QUANDO SENTI QUALCOSA CHE TI FA VIBRARE IL CUORE NON DOMANDARTI MAI COSA SIA, MA VIVILO

Coltelli affilati ?

"Il voto ci dice una cosa chiara: nella mia città, che non è l'ultimo borgo d'Italia, siamo stati rottamati dai cittadini.

Il Pd non ha saputo ascoltarli. E ci hanno punito". Così la ministra della Funzione pubblica Marianna Madia in un'intervista a La Repubblica.

Il ministro poi si focalizza su Roma. "Il Pd è stato vissuto come ininfluente rispetto alla vita delle persone. Non ha capito il disagio delle periferie, della gente meno tutelate più in difficoltà, che alla fine ci ha percepito come inutili, incapaci di dare risposte ai loro bisogni. E ha scelto chi invece gli offriva questa speranza".

Madia chiede dimissioni di Orfini
Infine, la Madia chiede la testa di Orfini: "Questa sconfitta non è una finzione, purtroppo. Perciò adesso chi ha idee e forza d'animo deve farsi avanti, perché noi del Pd romano siamo stati tutti rottamati. In questo momento tutti gli schemi di gioco sono saltati. E bisogna avere l'umiltà di riconoscerlo. Se il tappo è Orfini, allora si dimetta da commissario. Non ci possiamo più permettere ostacoli al cambiamento. In città c'è una classe dirigente giovane, agisca. Ma senza aspettare che qualche capo corrente la candidi".
 
Oh Bean, ma non l'hai ancora capito ? E' un NO sicuro.

Dopo la sconfitta elettorale delle Comunali, Renzi guarda con preoccupazione al referendum e sta già pensando di posticiparlo.

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Inizialmente aveva indicato il 2 ottobre come prima data utile, poi aveva parlato del “9 o del 16 di ottobre”.
Ora sembra che stia accarezzando l’idea di farlo slittare al 23 o 30 ottobre per aver 3, 4 settimane in più di campagna elettorale, dato anche che ad agosto pure la politica va in ferie.
 
Brutto episodio alla prima uscita pubblica di Virginia Raggi come sindaco di Roma.

Il neo eletto primo cittadino della Capitale è intervenuto ieri all'Università Pontificia Lateranense in occasione del Giubileo degli uomini e delle donne delle istituzioni pubbliche,
alla presenza delle maggiori cariche dello Stato.

Presenti numerosi ministri del governo Renzi, oltre al presidente della Camera Laura Boldrini e al vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.
Tra gli esponenti dell'esecutivo e il nuovo inquilino del Campidoglio è calato un gelo palpabile che ha quasi sfiorato la scortesia istituzionale:

che dire infatti del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, che passa dinnanzi al sindaco Raggi senza nemmeno salutarla e farle le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro?

Una scena davvero poco edificante, replicata poi in occasione dell'arrivo del ministro per la Pubblica Amministrazione Marianna Madia
e di quello degli Interni Angelino Alfano. Anche il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini e il capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato sono passati davanti alla Raggi senza degnarla di uno sguardo.

Più educati e formali il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
Attenti all'etichetta e anche alla cordialità. Che nel galateo, istituzionale e non, devono sempre coincidere.
 
Non è l'effetto di un particolare rincaro dei prezzi del petrolio o del gas né si tratta dell'ennesimo incremento delle accise.
La colpa è del mercato dei servizi di dispacciamento che nello scorso aprile ha registrato extracosti per circa 300 milioni.
La denuncia è stata formalizzata da Marco Bruseschi, presidente del Coordinamento consorzi di Confindustria, ma gli effetti riguardano tutti.

«Prevediamo che i dati di maggio e giugno saranno in linea, forse più alti: in tre mesi quasi un miliardo di euro, mezzo punto di Pil!»,
ha rimarcato con allarme Bruseschi aggiungendo che
«come Pmi non accetteremo che tali costi siano trasferiti sulle nostre bollette».

Occorre, però, spiegare quali sono le variabili in gioco e perché a pagare potremmo essere noi.
L'elettricità si contratta alla Borsa elettrica su diversi segmenti di mercato.

I principali sono il Mercato del giorno prima (Mgp) e il Mercato infraday (Mi), gestiti dal Gestore dei mercati energetici (Gme) che è una società pubblica e vigila, appunto, contro le speculazioni.

Il Mercato dei servizi di dispacciamento (Msd) è sempre operato dal Gme ma il player principale è Terna, il gestore della rete quotato in Borsa.
Su Msd Terna risolve i problemi di congestione o di eccesso di domanda acquistando «al prezzo presentato» l'energia elettrica offerta.

Il rimborso a piè di lista degli oneri sostenuti da Terna per evitare blackout si chiama uplift ed è una componente della bolletta elettrica.
 
Che cosa è successo ad aprile lo ha spiegato bene l'analista di Elemens, Andrea Marchisio, a QualEnergia.it.

Su Mgp prevalgono i produttori da fonti rinnovabili: vendono a basso costo energia che già beneficia di incentivo come solare ed eolico.

Alcune centrali tradizionali tendono a offrire maggiormente su Msd per spuntare margini più elevati.

