Quel drink in più lasciando socchiuso l'uscio...

In verità, l'hai già fatto.
Se non si sa cosa sia realmente accaduto (né mai lo si saprà, al di fuori dei due protagonisti della vicenda), la sentenza va presa per quello che è: una provvisoria verità processuale, né più né meno. Andranno in Cassazione e verrà meno, presumibilmente, la provvisorietà della verità, che diventerà verità processuale definitiva.
Poi scusa, la tua pregiudiziale avversione verso l'essere maschile rende ricusabile ogni tua opinione al riguardo: se il soggetto avesse anche solo posato gli occhi sulla ragazza, ammesso che questo si possa configurare reato penale di "osservazione indebita", tu l'avresti condannato comunque.
E allora cosa ci sta a fare la magistratura ?
io non ho alcuna pregidiziale avversione verso l'essere maschile, ma una ragazza che mi avesse detto "che cazzo fai, non voglio" mi sarebbe sembrato un segnale piuttosto chiaro ed incontrovertibile.
Sentenza vergognosa.
 
D'accordo ma nessuno, che oggi commenta, era presente alla scena.
Nessuno era presente al processo.
Nessuno ha letto le carte e sentito le testimonianze.
Solo le consuete pagine di giornale.
O il giudice si è rincoglionito oppure ci sono elementi sconosciuti o conosciuti ma divulgati in modo difforme da quanto risulterebbe agli atti.
Poi ovvio che se una persona ti dice che non vuole ma tu insisti ci sarebbe poco da commentare.
 
La Legge è Uguale per Tutti...!!! ;)


A leggere questo articolo, i dubbi su cosa sia accaduto realmente, ci sono. E se ci sono dubbi, che piaccia o meno, ma non si condanna una persona.

La senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio e violenza di genere: "È sempre difficile commentare una sentenza e non si dovrebbe per principio, ma..." Giusto, allora non commentarla.

I giudici erano 3, dei quali, una donna facente funzioni di Presidente. Fossero state 2 donne o tutto il collegio giudicante fosse stato composto da donne, cosa avrebbero detto i sostenitori del sessismo ad ogni costo ?

"Per i giudici "non ci sono certezze" sul racconto della ragazza e neppure sull'esistenza di una aggressione sessuale da parte di un ventenne che pochi minuti prima, fra un bicchiere e l'altro, le aveva manifestato il proprio interesse. L'atteggiamento di lei, anzi, è stato ricostruito e analizzato nei dettagli per arrivare a concludere che l'imputato con ogni probabilità aveva soltanto "equivocato".
 
L'unica sentenza incontrovertibile, in questa ambigua circostanza, è che al cesso, le donne, c'è devono anna' da sole.
 
L'unica sentenza incontrovertibile, in questa ambigua circostanza, è che al cesso, le donne, c'è devono anna' da sole.
la cosa che devono andare al cesso in due però alla fine si rivela sensata.
Se avesse avuto un'amica con cui condividere il cesso, come fanno sempre, non sarebbe successo nulla.
E comunque, che l'uomo accompagni la donna al cesso, non si è mai visto nè sentito.
E aggiungo, scoparsi una al cesso... eppure dicono che lui fosse innamorato...
Boh.
Per come l'ho vissuto io l'amore è diverso da una trombata dentro al cesso di un bar con lei che magari ha appena vomitato.
 
A parte il fatto che quando siamo al cesso, siamo in un momento di intimità. Quindi se io lascio aperto l'uscio (del cesso), cosa che faccio regolarmente, a nessuno è consentito di entrare nella mia intimità. Questione di educazione. Inizio però a pensare che la parola "stupro" in questa storia sia inadeguata, vista la sentenza.
 
A parte il fatto che quando siamo al cesso, siamo in un momento di intimità. Quindi se io lascio aperto l'uscio (del cesso), cosa che faccio regolarmente, a nessuno è consentito di entrare nella mia intimità. Questione di educazione. Inizio però a pensare che la parola "stupro" in questa storia sia inadeguata, vista la sentenza.

è che purtroppo ormai nessuno più educa i giovani, nè le famiglie , tantomeno la scuola ( disastrata )
 
A parte il fatto che quando siamo al cesso, siamo in un momento di intimità. Quindi se io lascio aperto l'uscio (del cesso), cosa che faccio regolarmente, a nessuno è consentito di entrare nella mia intimità. Questione di educazione. Inizio però a pensare che la parola "stupro" in questa storia sia inadeguata, vista la sentenza.
Cagare con la porta del cesso aperta è segno di grande educazione.
 

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