Novenove
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... niente a che vedere con le cause della crisi, e molto probabilmente è stata approvata perché è inefficace.
La commissione d'inchiesta sulla crisi, presieduta da Phil Angelides, un rapporto l'ha prodotto, anzi ne ha prodotti tre. La commissione Rogers, che indagò sulle cause del disastro dello Space Shuttle, aveva prodotto un solo rapporto; avevano collaborato alle indagini le migliori menti dell'epoca, tra cui il premio Nobel della fisica Richard Feynman, e per trovare la causa del disastro avevano cercato in ogni direzione, fino a individuare con certezza il colpevole: una guarnizione difettosa che era diventata troppo rigida a basse temperature, provocando una fuga; per convincere la cittadinanza, Feynman dimostrò le conclusioni della commissione con un esperimento in diretta televisiva.
L'economia non è una scienza esatta come la fisica, ma questo non può giustificare il fallimento della commissione Angelides. Noi economisti, a patto di poter contare su dati sufficienti, abbiamo dei metodi per individuare le cause probabili di un fenomeno economico. E soprattutto siamo in grado di confutare altre possibili spiegazioni. Il limite maggiore sta nella disponibilità di dati, non nelle metodologie. Ma i dati non sono stati resi disponibili perché le parti interessate avevano (e hanno) paura a divulgarli, sapendo benissimo che cosa verrebbe fuori.
Sfortunatamente, la commissione, composta soprattutto da funzionari eletti invece che da esperti, ha sprecato tempo in diatribe politiche: i suoi componenti non sono riusciti a mettersi d'accordo nemmeno su come definire i mutui subprime e su come calcolare quanti mutui fossero in circolazione negli Stati Uniti al momento della crisi. Una successiva inchiesta sui lavori della commissione è stata più accurata dell'inchiesta della commissione sulla crisi: dopo aver esaminato le e-mail, un rapporto del Congresso ha riscontrato senza ombra di dubbio che i lavori della commissione erano stati guidati da
... niente a che vedere con le cause della crisi, e molto probabilmente è stata approvata perché è inefficace.
La commissione d'inchiesta sulla crisi, presieduta da Phil Angelides, un rapporto l'ha prodotto, anzi ne ha prodotti tre. La commissione Rogers, che indagò sulle cause del disastro dello Space Shuttle, aveva prodotto un solo rapporto; avevano collaborato alle indagini le migliori menti dell'epoca, tra cui il premio Nobel della fisica Richard Feynman, e per trovare la causa del disastro avevano cercato in ogni direzione, fino a individuare con certezza il colpevole: una guarnizione difettosa che era diventata troppo rigida a basse temperature, provocando una fuga; per convincere la cittadinanza, Feynman dimostrò le conclusioni della commissione con un esperimento in diretta televisiva.
L'economia non è una scienza esatta come la fisica, ma questo non può giustificare il fallimento della commissione Angelides. Noi economisti, a patto di poter contare su dati sufficienti, abbiamo dei metodi per individuare le cause probabili di un fenomeno economico. E soprattutto siamo in grado di confutare altre possibili spiegazioni. Il limite maggiore sta nella disponibilità di dati, non nelle metodologie. Ma i dati non sono stati resi disponibili perché le parti interessate avevano (e hanno) paura a divulgarli, sapendo benissimo che cosa verrebbe fuori.
Sfortunatamente, la commissione, composta soprattutto da funzionari eletti invece che da esperti, ha sprecato tempo in diatribe politiche: i suoi componenti non sono riusciti a mettersi d'accordo nemmeno su come definire i mutui subprime e su come calcolare quanti mutui fossero in circolazione negli Stati Uniti al momento della crisi. Una successiva inchiesta sui lavori della commissione è stata più accurata dell'inchiesta della commissione sulla crisi: dopo aver esaminato le e-mail, un rapporto del Congresso ha riscontrato senza ombra di dubbio che i lavori della commissione erano stati guidati da