diverse formulazioni dello stesso farmaco; Combination identifica la tecnica che mira a nuove combinazioni di almeno due farmaci.
Indicare queste diverse strategie non e solo un volere intendersi sui termini, ma e entrare nel concreto di ciò che DRR 2.0.
Ovvero un “hypotheses driver” del tutto imparziale e a disposizione completa del ricercatore pubblico e privato, al quale permette di entrare in possesso di informazioni e mappe concettuali altrimenti irraggiungibili per tempi e costi, lasciandolo inoltre libero di dispiegare creatività e intuizione a partire da ipotesi tanto affidabili quanto inedite.
Come funziona
DRR2.0 ha coniugato la Linguistica computazionale, la Teoria dei grafi e la Teoria dei processi stocastici, adattandoli ai due presupposti teorici del Drug Repurposing: un singolo farmaco spesso interagisce su target multipli; un target (o più target) rilevanti in una malattia o in un processo biologico sono spesso coinvolti in altri e diversi processi biologici. Su questi assunti lavora l’algoritmo Search&Match.
Search è attivo su 23,5 milioni di pubblicazioni certificate da PubMed oltre ad avere accesso a dati qualificati relativi a farmaci e patologie, elaborando tutte le informazioni che abbiano un collegamento semantico e combinando con un dizionario implementabile in ogni momento relativo a 4900 farmaci, 9400 malattie, 13000 geni e 2000 rilevanti entità biomediche e creando, cosi, collegamenti in silico fra le informazioni raccolte sulle molecole, i loro percorsi fisiologici, le conseguenti attività biologiche con i segni e i sintomi fisiopatologici delle patologie in esame.
L’esito è una vera e propria graduatoria delle relazioni farmaco- patologia utile a identificare terapie mediche e farmacologiche. DRR2.0 e un sistema validato dall’ottenimento di 11 autorizzazioni di Orphan Drug Designation da Ema e da Fda per altrettanti peptidi e 22 brevetti internazionali.
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