Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 1

Stato
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Buongiorno a tutti :):)

...giornate un po' movimentate per ragioni personali anche per me :rolleyes:

mercato italiano nevrastenico ai livelli dell' anno passato, vedo :rolleyes:

ancora flat (a parte una posizione su ubi totalmente coperta e una operazione bidirezionale con opzioni su isp che ancora non so da che lato verrà esercitata,size ridotto,comunque), confermo quanto scritto nei giorni scorsi, visto che il quadro non è mutato.
Supporto daily sul nostrano ripetutamente testato, rotto e recuperato; che ancora regge sull' indice settoriale delle banche, e questo per me rappresenta la discriminante fra un' altra ottava di ribassi e un recupero più immediato.
Finchè il quadro non si chiarisce sto calmino. :)
 
*** Spagna: colloca bond 10 anni per 2,541mld, rendimento sale a 5,778% (RCO)

*** Spagna: colloca bond 10 anni per 2,541mld, rendimento sale a 5,778% (RCO)

(RADIOCOR) 19-04-12 10:43:41 (0091) 0 NNNN
Spagna: collocati bond per 2,541mld, rendimento sale a 5,778% (RCO)

Asta fa il pieno ma interessi decennali sono in crescita

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 19 apr - La Spagna ha
collocato bond per 2,541 miliardi di euro, livello superiore
alle attese che era al massimo di 2,5 miliardi. Nel
dettaglio il Paese ha emesso titoli di stato dieci anni per
1,425 miliardi con il rendimento dei titoli a dieci anni e'
salito fino al top di 5,778% dal 5,466% dell'ultima asta. In
media i titoli hanno un rendimento di 5,743% (sul secondario
i bond avevano un rendimento del 5,789% poco prima
dell'asta) e contro il rendimento medio dell'ultima asta del
5,403%. Il resto dell'importo e' stato collocato sotto forma
di titoli a due anni, con il rendimento top che si e'
attestato al 3,520% (dal precedente 3,519%) e il rendimento
medio al 3,463% (3,495%). La domanda dei titoli a dieci e'
stata 2,42 volte superiore all'offerta, mentre quella dei
bond a due anni di 3,28 volte.
Emi-

(RADIOCOR) 19-04-12 11:02:28 (0096)news 3 NNNN
 
Per la formazione che ho ricevuto , e per come ragiono io , il ptf dev'essere strutturato come segue:

Una parte fatta di strategia e l'altra di trading.

La parte strategica, oggi giorno, per forze di cose, dev'essere pensato con un asset allocation a livello global, ovvero che copra i mercati al livello mondiale, sia per quanto riguarda la parte bonds che la parte equity.mi permetto di suggerire di utilizzare i fondi per coprire appunto questa parte del ptf, scegliendo tramite morning star i migliori fondi mondiali, con uno storico che abbia dato buone soddisfazioni in passato e che abbiano cmq dato rendimento.
A tal proposito consiglierei di sovrappesare i fondi flessibili che hanno la possibilita' di andare long/short sui vari mercati mondiali e quindi a cascata sui vari settori ( industrials, banks, energy etc...etc).

Da non sottovalutare, anzi , da come la vedo io , da inserire obbligatoriamente i fondi obbligazionari , premiando in particolar modo , anche qui , i fondi global . Ve ne sono dei piu' svariati , con strategie anch'esse long/short .

Dopo aver fatto l'asset allocation , allora ci si puo' concentrare sul trading, ma per mio conto, il trading, non deve eccedere il 20% del PTF TOTALE DESTINATO ALLE BORSE!

Ecco, questo vuol dire investire.;)

Tutto questo , per dire che, oggi giorno , se volete investire, bisogna farlo a livello mondiale; CONCENTRARE IL PROPRIO PATRIMONIO solo sulla zona EURO o peggio ancora sull 'Italia, e' un investimento troppo riduttivo e destinato ad avere una volatilita' che potrebbe portare anche a grosse perdite.

Quindi , quando io parlo del mio ptf trading esposto al 40%, significa che la mia esposizione a trading puo' arrivare al massimo per il 20% del mio patrimonio.



:bow::bow::bow:
:up::up::up:
 
Sono d'accordo totalmente e penso anche che la diversificazione debba essere ancora più ampia (naturalmente se il portafoglio lo consente).

Io pero sono prudente di natura e quindi visto l'evoluzione dei mercati mi sto preparando alla difesa del mio portafoglio non solo azionario ma anche obbligazionario visto che la sicurezza è merce sempre più rara.

Ora mi leggo in pace un sms.... ;)


:bow::bow::bow:
:up::up::up:
 
Per la formazione che ho ricevuto , e per come ragiono io , il ptf dev'essere strutturato come segue:

Una parte fatta di strategia e l'altra di trading.

