Exprivia (XPR) Pronta per una salita vorticosa!!! (2 lettori)

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grandi soddifazioni darà


Exprivia, Centrobanca avvia copertura con buy

MARKET TALK: Exprivia, Centrobanca avvia copertura con buy
MILANO (MF-DJ)--Centrobanca ha avviato la copertura su Exprivia con rating buy e target price a 1,3 euro. "La nostra visione positiva", spiegano gli esperti, "e' basata sul favorevole business mix, la forte redditivita' che potrebbe migliorare ulteriormente e le possibili nuove acqusizioni o joint venture" che Exprivia potrebbe finalizzare.
 

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Exprivia si aggiudica gara di 11 mln per ospedali Asti


(Teleborsa) - Roma, 10 dic - Exprivia SpA - si è aggiudicata una gara d'appalto per la fornitura di sistemi integrati RIS-PACS-CIS (sistemi di gestione dati e immagini in radiologia e cardiologia) basati su un'architettura virtualizzata e ridondata, presso gli Ospedali di Asti e di Nizza Monferrato e presso otto Case della Salute della provincia.
Il RIS-PACS-CIS, soluzione proprietaria di Exprivia, integrerà tutte le diagnostiche presenti ed estenderà l'archiviazione e il workflow alla componente dell'imaging cardiaco e dei tracciati elettrocardiografici nell'archivio PACS.
Exprivia si è aggiudicata la gara per un importo di oltre 11 Milioni di Euro di cui circa 6 Milioni per la fornitura iniziale (che sarà effettuata entro il primo trimestre 2010) e i restanti 5 Milioni di Euro a fronte dei servizi di assistenza e conduzione degli impianti nei prossimi 8 anni.
"Con questo contratto Exprivia conferma la propria capacità competitiva e il livello di innovatività delle proprie soluzioni e segna un ulteriore importante passo verso l'espansione territoriale nel settore healthcare - dichiara Stefano Ferrara Direttore Business Unit Sanità ed Enti locali - La nostra presenza consolidata sul mercato italiano da oltre 10 anni nel segmento del RIS-PACS e dei sistemi clinici, con oltre 200 installazioni nazionali ed internazionali, ci consente di affermare la nostra leadership come player di mercato in progetti di rilevanti dimensioni".
 

MARCO12

Forumer storico
Lasciate perdere le small cap
quando fanno peggio del spmib vuole dire che si crolla..okkio
controllate i piu rappresentativi delle small cap
a parte espresso che è la migliore di tutto il listino e che non venderò mai..presa ad 1 euro..
Le altre stanno per fare nuovi minimi e scrivere anticipatamente una bella
w
a tutto xbearspmib
 

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A TUTTO SMALL

small farma infomation tecnology e healtchare.

news

http://www.repubblica.it/supplementi/af/...

La ripresa dell’It nel 2010 dovrebbe favorire Exprivia



Dopo la tempesta dell’ultimo anno e mezzo, per il comparto It potrebbe prendere il via una nuova stagione di fusioni e acquisizioni, a tutto vantaggio delle società che hanno mantenuto fondamentali solidi. Partendo da queste considerazioni, il 2 dicembre Centrobanca ha avviato la copertura su Exprivia con rating "buy" e un target price a 1,3 euro. Secondo gli analisti, la società informatica è ben posizionata sul fronte della redditività che potrebbe migliorare ulteriormente nel 2010 – ed è candidata a nuove acquisizioni o jointventure. Exprivia, che a metà novembre ha annunciato l’acquisizione del 52% di Datilog (attiva nel mercato dei warehouse management system per l’automazione dei magazzini e dei centri di distribuzione), ha chiuso il terzo trimestre del 2009 con un valore della produzione per 63,8 milioni di euro, in calo del 2,2% rispetto a dodici mesi prima, ricavi netti per 60,8 milioni (2,3%) e un Ebitda di 9,5 milioni (0,5%).
 

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Semantic Valley: nasce in Trentino un polo per la tecnologia semantica

PA, aziende ed enti di ricerca uniti in un progetto finalizzato all'ottimizzazione delle risorse per sfruttare le potenzialità di business nel campo delle tecnologie dei contenuti
Venerdì 11 Dicembre 2009

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E' stato presentato a Trento il nuovo progetto Semantic Valley, che si propone di qualificare il Trentino come polo di eccellenza nelle tecnologie dei contenuti.

