POi ARRIVA LA SERA E CAPISCI CHE CI SONO COSE CHE NON PUOI FARE, COSE CHE NON PUOI

Il grande gioco del gas divide l’Europa. Una serie di manovre sul fronte dell’energia sta infatti cambiando gli equilibri politici ed economici tra i diversi Stati membri, con il rischio di una spaccatura. Da una parte si profila un’asse del Nord che cerca di rafforzare le relazioni con la Russia, dall’altra un’asse centro-orientale che teme di essere tagliata fuori. Il tutto mentre Eni e l’Italia sognano l’hub energetico del Mediterraneo.
Dopo l’annuncio di Gazprom sul potenziamento del North Stream, il gasdotto che, attraverso il Mar Baltico, porterà il gas dalla Russia ai Paesi del Nord, è arrivata un’altra stangata ai paesi dell’Europa orientale. Il colosso moscovita ha fatto sapere che il progetto Turkish Stream, il gasdotto sotto il Mar Nero che doveva collegare la Russia alla Grecia, è stato “congelato” in assenza di un accordo tra Mosca ed Ankara. Secondo il numero due del gruppo russo, Alexander Medvedev, lo stallo è dovuto all’“instabilità politica” turca. Mentre per Sefa Sadik Aytekin, vice sottosegretario all’Energia e alle risorse naturali nel governo turco, la causa è da ricercarsi in una “mancanza di fiducia reciproca”. Il Turkish Stream è importante per i rifornimenti all’area dell’Europa centro-orientale e mediterranea, soprattutto dopo il recente abbandono del South Stream, che doveva attraversare il Mar Nero e i Balcani.
 
Se a tutto ciò si aggiunge la recente asta lanciata da Gazprom per la vendita di 3,24 miliardi di metri cubi di gas da destinare ai paesi del Nord Europa, diventa chiaro che la strategia perseguita dalla Russia porta a uno spostamento dell’asse energetico verso settentrione. Motivi sufficienti per mettere in allerta Paesi come Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca, che accusano l’Unione Europea di “tradimento” e temono un rafforzamento di Mosca. I tre Paesi sostengono un progetto alternativo: l’Eastring, l’infrastruttura progettata dal governo slovacco per trasportare il gas dal confine tra Bulgaria e Turchia fino a Nord, anche attraverso un collegamento con il Turkish Stream. “Ci sentiamo traditi”, ha commentato il primo ministro slovacco, Robert Fico. “La posizione della Commissione Ue è del tutto incomprensibile”, ha rincarato il primo ministro della Repubblica Ceca, Bohuslav Sobotka. “Ci si deve seriamente interrogare sull’unità” dei 28 membri dell’Unione europea, ha infine commentato il presidente polacco Andrzej Duda. A nulla è quindi servita la decisione dell’Europa di estendere di sei mesi le sanzioni già inflitte alla Russia per il ruolo svolto nella crisi ucraina.
 
Dal canto suo, Gazprom non ha nessuna intenzione di rallentare l’avanzata sul Vecchio Continente. Medvedev ha annunciato nuove aste per la vendita di gas. In questo modo, il gruppo moscovita conta di riuscire a vendere fino al 10% delle sue forniture all’Europa. Comprese le aste, ha aggiunto Medvedev, Gazprom pensa di poter aumentare le vendite all’Europa quest’anno fino a 158 miliardi di metri cubi contro i 146,6 del 2014. Il problema è ora capire a quali Paesi sarà questa volta destinato il prodotto.
 
Buongiorno :)

:D:D
 

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"Da quando ho iniziato a parlare della restaurazione del Colosseo (per la quale si era offerto, ndr) ho incontrato sei ministri. Di questi sei, almeno quattro erano imbecilli, persone inutili messe lì per caso".

E ancora:"In Italia c'è una macchina amministrativa che da 30 anni, o forse anche di più è così male amministrata che è più semplice per noi del settore privato dire: fatevi più in là, lasciate stare, ci pensiamo noi".
 
