Qui di seguito invece vi giro quello che mi e' arrivato dal trading Desk ,
Che nn so quanto possa interessarvi , visto che sui titoli di stato e obbligazioni mi pare che a voi la cosa freghi poco.
La cosa un po' mi dispiace anche xche' i soldi veri in questi ultimi mesi si son fatti tardando la curva dei rendimenti:
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Il summit EU di ieri é stato abbastanza positivo, con il riconoscimento degli sforzi della Grecia e la decisione di accelerare i pagamenti al “bailout fund”. Metá dei fondi sarebbero stati ritardati, ancora per l’incertezza sull’implementazione delle riforme, ma questo non pare aver turbato i mercati.
I ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno concordato il completamento di tutte le misure necessarie per l’implementazione dei PSI, ossia: la “collateral enhancement facility” che serve ad assicurare l’accettabilitá dei GGB nelle operazioni di mercato aperto della BCE, l’emissione di bond da parte dell’EFSF per finanziare le garanzie ai PSI e il pagamento degli accrued interests, il mandato per l’EFSF di comprare bond Greci e la “backstop facility” che servirá per ricapitalizzare le banche greche. Mancano invece due elementi prima di chiudere il bailout package: il risultato finale dei PSI e un "detailed Troika assessment of the quality of the transposition of prior actions in Greek legislation" che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.
Come giá commentato, l’ISDA ha deciso che i CDS non saranno attivai per ora, ma ció potrebbe avvenire con l’introduzione dei CACs.
Su reuters stamattina si legge che un “S&P director” avrebbe dichiarato che l’Italia potrebbe tornare ad un rating A. Prima fanno downgrades motivate con tassi in aumento, ora alzano il rating rincorrendo i mercati? Sarebbe davvero paradossale. Comunque, un piú realistico cambiamento dell’outlook da negativo a stabile sarebbe giá molto positivo, soprattutto sui BTPei, sui quali incombe il richio di uscire dall’indice Barclays (che ha soglie piú alte dell’investment grade, ossia 2 su 3 sopra BBB+).
Quello che é successo ieri sui mercati é sotto gli occhi di tutti: tutte le asset class hanno reagito come era lecito attendersi dopo la LTRO, mentre il debito dei periferici Europei, e soprattutto quello italiano, ha avuto una performance davvero straordinaria, la piú forte di quest’anno.
Sulla parte a breve grande rally, con flussi incessanti dei domestici che hanno comprato per tutta la giornata BTPS e CTZ in area 2Y e 3Y: e in quell’area il “best performer” é stato il CTZ 1/14, che ha stretto di 50bps. I BTPS in area 3Y rendono come i Bonos spagnoli ora e il BTPS future a 3Y é ai massimi da giugno dell'anno scorso. Sul 5Y, tightening di 35bps e cosí I BTPS in quest area rendono meno dei comparables spagnooli. A fine giornata il 2/10Y era piú steep di 15bps.
A questi livelli i titoli iitaliani iniziano ad essere effettivamente un pó costosi e dopo tutto questo rally ci potrebbe essere una piccolo correzione, come sta giá avvenendo. Qualcuno potrebbe ricordare che la Spagna é molto piú avanti dell’italia con le emissioni di quest’anno, mentre il nostro Tesoro ha ancora pesanti volume da collocare. Bene anche la parte ultra lunga, con il 30y BTP piú caro di 15bp (ora al 5.60%).
Continua la cattiva performance del portogallo, soprattutto sulle scadenze intermedie.