Si tratta di un'iniziativa tesa alla costituzione di un polo tecnologico di avanguardia nel settore della semantica, una sorta di 'marchio di qualità' in grado di valorizzare le competenze e i prodotti sviluppati in questo settore.

Il progetto è condiviso da numerosi promotori, tra cui enti della Pubblica Amministrazione (Provincia di Trento, Comune di Trento, Consorzio dei Comuni Trentini etc.), aziende (IBM, Oracle, Loquendo, Expert System, Pervoice...) ed enti di ricerca (Università degli Studi di Trento, Cimec, Celtc...), con l'obiettivo comune di accrescere il know-how trentino nelle tecnologie dei contenuti e del linguaggio scritto e parlato.
 

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ing investiment parla chiaro su cosa comprare

UNO DEI MAGGIORI ISTITUTI ING INVESIMENT PARLA CHIARO.

Portafoglio/ Westhuis (Ing) ad Affaritaliani.it: energia, hi-tech, health care e tlc i settori da mettere sotto l?albero - Affaritaliani.it


Portafoglio/ Westhuis (Ing) ad Affaritaliani.it: energia, hi-tech, health care e tlc i settori da mettere sotto l’albero
Martedí 01.12.2009 10:10

Rogier Westhuis
Rogier Westhuis
La fase peggiore per i mercati azionari è ormai passata. A pensarla così, del resto in linea con la maggior parte degli esperti di Borsa, è Rogier Westhuis, portfolio specialist equity global sectors di Ing investment management. Westhuis, intervistato da Affaritaliani.it, spiega che a corroborare questa tesi è anche il fatto che sono giunti risultati finanziari molto positivi da parte delle società, americane soprattutto, cosa che indica che sul fronte microeconomico è senza dubbio in atto una ripresa. Per contro, sullo scenario macroeconomico aleggia qualche punto di domanda. "E' necessario - afferma Westhuis - che tornino a crescere i consumi. Soltanto così la fase al rialzo delle Borse internazionali può essere effettivamente sostenibile. Siamo positivi sui mercati azionari per il 2010, a patto che l'economia reale riesca a tenere il passo. In ogni caso riteniamo che il prossimo anno i guadagni delle Borse, che saranno fondamentalmente supportati dall'incremento dei profitti delle aziende, saranno meno forti rispetto al 2009". Va infatti ricordato che i mercati, dai minimi di marzo a oggi, hanno effettuato un vero e proprio rally, di quelli come non se ne vedevano da molti anni.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica dell'investimento, l'esperto di Ing si attende che i mercati emergenti continuino a sovraperformare quelli sviluppati e in particolare che, all'interno del comparto, in un'ottica semestrale facciano meglio le Borse dell'Est Europa e che in un orizzonte di più lungo termine renda di più l'area sudamericana.

A livello di settori, Westhuis consiglia di puntare su quelli maggiormente difensivi. In particolare, la casa di investimento olandese, in una scala di valutazione che va da 1 a 5 e dove 1 indica ottime prospettive e viceversa 5 indica il massimo grado di negatività, bolla con il voto massimo, ossia 2, i settori dell'energia, della salute (health care), della tecnologia e delle telecomunicazioni. Per contro, le utility, benché rappresentino uno dei comparti difensivi per eccellenza, si limitano a un 3. "E' vero - ammette l'esperto di Ing investment management - che si tratta di un settore difensivo, ma le utility sono generalmente fortemente indebitate e questo non ci piace. Preferiamo invece, ad esempio, l'energia proprio perché si tratta di un settore caratterizzato da un livello di indebitamento inferiore".

Tra i comparti più apprezzati c'è quello tecnologico, che però non può certo essere definito difensivo. "Si tratta di un settore - spiega Westhuis - che, sebbene non sia difensivo, abbonda di liquidità". E, come noto, "cash is king", ovvero "la liquidità regna sovrana", e in tempi di crisi più che mai. "Pensiamo - prosegue l'esperto della casa di investimento olandese - che una volta che la crisi sarà terminata a tutti gli effetti le società dell'hi-tech avranno i bilanci migliori". Tipicamente difensivi sono invece i settori dell'health care, che piace a Ing sia per le valutazioni interessanti sia per le potenzialità che offre dal punto di vista di fusioni e acquisizioni (m&a), e quello delle telecomunicazioni. "Per quanto riguarda le tlc - afferma Westhuis - siamo positivi per diverse motivazioni: dall'elevato dividend yield ai massicci buyback degli ultimi mesi. Inoltre, ci aspettiamo anche in questo caso una certa attività di m&a, che ad esempio in Europa avrà come protagoniste soprattutto le società più piccole. In particolare, all'interno delle telecomunicazioni, privilegiamo i titoli dei gruppi meno regolamentati e/o più presenti sui mercati dei paesi emergenti".