Confindustria denuncia, in particolare, la centrale Ep a carbone di Fiumesanto in Sardegna e quelle a gas di Enel e Sorgenia a Brindisi.
C'è poi il problema storico della Sicilia che spesso non riesce a soddisfare la domanda ed è spesso presente su Msd.
Il nuovo allaccio sottomarino alla Calabria, recentemente installato, dovrebbe mitigare la crisi.
L'Authority dell'energia, infine, sta cercando di aprire Msd anche alle rinnovabili in modo che la maggiore offerta faccia scendere i prezzi.

Intanto, conclude Confindustria, «gli extracosti saranno scaricati da luglio nell'uplift» e, come al solito, pagherà Pantalone.
 
Per chi volesse prendere nota e fare una scampagnata istruttiva ......

Non quindi escursioni pittoresche ma, a pochissimi chilometri da Montisola, o Monte Isola, fermarsi a vedere le terme romane di Predore, affacciate sull'acqua in un suggestivo spazio miracolosamente recuperato.
E di lì a Sarnico, con le meravigliose ville Liberty e le terrecotte e i ferri battuti di Alessandro Mazzucotelli.
Appena più in là, Credaro, con una cappella affrescata da Lorenzo Lotto che, da sola, vale cento volte l'opera di Christo, certamente mai visitata da Germano Celant, ma centovent'anni fa riscoperta da Bernard Berenson.
Inevitabili, a pochi chilometri, il borgo medievale di Castelli Calepio, la chiesa romanica di Cividino e, poco più in là, il Castello Camozzi Vertova di Costa di Mezzate, con capolavori di Van Dick, Baschenis, Ceruti, Frà Galgario, Lorenzo Lotto.
Di quest'ultimo grande artista non è perdibile in alcun modo la Cappella Suardi a Trescore Balneario, il cui rilievo nella storia dell'arte è pari a quello della Cappella Sistina di Michelangelo e delle Stanze Vaticane di Raffaello.
Eppure, il mio amico Direttore del museo di Kansas City, venuto per Christo, non ha avuto il tempo di vederla, ha passeggiato sulla ludica passerella, senza accorgersi di aver dormito sopra le terme romane di Predore e trascurando il senso stesso della parola «divertimento» che, sul piano etimologico, come può apprezzare la signora Beretta, significa cambiare strada, divertere.
Nel caso di specie, le deviazioni, dopo l'escursione a Trescore, a soli 12 chilometri da Sarnico, sono tutte sulle rive del lago dove io ho condotto con somma soddisfazione l'amico di Kansas City:
a Solto Collina, guidati da Walter Spelgati, per vedere in notturna non la passerella desolata, ma la Pieve di Santa Maria Assunta con l'organo di Andrea Fantoni e la Pala d'altare di Giambettino Cignaroli e, nella Cappella della Disciplina, il ciclo di affreschi di Giacomo Busca; e, ancora, gli affreschi quattrocenteschi di Gargarino nella Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano.
Poco lontano, a Lovere, le belle collezioni dell'Accademia Tadini, con dipinti di Jacopo Bellini, Francesco Benaglio, Carlo Francesco Nuvolone, Giacomo Ceruti, Francesco Hayez.

Nella notte di Lovere, tutto era chiuso, con l'eccezione di una birreria animata da ubriachi.
Imperdibile, poi, Pisogne, con i meravigliosi affreschi di Romanino nella Chiesa di Santa Maria della neve: la Maddalena ai piedi della Crocifissione è una delle immagini più travolgenti del Rinascimento italiano.
 
Ma mi chiedo: perché la Regione e i Comuni non hanno predisposto visite organizzate con orari di apertura anche notturni per i luoghi che ho citato?

Diversamente da Christo e dalla Beretta, alle autorità locali doveva stare a cuore animare e far rivivere paesi e monumenti, in un'occasione così vantaggiosa e non soltanto fine a se stessa, ma utile per rivelare meravigliosi tesori segreti, in questi giorni e per l'avvenire.
Si è preferita una soluzione masturbatoria, per esaltare Christo sopra tutto. Con quale convenienza per il «territorio»?
E io, che non sono stato incaricato dalla Regione di stabilire un così facile collegamento, ho però chiamato l'industriale Beretta, probabilmente il marito di Umberta, sottoponendogli la questione, dal momento che egli si era mosso per sensibilizzare «i sindaci», e gli ho proposto una più ardita e ideale passerella fra il Lago di Iseo e Salò, dove, nel museo MuSa, ho fatto arrivare 160 capolavori, da Giotto a De Chirico, ognuno dei quali - Tiziano, Veronese, Savoldo, Guido Reni, Guercino, Cagnacci, in larga parte mai visti perché provenienti da istituzioni private e fondazioni bancarie - ha un interesse artistico mille volte superiore all'opera di Christo, un vero regalo ai tanti illusi di camminare sulle acque.
E perché non allungare la «passerella ideale» fino alla meravigliosa abbazia benedettina di Rodengo Saiano, o alla ricca Fondazione Sorlini di Cazzago San Martino, entrambe a 10 chilometri da Iseo?
Non sarebbe stato faticoso dare un significato a quella magica e illusoria passerella, avendo consapevolezza della realtà meravigliosa tra il lago di Iseo e il lago di Garda che centinaia di migliaia di persone ipnotizzate non conosceranno mai.
E, dal momento che, in sedici giorni, già per alcune notti la passerella non sarà percorribile, stabilire alternative sarebbe stata una onesta e giusta compensazione.

Camminare nel sogno dell'arte intorno al lago di Iseo, come suggerisco alla bella Umberta Beretta, che ha certamente sensibilità e gusto per capirlo.
 

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