La parte strategica, oggi giorno, per forze di cose, dev'essere pensato con un asset allocation a livello global, ovvero che copra i mercati al livello mondiale, sia per quanto riguarda la parte bonds che la parte equity.mi permetto di suggerire di utilizzare i fondi per coprire appunto questa parte del ptf, scegliendo tramite morning star i migliori fondi mondiali, con uno storico che abbia dato buone soddisfazioni in passato e che abbiano cmq dato rendimento.
A tal proposito consiglierei di sovrappesare i fondi flessibili che hanno la possibilita' di andare long/short sui vari mercati mondiali e quindi a cascata sui vari settori ( industrials, banks, energy etc...etc).

Da non sottovalutare, anzi , da come la vedo io , da inserire obbligatoriamente i fondi obbligazionari , premiando in particolar modo , anche qui , i fondi global . Ve ne sono dei piu' svariati , con strategie anch'esse long/short .

Dopo aver fatto l'asset allocation , allora ci si puo' concentrare sul trading, ma per mio conto, il trading, non deve eccedere il 20% del PTF TOTALE DESTINATO ALLE BORSE!

Ecco, questo vuol dire investire.;)

Tutto questo , per dire che, oggi giorno , se volete investire, bisogna farlo a livello mondiale; CONCENTRARE IL PROPRIO PATRIMONIO solo sulla zona EURO o peggio ancora sull 'Italia, e' un investimento troppo riduttivo e destinato ad avere una volatilita' che potrebbe portare anche a grosse perdite.

Quindi , quando io parlo del mio ptf trading esposto al 40%, significa che la mia esposizione a trading puo' arrivare al massimo per il 20% del mio patrimonio.

rekkiaccia maledetta.......ti appoggio e spingo :up:
 
Istat: ordini industria -13,2% a febbraio, dato peggiore dal 2009


Diminuisce anche il fatturato, mentre il settore delle esportazioni continua a trainare l'intera economia - Farmaceutici di base e preparati sono gli unici a registrare un aumento tendenziale negli ordinativi, mentre il fatturato aumenta significativamente per i settori più dinamici della manifattura.




Continua la serie di dati negativi sull'industria italiana: gli ordini hanno registrato a febbraio un calo del 13,2% rispetto allo stesso mese del 2011 (si tratta del risultato peggiore dal 2009), mentre il fatturato registra una flessione dello 0,7%. Per gli ordinativi, l'unico aumento tendenziale si osserva per la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,6%). Il calo più ampio si registra per la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-29,7%).

Lo rilevano i dati Istat pubblicati oggi. Su base congiunturale, invece, gli ordini crescono lievemente rispetto a gennaio: +2,0% sul mercato interno e +3,1% su quello estero, a dimostrazione della relativa forza dell'export italiano, vero traino del settore.

Negli ultimi tre mesi (dicembre-febbraio), in media l'indice è cresciuto dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, mentre a febbraio il fatturato totale è diminuito dell'1,5% su base tendenziale. Significativa la scorporazione del dato: gli aumenti fiscali hanno pesato negativamente per il 4,7% sui consumi interni, mentre la crescita dell'export (+5,5%) contrasta la diminuzione dei consumi nazionali.

Gli indici di fatturato indicano un incremento congiunturale significativo (+6,1%) per i beni strumentali, mentre i beni di consumo registrano un incremento più modesto (+1,7%). Beni intermedi ed energia, complessivamente crescono di fatturato dell'1,6%.

L'indice grezzo del fatturato, in termini tendenziali, registra una diminuzione dello 0,7%, calo causato in gran parte dalla componente interna dei beni intermedi, che reagisce ai cali degli ordinativi industriali.

Il fatturato aumenta maggiormente per le altre industrie manifatturiere: +26,4%, a conferma della forza dei settori artigianali della moda e del lusso, mentre la diminuzione più marcata riguarda la fabbricazione di computer e prodotti dell'ottica-elettronica, apparecchi ellettromedicali, di misurazione, orologi, in complessiva diminuzione del 17,2%.

Per quel che riguarda gli ordinativi totali, si registra un calo congiunturale del 2,5%, sintesi di una riduzione del 4,9% degli ordinativi interni e di una crescita dell'1,1% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali diminuiscono dell'1,5% rispetto al trimestre precedente.
 
Fate uello che volete, frati ciccoli, ma io ho volumi calanti sui minimi e indicatori volumetrici in forte spinta sul DAX.

Quindi cicli o non cicli, line e non, io starei attento ai signori...i soliti signori.
 
Stato
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