Giudizio neutrale, invece, per i finanziari. “Ci sono – evidenzia l’eserto di Ing - elementi sia positivi sia negativi. Rientrano nella prima categoria i profitti che molte banche in questo periodo riescono a realizzare grazie ai differenziali di tassi di interesse lungo la curva, prendendo a prestito, praticamente a costo zero, dalle banche centrali. Tra gli elementi che invece ci lasciano dubbiosi sul settore finanziario segnaliamo, tuttavia, le numerose operazioni di aumento di capitale che per molti istituti sono state necessarie per riportare i conti in regola”. I finanziari, come voto, si aggiudicano un 3, così come fa anche il settore delle costruzioni (“materials”). “Questo comparto – conclude Westhuis – al momento presenta luci e ombre. E’ stato il migliore nel 2009 perché ha beneficiato dell’incremento dei prezzi delle materie prime, ma ora in termini di valutazioni risulta un po’ caro. Riteniamo che però gli investitori più propensi al rischio possano valutare una puntatina sui materials, che nel lungo periodo posso offrire buoni guadagni. Il settore, infatti, dovrebbe trarre spunti al rialzo dagli ingenti processi di urbanizzazione e di costruzione di infrastrutture dei paesi emergenti tuttora in corso, e che ci attendiamo continuino. Gli investimenti in infrastrutture di questi paesi, tra l’altro, sono gestiti dai governi e per questo presentano quel carattere di stabilità che dovrebbe fare bene ai materials”.
 

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tutto oro
 

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coumputer e software vanno a braccetto

Intel, risultati in crescita oltre attese


(Teleborsa) - Roma, 15 gen - Risultati superiori alle attese degli analisti per Intel. Il colosso dei chip americano, ha annunciato ieri sera a mercati Usa chiusi, di aver chiuso il quarto trimestre con utile netto di 2,3 miliardi di dollari, pari a 40 cents per azione, in deciso aumento rispetto ai 234 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. I conti superano le stime del mercato che aveva indicato un EPS di 30 cents.
In crescita del 28% i ricavi a 10,6 miliardi di dollari oltre i 10,2 miliardi indicati dagli analisti.
Per il trimestre in corso Intel prevede un giro d'affari di 9,7 miliardi a fronte dei 9,35 stimati dal consensus.
 

