Val
Torniamo alla LIRA
Il grande gioco del gas divide l’Europa. Una serie di manovre sul fronte dell’energia sta infatti cambiando gli equilibri politici ed economici tra i diversi Stati membri, con il rischio di una spaccatura. Da una parte si profila un’asse del Nord che cerca di rafforzare le relazioni con la Russia, dall’altra un’asse centro-orientale che teme di essere tagliata fuori. Il tutto mentre Eni e l’Italia sognano l’hub energetico del Mediterraneo.
Dopo l’annuncio di Gazprom sul potenziamento del North Stream, il gasdotto che, attraverso il Mar Baltico, porterà il gas dalla Russia ai Paesi del Nord, è arrivata un’altra stangata ai paesi dell’Europa orientale. Il colosso moscovita ha fatto sapere che il progetto Turkish Stream, il gasdotto sotto il Mar Nero che doveva collegare la Russia alla Grecia, è stato “congelato” in assenza di un accordo tra Mosca ed Ankara. Secondo il numero due del gruppo russo, Alexander Medvedev, lo stallo è dovuto all’“instabilità politica” turca. Mentre per Sefa Sadik Aytekin, vice sottosegretario all’Energia e alle risorse naturali nel governo turco, la causa è da ricercarsi in una “mancanza di fiducia reciproca”. Il Turkish Stream è importante per i rifornimenti all’area dell’Europa centro-orientale e mediterranea, soprattutto dopo il recente abbandono del South Stream, che doveva attraversare il Mar Nero e i Balcani.
Dopo l’annuncio di Gazprom sul potenziamento del North Stream, il gasdotto che, attraverso il Mar Baltico, porterà il gas dalla Russia ai Paesi del Nord, è arrivata un’altra stangata ai paesi dell’Europa orientale. Il colosso moscovita ha fatto sapere che il progetto Turkish Stream, il gasdotto sotto il Mar Nero che doveva collegare la Russia alla Grecia, è stato “congelato” in assenza di un accordo tra Mosca ed Ankara. Secondo il numero due del gruppo russo, Alexander Medvedev, lo stallo è dovuto all’“instabilità politica” turca. Mentre per Sefa Sadik Aytekin, vice sottosegretario all’Energia e alle risorse naturali nel governo turco, la causa è da ricercarsi in una “mancanza di fiducia reciproca”. Il Turkish Stream è importante per i rifornimenti all’area dell’Europa centro-orientale e mediterranea, soprattutto dopo il recente abbandono del South Stream, che doveva attraversare il Mar Nero e i Balcani.