ARANCIA
Forumer storico
scusate ma io la questione la vedo in modo molto più semplice...
prorpio in questo periodo di recessione (le previsioni per il 2012 non sono ottimistiche...) molte aziende si ritrovano con personale in eccedenza, oppure con un accumulo di troppe figure "senior" con stipendi medio/elevati dovuti (mi rifersico in particolare al settore in cui lavoro io, cioè l'informatico) alle assunzioni spesso spropositate avvenute negli anni 1998-2002 (parziale boom per bolla internet)
a questo punto c'è una convenienza a liberarsi di personale o eseguire un ricambio generazionale, quindi licenziare i più vecchi ed assumere nuovi giovani (stagisti/neolaureati)
è chiaro che nel nuovo art.18 così come hanno proposto il icenziamento per motivi economici, l'escamotage è facile......con la scusa della crisi e delle razionalizzazioni dei costi......
e per il mio modo di vedere, tuareg, in molte aziende se ne strafottono se uno ha voglia e si impegna, perchè se è in avanti con gli anni e costa troppo tendono ad eliminarlo in luogo di altri giovani appena formati...
a meno che la concertazione in parlamento produrrà una griglia di norme per evitare questo.....ma allora vorrebbe dire che il governo tecnico non ha raggiunto il suo vero obiettivo...
devo ancora studiarla la riforma ma il tuo intervento è la giusta sintesi dei timori diffusi se poi ci aggiungi che non puoi avere prima la pensione se resti inoccupato ecco che molti 50 tremano ..
Ma secondo voi è l'articolo 18 che frena la crescita o forse è :
- il cuneo fiscale
- l'assenza da settori innovativi
- la disciplina fiscale (non agevolata) come in altri stati EU