Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 1 (7 lettori)

Stato
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luiss

mason rocca 's fan
fate riposare il passero che le energia vi serviranno per proteggere il kulo :D

a meno che qualcuno non sia interessato a questa protezione ;)

notte

io sono turista in questi giorni :)

castelli,chiese,città medioevali.....ma lo schifo che arriva dall' Italia politica arriva a qualsiasi distanza

:rolleyes:

se ci fosse un giovane Mussolini,noi saremmo pronti ad altri 20 anni di fascismo,tanto è la repulsione che genera la politica di ogni schieramento
 
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Novenove

Moderator
L'effetto "contagio" della crisi greca ha travolto ieri il Portogallo, declassato da Moody's di quattro gradini dalla "Baa1" (equivalente alla BBB+) alla "Ba2" (BB) e sprofondato alle 20 di ieri sera nella categoria dei rating speculativi, meglio noti come junk o spazzatura. Per Moody's, considerata finora la più lenta delle tre agenzie nel registrare il deterioramento dell'affidabilità creditizia degli Stati periferici dell'Eurozona, il Portogallo rischia di finire come la Grecia: non sarà in grado di accedere al mercato dei capitali a tassi "sostenibili" nella seconda metà del 2013 e non riuscirà a rispettare il piano di consolidamento dei conti pubblici - due tappe previste dal primo pacchetto di aiuti Ue-Fmi -, sarà costretto a richiedere un secondo salvataggio che, come per Atene, verrà subordinato dai partner europei alla partecipazione dei creditori privati con ripartizione delle perdite. A rischio di debt default e distressed exchange.
La reazione dei mercati, chiusi in Europa ma aperti negli Usa, è stata immediata: l'euro ha toccato il minimo della giornata contro dollaro a 1,44 e lo spread tra i BTp e i Bund decennali, dopo aver aperto a 196 centesimi ed essersi ristretto a 192, si è riallargato fino a valicare di nuovo la barriera psicologica dei 200 centesimi portandosi a quota 202. Ora l'Irlanda rischia di finire nell'occhio del ciclone.
Moody's vede nel Portogallo una replica della Grecia: «Non riusciranno a centrare il target del deficit/Pil al 3% nel 2013 dal 9,1% dello scorso anno», un obiettivo nel pacchetto di aiuti Ue-Fmi. I tagli alla spesa pubblica sono improbabili per sanità, finanza locale ed enti pubblici, secondo Moody's. L'aumento delle entrate fiscali è irrealistico ai ritmi promessi, mentre la crescita potrebbe essere più debole del previsto con le banche carenti nelle ricapitalizzazioni. In questo quadro, il Portogallo dovrà bussare ancora alla porta di Eurogruppo e Fondo: ieri il ministro delle Finanze portoghese ha sostenuto che Moody's ignora la tassa sul reddito straordinaria e il Governo ha annunciato di aver abolito la golden share in tre aziende pubbliche: Galp Energia, Edp e Portugal Telecom.
Ma per Moody's la seconda tranche di aiuti a Lisbona sarà inevitabile e seguirà il modello greco: subordinata alla ripartizione delle perdite tra i privati con roll-over sui titoli di stato. Un'operazione che evita l'insolvenza ma implica lo scambio di un vecchio titolo con valore 100 con un nuovo bond a valore di mercato più basso ed equivale al default per le agenzie di rating e non per i credit default swap (le perdite su base volontaria dai creditori non sono trigger di default per i Cds). Le modalità del roll-over sui titoli greci in scadenza nel 2011-2014 oggi saranno discusse da un gruppo di banche europee a Parigi presso la sede della Bnp Paribas di rue d'Antin. Alla riunione, coordinata dal managing director Charles Dallara dell'Institute of International Finance (Iif), verrà valutata una ipotesi di scambio più favorevole alla Grecia e quindi ancora più vicina al selective default di S&P's, al restricted default di Fitch e al distressed exchange di Moody's (si veda scheda): i nuovi bond greci (forse non più trentannali) pagherebbero un tasso massimo del 5,76% (spread sull'Euribor e aggiunta di coupon indicizzato all'inflazione); le banche accetterebbero di convertire non più il 50% dei titoli in scadenza ma il 70 per cento. Tra i punti all'ordine del giorno oggi ci sarà anche quello "contabile": le banche non intendono contabilizzare perdite o "impairment" che Deloitte traduce come "riduzione di valore di una attività". I tempi intanto si allungano: i dettagli del roll-over e del secondo pacchetto di aiuti alla Grecia emergeranno - se tutto andrà bene - tra la fine di agosto e gli inizi di settembre. Le tensioni sul mercato sono destinate ad aumentare: al di là dei contenuti tecnici, nella sostanza tutto il mondo si sta preparando a uno shock Lehman n.2, l'insolvenza di uno Stato dell'Eurogruppo.
 

Novenove

Moderator
Merkel:

Portogallo, Moody's taglia il rating Ora il debito di Lisbona è «spazzatura»
L'agenzia: avrà bisogno di nuovi aiuti. L'ira della Merkel: non affidarsi a queste valutazioni
 

DDUKE

Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
Sciaoooooooooooooo, non date nulla per scontato, mi raccomando...


PS: visto le province ??? dopo i destri futtutinni anche i sinisitri al 100%...non sono ugali, non sono uguali micaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.

Fine PS ;)
 

DDUKE

Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
a meno che qualcuno non sia interessato a questa protezione ;)

notte

io sono turista in questi giorni :)

castelli,chiese,città medioevali.....ma lo schifo che arriva dall' Italia politica arriva a qualsiasi distanza

:rolleyes:

se ci fosse un giovane Mussolini,noi saremmo pronti ad altri 20 anni di fascismo,tanto è la repulsione che genera la politica di ogni schieramento


E qui la finisco veramente che c'è da "pagnottare"...

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Un quinto dei 50 miliardi fino ai quali, scrive MF, e' lievitato il decreto. Dalla patrimoniale sul risparmio il governo conta di incassare da qui al 2014 almeno 8 miliardi di euro. Ma il conto per i risparmiatori italiani rischia di essere anche piu' salato. L'armonizzazione al 20% dell'aliquota sulle rendite finanziarie prevista dalla legge delega collegata alla Finanziaria, infatti, dovrebbe fruttare altri 1,5-2 miliardi. Il prelievo totale sul risparmio, insomma, rischia di arrivare fino a 10 miliardi. Le principali stime sono contenute nella relazione tecnica al decreto legge trasmesso due giorni fa al capo dello Stato. L'incremento dell'imposta da bollo sui conti-titoli a120 euro per gli anni 2011 e 2012 e a 150 euro a regime (380 euro per i depositi con valore superiore a 50 mila euro) portera' un incremento di gettito di 721 milioni per l'anno in corso, di 1,3 miliardi per il 2012, di 3,6 miliardi per il 2013, per poi stabilizzarsi a 2,4 miliardi dal 2014 in poi. La novita' e' che l'imposta sara' applicata immediatamente, a partire dal 1? luglio scorso. red/lab (fine) MF-DJ NEWS 0608:17 lug 2011
 

DDUKE

Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
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Stato
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