Ancora oggi qualcuno la mattina si alza e si chiede per quale motivo all’improvviso ha perso il posto di lavoro e ha visto decurtato il suo stipendio.
Caro italiano, dicono loro, per troppi anni hai vissuto sopra le tue possibilità, abbiamo provato a fregarti con il cambio dell’euro, radoppiando praticamente il costo della vita ma non ci siamo riusciti sino in fondo.
Sai è avvenuto tutto per caso, è colpa dell’America, dei mutui subprime, della Cina e della Grecia, e dell’uomo nero, ecco cosa raccontano, avete troppo risparmio privato cari italiani e così non va bene, il Vostro made in Italy dava fastidio.
E’ il nuovo modo di fare una guerra, bellezza e tu non ci puoi fare nulla se non esserne consapevole.
Siete pronti a sacrificarvi per una moneta?
Buona consapevolezza e mi raccomando non condividete con nessuno in Famiglia, sul lavoro, sui social network, che resti un segreto tra me e Voi, tanto non capirebbe nessuno!

Da Icebergfinanza
 

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Ancora oggi qualcuno la mattina si alza e si chiede per quale motivo all’improvviso ha perso il posto di lavoro e ha visto decurtato il suo stipendio.
Caro italiano, dicono loro, per troppi anni hai vissuto sopra le tue possibilità, abbiamo provato a fregarti con il cambio dell’euro, radoppiando praticamente il costo della vita ma non ci siamo riusciti sino in fondo.
Sai è avvenuto tutto per caso, è colpa dell’America, dei mutui subprime, della Cina e della Grecia, e dell’uomo nero, ecco cosa raccontano, avete troppo risparmio privato cari italiani e così non va bene, il Vostro made in Italy dava fastidio.
E’ il nuovo modo di fare una guerra, bellezza e tu non ci puoi fare nulla se non esserne consapevole.
Siete pronti a sacrificarvi per una moneta?
Buona consapevolezza e mi raccomando non condividete con nessuno in Famiglia, sul lavoro, sui social network, che resti un segreto tra me e Voi, tanto non capirebbe nessuno!

Da Icebergfinanza

:eek::eek::eek: Inquietante il grafico :(... e pure l'articolo :wall::wall:
 
Il velo. Non esistono disposizioni specifiche sul velo islamico nella legislazione italiana.

L'articolo 85 del Testo unico della legge di pubblica sicurezza (decreto regio 18 giugno 1931, n. 773) vieta di "comparire mascherati in luogo pubblico" e prevede per i trasgressori una "sanzione amministrativa".

Chi, invitato a farsi identificare, rifiuti di farlo, è punito con un'ulteriore ammenda.

L'articolo 2 della legge 8 agosto 1977, n. 533 (Disposizioni in materia di ordine pubblico) vieta invece l'uso di caschi protettivi, o di "qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo".

Per chi trasgredisce è previsto l'arresto da sei a dodici mesi e una sanzione amministrativa.

A norma di legge, dunque, indumenti come il burqa (velo integrale) e niqab (velo che lascia una fessura solo per gli occhi) non sarebbero utilizzabili, perché non consentono l'identificazione della persona.

La carta d'identità. Una circolare del ministero dell'interno del 24 luglio 2000 (sui permessi di soggiorno), inviata a tutti i questori e alle prefetture d'Italia, a firma del capo della polizia Gianni De Gennaro, chiarisce che per il rilascio delle carte di identità sono permesse le fotografie col capo coperto ma con i tratti del viso ben visibili.
Nel quarto capoverso, la circolare recita: "Con circolare del 14 marzo 1995 della Direzione generale dell'Amministrazione civile, è stato precisato che nel caso in cui la copertura del capo con velo, turbante o altro sia imposta da motivi religiosi, il turbante, il "chador" o anche il velo, come nel caso delle religiose, sono parte integrante degli indumenti abituali e concorrono, nel loro insieme, a identificare chi li indossa, naturalmente purché mantenga il volto scoperto. Sono quindi ammesse, anche in base alla norma costituzionale che tutela la libertà di culto e di religione, le fotografie da inserire nei documenti di identità in cui la persona è ritratta con il capo coperto da indumenti indossati purché, ad ogni modo, i tratti del viso siano ben visibili". (A. Gagl.)


Ai cancelli dello Juventus Stadium si sono presentate quattro tifose completamente coperte dal burqa. Inizialmente sono state fermate poi, dopo il controllo delle forze dell’ordine con un loro accompagnatore, sono state fatte regolarmente entrare nello stadio per assistere alla partita.

:up::up: Avanti così.....dopo piangono...dopo.
 

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