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News intervista a favuzzi




Exprivia/ Da Molfetta al listino

Scritto il 4 Febbraio, 2010 in Attualità da redattori | | Invia per Email
Da solo, Domenico Favuzzi di Exprivia riesce a dimostrare due cose: che l’Italia è in grado di produrre tecnologia di alto livello; e che al Sud possono nascere imprese competitive a livello mondiale. Imprese, come la sua, capaci di generare un Ebitda di 15 milioni su ricavi 2008 di 95,9, con una crescita del 50,84% sul margine operativo lordo del 2008. E di quotarsi: Exprivia, specializzata in tecnologie software e servizi di Information technology per la Pubblica amministrazione, il mercato bancario, sanitario, amministrativo, è la terza azienda di informatica approdata al listino italiano. Ormai una capogruppo che controlla otto aziende.
Vi siete quotati in un modo atipico. Anzi, vi siete ritrovati sul listino…
Sì, acquisendo una società già quotata, la AiSoftware, che dal 2000 era sul Nuovo mercato di Borsa Italiana. Dal 2007 invece siamo sullo Star, il segmento Mta ad alti requisiti.
Approdare al mercato ha cambiato il vostro modus operandi?
Eravamo già organizzati in modo tale da performare bene. Certo, quando sei al vaglio del mercato a volte sei costretto a marciare più forte.
E voi, la quinta, quando l’avete ingranata?
Il potenziale l’abbiamo sempre avuto, anche prima che fosse creata Exprivia, quando la società ancora si chiamava Abaco information service, che poi è confluita con AiSoftware nella nuova entità, Exprivia appunto.
Cioè?
Giovani laureati molto in gamba, provenienti dal Politecnico di Bari o da altre università di primario livello. E software specialistici per il mercato professionale.
Ci fa qualche esempio?
Realizziamo programmi che consentono lo scambio dei dati tra soggetti della Pubblica amministrazione; o che gestiscono il riconoscimento vocale in radiologia, solo per fare un paio di esempi. Al nostro attivo abbiamo avuto sempre grossi clienti, aziende del calibro di Olivetti, Ibm, Poste italiane e Terna.
C’è un settore privilegiato?
L’ambizione è diventare referenti per l’ambito sanitario: a questo scopo abbiamo acquisito, nel maggio 2009, il ramo d’azienda di una società, Aurora, presente sul mercato dal 1995 e con al suo attivo un parco clienti di trenta aziende ospedaliere e sanitarie in tutta Italia.
La dimostrazione che al Sud si può riuscire a eccellere. Ma lei il progetto lo aveva chiaro sin dall’inizio?
Io ero un laureato in informatica delle Puglie che si ritrovava a scegliere: o migrare in qualche azienda del Centro-Nord, oppure attivare qualche piccolo progetto nella mia regione.
Tanto piccolo non è stato, visti i quasi 100 milioni di euro di ricavi…
Non pensavo che avrei fatto l’imprenditore. All’inizio eravamo io e un socio ingegnere del Politecnico di Bari, con due partner finanziatori alle spalle.
E ora la vostra sede di Molfetta controlla aziende in tutta Italia.
Sì, ne abbiamo rilevate otto, con business complementari o integrativi al nostro. E riusciamo a massimizzare i risultati grazie a soluzioni one to one, progettando per i nostri clienti o trovando soluzioni applicative su piattaforme di terzi, per esempio di Sap.
Avete anche partecipazioni in laboratori di ricerca e start up…
Nel nostro ambito la ricerca è diventata un tassello fondamentale: nel 2008 abbiamo speso circa 3,8 milioni di euro per questo. E tra le nostre acquisizioni c’è il 60% della scuola di formazione di Confindustria di Bari.
Ma i software li progetta anche lei?
Lo facevo, fino al 2001. Poi ho dovuto occuparmi della crescita aziendale. Ho solo spostato la complessità da un ambito all’altro!
Siete diventati un punto di riferimento nazionale. Ma all’estero come siete posizionati?
Iniziamo a espanderci. A fine 2009 abbiamo venduto dei software medicali in Messico, ora stiamo trattando col Brasile. L’obiettivo è di aprirci anche all’Europa.
Avete sempre avuto marginalità così alte?
No, fino al 2004, pur con prodotti ottimi, non riuscivamo a crescere di molto. Per una ragione semplice: il personale, dopo qualche anno con noi, se ne andava in gruppi più grandi.
E come avete risolto il problema?
Semplice: facendo entrare una parte di esso nell’azionariato.
I vostri risultati nell’ultimo triennio sono sorprendenti, soprattutto per quanto riguarda l’utile netto, cresciuto del 149%: come li spiega?
Sul piano della clientela siamo cresciuti molto nei settori medicale e della Pubblica amministrazione. Sul piano organizzativo i nostri asset sono un minore costo del lavoro, personale qualificato e con un basso turnover; infine, un modello di business a matrice che consente di ottimizzare le risorse.
L’informatica corre veloce: come si sta al passo?
Si formano i giovani. Dalla nostra nascita siamo passati attraverso evoluzioni come il passaggio da Dos a Windows, ai database relazionali, alle tecnologie richieste per il Millennium bug…
Ma l’assunto che l’Italia sia indietro nell’It è vero o è un luogo comune?
Le aziende italiane innovano e in questo sono bravissime. Il problema non è l’offerta, è la domanda di basso livello. Negli Stati Uniti alcuni ministeri, come quello della Difesa, hanno sempre espresso una richiesta di tecnologia di prima qualità. Qui non è la stessa cosa…
E sconfessate anche il luogo comune che al Sud non si trovi manodopera intellettuale qualificata…
Il Politecnico di Bari è un’università eccellente, collaboriamo anche con Roma Tor Vergata. E ogni tanto andiamo a pescare qualche giovane laureato anche al Nord, per esempio in Liguria.
Gestire 1.200 persone non è facile…
Vero, ma è anche un grosso stimolo avere collaboratori giovani, come i nostri. E ottimi manager. Ogni anno assumiamo oltre 100 persone.
Anche quest’anno lo farete?
Sì, anche quest’anno.
Acquisizioni seriali, un mercato azionario a cui riferire: come si rilassa, lei?
Come prima cosa ho smesso di fumare, tanto per cominciare. E sto facendo un corso di barca a vela.
 

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