++ Il mercato prende davvero sul serio i commenti di Draghi, leggendoli come l’annuncio di un imminente programma di acquisto di titoli. Le possibili forme di intervento sono una riattivazione dell’SMP, licenza bancaria all’ESM (che potrebbe a questo punto avere una capacità di intervento illimitata), una forma di QE simile a quello americano o inglese (“to the extent that the size of these sovereign premia hamper the functioning of the monetary policy transmission channel, they come within our mandate”). Potrebbero anche esserci nuove LTRO e un taglio ulteriore del tasso di deposito overnight. Sicuramente l’opzione più probabile è l’SMP, perché le altre richiedono complesse procedure legali e si scontrano con l’opposizione dei paesi core (inclusi gli acquisti da parte dell’EFSF). In ogni caso, l’impatto è stato impressionante: 90bps di rally sul 2Y italiano (120bps in 2 giorni), nonostante l’asta CTZ di ieri (andata molto bene, grazie a grandi ordini che avevano fatto stringere il mercato di 10/12 bps, anche prima dell’intervento di Draghi), massiccio steepening della curva italiana, Spagna che stringe di 75bps sul 6M e registra un +6% in borsa, bund decennali al di sopra della soglia di 1.30%.. Giovedì ci sarà il meeting ECB e c’è il rischio che il mercato rimanga deluso: dal trading desk segnalano che il rally di ieri è avvenuto con volumi ridottissimi, che la psicologia degli investitori internazionali è particolarmente difficile da cambiare in questa fase e, fino a quando non si avrà la conferma del’’intervento in scala dell’ECB, questi potrebbero rimanere lontani da Italia e Spagna.. Insomma, i problemi non so sono magicamente spariti, resta il problema della Spagna che a settembre potrebbe addirittura essere downgredata a sub investment grade, le pesanti aste italiane da qui a fine anno, ecc.. Ma dopo queste dichiarazioni, tenere posizioni speculative (lunghi bund contro periferia) diventa estremamente difficile e potrebbero arrivare soprattutto molte ricoperture. Poi, almeno per una volta, i soliti officials tedeschi non hanno immediatamente rovinato la festa.
++ Secondo i nostri economisti, 1.40% sul 10Y bund è un forte segnale di acquisto anche se, se l’intervento dovesse manifestarsi, la curva tedesca si irripidirebbe, soprattutto sul 2/5Y ma anche sul 5/10Y. La Francia continua a performare.
++ Oggi l’Italia emette il bot semestrale: il titolo ha stretto di 46bps ieri sul grey market e questo potenzialmente potrebbe limitare la performance, anche se i tassi di interesse restano estremamente interessanti e in termini di RV questo è uno dei migliori titoli lungo la curva. In vendita 8.5bn contro 8bn di redemptions. La curva BOT si è appiattita ieri, con il BOT a 1Y che rende 60bp in meno e quello a 3M soltanto 10 bps in meno.
++ L’Irlanda torna sui mercati, e questa è un’ottima notizia, con uno switch, l’emissione di un nuovo gilt 2017 e la riapertura dell’Ottobre 2020. in totale raccolti più di 4bn di cash, che per il mercato Irlandese è una size importante. Questo potrebbe sostenere l’appetito per il rischio e, dopo aver dimostrato di essersi riguadagnati l’accesso al mercato, gli irlandesi potrebbero essere premiati dalle agenzie di rating.