oggi sono usciti qs due dati...
(ASCA) - Roma, 14 mar 2014 - Nel mese di dicembre 2013 scende la quantita' di debito pubblico in mano agli investitoti esteri. Su un debito pubblico complessivo di 2.068,9 miliardi di euro, gli investitori non residenti hanno ridotto la quantita' di titoli di stato posseduti da 690,8 miliardi di euro del mese di novembre a 663,3 miliardi. Si tratta dello stesso ammontare detenuto alla fine del dicembre 2012 pero' su un debito pubblico che allora era pari a 1.989,4 miliardi di euro. Sono i numeri del Supplemento al Bollettino statistico ''Finanza pubblica, fabbisogno e debito'' di Bankitalia.
Debito pubbblico: Bankitalia,
a gennaio sale a 2.089,4 miliardi (ASCA) - Roma, 14 mar 2014 - Nel mese di gennaio riprende la salita del debito pubblico che raggiunge 2.089,4 miliardi di euro dai 2.068,9 miliardi del mese di dicembre 2013. A gennaio del 2013, il debito pubblico era pari a 2.023,5 miliardi.Sono i numeri del Supplemento al Bollettino statistico ''Finanza pubblica, fabbisogno e debito'' di Bankitalia. A dicembre 2013 il debito pubblico era sceso dal massimo storico di 2.104 miliardi toccato a novembre, un calo in linea con la stagionalita' tipica dell'ultimo mese dell'anno favorita dagli anticipi e dai saldi delle imposte. L'aumento del debito pubblico a gennaio di 20,5 miliardi, a 2.089,5 miliardi e' dovuto essenzialmente all'aumento (20,3 miliardi) delle disponibilita' liquide del Tesoro, pari a fine gennaio a 57,9 miliardi (68,1 a gennaio del 2013). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali e' aumentato di 18,9 miliardi, quello delle Amministrazioni locali e' aumentato di 1,5 miliardi e quello degli Enti di previdenza e' rimasto sostanzialmente invariato.
anzi tre
(ASCA) - Roma, 14 mar 2014 - A febbraio, gli scambi di energia elettrica nel Mercato del Giorno Prima segnano ancora una flessione su base annua (-4,7%) portandosi a 22,9 milioni di MWh, minimo storico nel mese di febbraio. Lo rende noto il Gestore dei Mercati Energetici spiegando che in tale quadro prosegue la discesa del prezzo di acquisto dell'energia nella borsa elettrica (PUN), che, dopo la flessione di quasi 18 Euro/MWh degli ultimi due mesi, scende a 51,34 Euro/MWh, ai minimi da giugno 2005. In particolare nelle ore di picco il PUN, con 62,52 Euro/MWh, ha registrato un minimo assoluto. Nel Mercato a Termine dell'energia elettrica, i prezzi dei prodotti in negoziazione evidenziano un generale ribasso, con l'Annuale 2015 baseload scambiato a 55,25 Euro/MWh. Il segno meno contrassegna senza distinzione le vendite e gli acquisti, sia nelle zone nazionali che in quelle estere (import/export), con l'unica eccezione delle vendite da impianti a fonte rinnovabile che continuano ad esibire tassi di crescita tendenziale in doppia cifra (+30,6% a febbraio). Mentre le registrazioni sulla Piattaforma Conti Energia a termine segnano un record storico in media oraria, la liquidita' del mercato, seppur in linea con i livelli del semestre precedente, cede oltre 10 punti percentuali su base annua, attestandosi a 64,2%.