LE TAPPE DELLA SESSUALITA’ – La sessualità deve essere un ‘percorso’ che segue il bambino in tutte le fasce di età già a partire dalla nascita, condiviso dai genitori, dalle istituzioni e dalla società con l’obiettivo di fare dei ragazzi i determinanti per il miglioramento della salute sessuale generale, così declama l’OMS Europa che indica anche le tappe educative e evolutive:
Da 0 a 3 anni – E’ il momento, per il bambino, della scoperta dei sensi e delle sensazioni: occorre dunque stimolare la sua curiosità e l’esplorazione del proprio corpo dal quale può ricevere una emozione sensoriale piacevoli, percepirne desideri e limiti.
Da 4 a 6 anni – Inizia l’attenzione e la conoscenza dell’altro sesso, anche
attraverso il gioco a sfondo sessuale. Parte integrante, in questa fase, devono avere educatori e genitori nell’insegnare ai piccoli che cosa sono la gravidanza, le relazioni interpersonali corrette e l’abuso.
Da 6 a 9 anni – E’ bene nella fase puberale informare su mestruazioni, eiaculazione, metodi contraccettivi, malattie sessualmente trasmissibili, violenza sessuale e piacere della sessualità per dirimere ogni imbarazzo e vergogna correlati, in questa età, al copro e ai desideri percepiti.
Dai 9 ai 12 anni – In considerazione di una ‘prima volta’ sempre più precoce, i ragazzini devono essere messi in condizione di conoscere l’uso di preservativi e contraccettivi, di sapere come procurarseli in ogni contesto, dei rischi nel mancato o scorretto utilizzo (malattie e gravidanze indesiderate) e dell’impatto della maternità e paternità sulla vita.
Dai 15 anni – I giovani devono potere prendere consapevolmente, perché correttamente informati, anche decisioni sulla possibilità e il diritto di abortire o di vivere con il proprio partner una relazione matura sapendo gestire l’innamoramento, la gelosia, il tradimento e le delusioni.