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ribadisco che la Grecia è un falso problema, non lo era prima visto quello che contava e adesso che gli è rimasto il 25% del debito conta na fava. Però le scuse son scuse.
Secondo me scherzano con il fuoco... se la Grecia esce sarà una possibilità non prevista per chiunque... l'incertezza aumenterà strutturalmente, partiti antieuropei nasceranno come funghi (molti opportunistici) e questo causera maggiore incertezza e quindi minor rischio...
http://www.corriere.it/esteri/12_ma...ni_73fdd612-9e97-11e1-b8e5-2081876c6256.shtmlSoldati nelle banche e razionamenti
L'incubo di un ritorno alla dracma Contrattazioni Gli esperti suggeriscono di fissare un cambio uno a uno. Il governo dovrebbe contrattare con i Paesi europei Ap ATENE - I greci hanno avuto la possibilità di cambiare fino a due mesi e mezzo fa le dracme dimenticate in casa. Il primo marzo la Banca centrale ha accettato per l'ultima volta le banconote (al cambio di 340,75 per 1 euro) che non avevano più valore legale da dieci anni. La zecca le ha raccolte, sminuzzate in coriandoli e compattate in mattoncini di carta riciclabile. In circolazione restano dracme per 200 milioni di euro, perse o semi-distrutte, non potrebbero essere riutilizzate neppure se Atene tornasse alla vecchia moneta. Dal greco drax , manciata, è nata nel 1833 dopo l'indipendenza dall'impero ottomano ed è morta nel 2002 con l'arrivo dell'euro. Potrebbe risorgere dal caos della crisi economica e politica, una prospettiva che il 78 per cento dei greci non si augura, «un incubo» - come lo definisce il governatore centrale George Provopoulos - che la maggioranza dei partiti (anche quelli anti-austerità) proclama di voler evitare. La nuova dracma
Se l'«incubo» dovesse diventare realtà, il governo greco dovrebbe sancire l'uscita dall'euro a mercati chiusi (un fine settimana) e avrebbe 50 ore per cambiare la moneta prima che i traders a Tokio ricomincino a lavorare. Le nuove banconote dovrebbero avere le stesse dimensioni dei vecchi euro. Le banche sono ormai in grado - commentano gli analisti di Risk.net - di controllare dai server centrali gli aggiornamenti di tutti gli sportelli bancomat: non ci sarebbe bisogno di mandare un tecnico per ogni macchina sparsa nel Paese. «Atene non punti - spiegano - a coniare lo stesso numero di banconote (7) e monete (8) diverse esistenti per l'euro. Ridurre i tagli in circolazione abbassa i costi dell'operazione».
La copertina del settimanale tedesco Der Spiegel ''Akropolis adieu!''. I prezzi
Gli esperti suggeriscono di fissare un cambio di uno a uno: 1 dracma varrebbe (in teoria) 1 euro. Il governo greco dovrebbe contrattarlo con i Paesi europei. Per gli stipendi e i prezzi la parità offre il vantaggio di non dover cambiare i software di gestione e i registratori di cassa: basta modificare il nome della moneta. All'apertura dei mercati, comincia la tempesta. La neo-dracma precipita e arriva a svalutarsi fino al 30-60 per cento. L'inflazione fa un balzo e potrebbe raggiungere - calcola un dossier di Bnp Paribas - il 40-50 per cento nel primo anno. I prezzi corrono, gli impiegati pubblici chiedono aumenti, i sindacati dichiarano i primi scioperi. I conti congelati
Nella fase di transizione (attorno a una settimana, secondo alcuni analisti mesi) verso le 50 ore cruciali, il governo dovrebbe imporre il congelamento dei conti correnti per evitare che i greci ritirino i soldi dai depositi. I poliziotti e i soldati vengono messi a protezione delle banche, resta possibile prelevare un massimo di 50-100 euro al giorno per le necessità quotidiane. Il rischio di fuga all'estero dei grossi capitali è enorme. Il turismo e i pomodori
La dracma svalutata potrebbe attrarre di nuovo i turisti: le vacanze tornano a essere vantaggiose per i nord-europei. Importare prodotti dall'estero diventa invece sempre più caro e ai greci converrebbe comprare autarchico dando una spinta al mercato interno. Dall'altro lato, l'olio, i formaggi o i pomodori possono essere esportati a prezzi competitivi. I disordini
Razionamento di medicine, cibo, benzina. Il governo uscente, formato da tecnici, preme perché i partiti raggiungano un accordo per formare la coalizione «di salvezza nazionale» e dipinge scenari apocalittici. Michalis Chrisochoidis, ministro degli Interni, avverte che l'uscita dall'euro porterebbe il Paese alla guerra civile: «Le bande armate di kalashnikov spadroneggerebbero e si combatterebbero per prendere il potere».
Secondo me scherzano con il fuoco... se la Grecia esce sarà una possibilità non prevista per chiunque... l'incertezza aumenterà strutturalmente, partiti antieuropei nasceranno come funghi (molti opportunistici) e questo causera maggiore incertezza e quindi minor rischio...
adesso voglio vedere che cosa si inventeranno per evitare un collasso degli indici, probabilmente continueranno a balbettare le solite stupidaggini inconcludenti
ora , visto che siamo praticamente sui minimi dello scorso anno, auguriamoci che ci sia una reazione.... altrimenti , mettiamoci il cuore in pace che andiamo a rivedere marzo 2009