QUANDO, DOPO AVER VINTO LA PRIMA EDIZIONE DEL GIRO D'ITALIA, iL CICLISTA LUIGI GANNA

ranger dopo che entrerà in vigore la tobin tax sulle transazioni finanziarie dovrai ripetere sempre che monti è il top dei manager, se ho capito bene tu tradi a tempo pieno;);)


buon sole a tutti oggi mi sento peggio di ieri e molto peggio dell'altro ieri:wall::wall:

è una tassa europea ...ma semp colpa di monti:D .....quando sara' faremo due conti e ti sapro' dire :-o

x l'altro:sad: : la cesky repubblic sta alla germania come la polonia sta all'italia :help: cmq questi ragionamenti complottisti tipici dei leghisti tralaltro...sui confini dei propri orticelli ...non stanno in piedi manco se li puntelli con le travi di larice :D

ps : il larice viene usato nelle fondamenta delle case a venezia :-o
 
Con questo finisco. Ne riparleremo fra 1 anno

Il vero problema dell’Italia è la costrizione imposta a tutta l’economia di rimanere agganciata ad una moneta unica forte come l’euro che sta annientando la competitività del tessuto produttivo nazionale, salassando i salari dei lavoratori, amplificando gli squilibri interni ed esterni del paese con il resto degli stati europei. Il vero problema dell’Italia è che continuando su questa strada apriremo le porte ad una progressiva ma inesorabile colonizzazione dei grandi gruppi industriali e finanziari stranieri, rinunciando all’autonomia produttiva e peggiorando anno dopo anno la dipendenza dagli investimenti esteri e il tasso di indebitamento con il resto del mondo. Il vero problema dell’Italia è la selezione della classe dirigente, che viene scelta con cura in base alla scarsa competenza e capacità decisionale o alla facilità con cui si lascia manipolare o corrompere da agenti esterni alla politica. Il vero problema dell'Italia è il continuo attacco della propaganda che tende ad assottigliare e ridimensionare le istituzioni democratiche dello stato in favore di interessi e controlli privatistici della politica. In confronto a questi problemi cruciali, i vitalizi dei parlamentari sono il classico fumo negli occhi che serve ad annebbiare la vista, perché a quel punto, quando la nazione sarà priva di qualsiasi capacità di reazione, non ci sarà più bisogno della politica, del parlamento, della democrazia, in quanto vivremo in una sorta di dittatura finanziaria e industriale eterodiretta in cui le decisioni verranno prese altrove e i residenti non avranno più alcuna voce in capitolo non solo per far valere le proprie legittime istanze di giustizia ed equità sociale, ma anche per rivendicare gli essenziali diritti democratici che stanno alla base della pacifica convivenza civile (non ultimo il diritto di voto). Inutile ricordare che da trenta anni a questa parte, con l’adesione totale e convinta ai programmi oligarchici e totalitari dell’Unione Europea, il processo di espropriazione di potere, di ricchezza, di democrazia è già abbondantemente in corso e sotto gli occhi di tutti.
 
Si annuisce chiaramente che tu - di industria - ne sai veramente poco.
Coltiva il tuo orticello, va.
 
Con questo finisco. Ne riparleremo fra 1 anno

Il vero problema dell’Italia è la costrizione imposta a tutta l’economia di rimanere agganciata ad una moneta unica forte come l’euro che sta annientando la competitività del tessuto produttivo nazionale, salassando i salari dei lavoratori, amplificando gli squilibri interni ed esterni del paese con il resto degli stati europei. Il vero problema dell’Italia è che continuando su questa strada apriremo le porte ad una progressiva ma inesorabile colonizzazione dei grandi gruppi industriali e finanziari stranieri, rinunciando all’autonomia produttiva e peggiorando anno dopo anno la dipendenza dagli investimenti esteri e il tasso di indebitamento con il resto del mondo. Il vero problema dell’Italia è la selezione della classe dirigente, che viene scelta con cura in base alla scarsa competenza e capacità decisionale o alla facilità con cui si lascia manipolare o corrompere da agenti esterni alla politica. Il vero problema dell'Italia è il continuo attacco della propaganda che tende ad assottigliare e ridimensionare le istituzioni democratiche dello stato in favore di interessi e controlli privatistici della politica. In confronto a questi problemi cruciali, i vitalizi dei parlamentari sono il classico fumo negli occhi che serve ad annebbiare la vista, perché a quel punto, quando la nazione sarà priva di qualsiasi capacità di reazione, non ci sarà più bisogno della politica, del parlamento, della democrazia, in quanto vivremo in una sorta di dittatura finanziaria e industriale eterodiretta in cui le decisioni verranno prese altrove e i residenti non avranno più alcuna voce in capitolo non solo per far valere le proprie legittime istanze di giustizia ed equità sociale, ma anche per rivendicare gli essenziali diritti democratici che stanno alla base della pacifica convivenza civile (non ultimo il diritto di voto). Inutile ricordare che da trenta anni a questa parte, con l’adesione totale e convinta ai programmi oligarchici e totalitari dell’Unione Europea, il processo di espropriazione di potere, di ricchezza, di democrazia è già abbondantemente in corso e sotto gli occhi di tutti.

Visto che questa discussione l'ho gia portata avanti in altro thread ed una posizione che viene portata avanti con un certo piacere da alcuni economisti italiani alla ricerca di una notorietà cavalcando il facile populismo metto grafico che riguarda l'andamento dela valuta dell'antica Roma: chi vuole si legge un po di storia e vede a cosa ha portato l'accelerazione della svalutazione della moneta nel tempo... non certo buoni presagi... La svalutazione di una moneta è l'altra faccia del default e stabilire se è meno dolorosa oppure no è difficile da dire e dipende molto anche da altre variabili macro (tasso demografico, situazione industriale del resto del globo ecc..).
per quanto riguarda la colonizzazione industriale e finanziaria questo non è che non fa parte del nostro imprinting culturale e dare la colpa all'euro o all'europa di farci colonizzare mi sembra che strida con la nostra storia di colonia perenne degli ultimi 500/600 anni come minimo. E' la mancanza di volontà degli imprenditori di fare sistema uno dei grossi limiti allo sviluppo italiano di imprese ben capitalizzate e strutturate e non certo è stata colpa dell'euro. Se le imprese italiane avessero avuto il coraggio di rinunciare (salvo rari casi naturalmente) alla propria dimensione familiare per creare macro gruppi a livello nazionale ora la possibilità dello smantellamento produttivo italiano sarebbero molto più basse. E non dimentichiamoci che la ricchezza privata italiana è stimata come una delle più grandi del mondo quindi i capitali ci sarebbero...

Poi possiamo passare alle pastoie della burocrazia e dello Stato e delle regioni e li siamo penso tutti d'accordo che non funzioni da decenni.


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La vediamo sotto punti di vista differenti. Ovvio.

La grande ricchezza - sulla quale concordiamo - è data proprio dalle piccole/medie aziende italiane.

E' questa versatilità che ci ha consentito di essere ai primi posti delle classifiche mondiali ed avere - ancora oggi - piccole/medie aziende che il mondo ci invidia.

Peccato che ora queste aziende fuoriescano dal nostro circuito nazionale, per posizionarsi su altri mercati e la riprova di quanto dico solo le agevolazioni che la nostra dirimpettaia - Svizzera - offre proprie a questo settore di aziende.
 
La vediamo sotto punti di vista differenti. Ovvio.

La grande ricchezza - sulla quale concordiamo - è data proprio dalle piccole/medie aziende italiane.

E' questa versatilità che ci ha consentito di essere ai primi posti delle classifiche mondiali ed avere - ancora oggi - piccole/medie aziende che il mondo ci invidia.

Peccato che ora queste aziende fuoriescano dal nostro circuito nazionale, per posizionarsi su altri mercati e la riprova di quanto dico solo le agevolazioni che la nostra dirimpettaia - Svizzera - offre proprie a questo settore di aziende.

Io ho letto il pezzo che hai scritto sopra... e di quel pezzo non condivido ne il discorso della svalutaizone competitiva che è un arma a doppio taglio ne il discorso dell'euro come causa del nanismo industriale italiano; poi la delocalizzazione delle imprese italiane è un fenomeno quantomeno decennale anche per imprese di picole e medie dimensioni ed è un processo che ha a che fare con la globalizzazione piuttosto che con l'euro; che poi si scelgano stati che fiscalmente siano vantaggiosi beh mi sembra evidente e possono esserlo stati che non hanno i problemi dell'italia a livello di debito pubblico che ricordiamolo era già a questi livelli con la lira.. quindi anche questo è stato costruito ben prima dell'avvento dell'euro; semmai l'illusione dei tassi bassi dell'area euro ha impedito gli agiustamenti che sarebbero stati necessari gia 20 anni fa se proprio dobbiamo dare una colpa all'euro; ci ha fatto illudere che con l'indebitamento potevamo risolvere i nostri problemi strutturali.

POi che ci siano ottime aziende in Italia che fanno fatica ma non per colpa loro siamo tutti daccordo; l'italiano ha le palle sul lavoro...
 
Sono totalmente d'accordo con Giovanni.....ci fanno chiudere tutti per farci mangiare ***** che viene da chissà dove,vestiti tutti allo stesso modo,con case tutte uguali con arredamenti svedesi,macchine uguali.....è lo spegnimento totale dell'italiano a favore dei gruppi di potere di cui Monti ne fa parte!Ci stanno uccidendo,e Ranger,scusami tanto,ma vivi di trading e non hai idea di chi come me,Silpla,Bruno ed Erry siamo costretti a dover combattere ogni giorno!La realtà e'questa e poche pugnette!!!
 
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Sono totalmente d'accordo con Giovanni.....ci fanno chiudere tutti per farci mangiare ***** che viene da chissà dove,vestiti tutti allo stesso modo,con case tutte uguali con arredamenti svedesi,macchine uguali.....è lo spegnimento totale dell'italiano a favore dei gruppi di potere di cui Monti ne fa parte!Ci stanno uccidendo,e Ranger,scusami tanto,ma vivi di trading e non hai idea di chi come me,Silpla,Bruno ed Erry siamo costretti a dover combattere ogni giorno!La realtà e'questa e poche pugnette!!!

Ma tu pensi davvero che hai tutti sti casini e fai cosi fatica a portare a casa i risultati perchè c'è l'euro? Mentre sulle critiche al governo Monti sono daccordo perche dei tecnici che l'unica soluzione che trovano per risanare i bilanci sia quella di tasse e tagli mi sembra un po risibile io parlo proprio dell'euro.
Io penso che sull'euro abbiamo sbagliato noi e nessun'altro perchè ne abbiamo sottovalutato le conseguenze.
 
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è una tassa europea ...ma semp colpa di monti:D .....quando sara' faremo due conti e ti sapro' dire :-o

x l'altro:sad: : la cesky repubblic sta alla germania come la polonia sta all'italia :help: cmq questi ragionamenti complottisti tipici dei leghisti tralaltro...sui confini dei propri orticelli ...non stanno in piedi manco se li puntelli con le travi di larice :D

ps : il larice viene usato nelle fondamenta delle case a venezia :-o
spero che il m5s prenda un buon 40% alle prossime lezioni cosi ci porta fuori dall'euro, non paga il debito, nazionalizza le banche e ricominciamo da 0:V
 
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