*** Fitch: in Italia rischi politici in aumento per tensioni maggioranza
Non ci sono spazi per mancare anche di poco gli obiettivi
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 lug - Anche se i
rischi politici sulla strategia di consolidamento fiscale in
Italia "sono in aumento mano a mano che si fanno piu'
marcate le tensioni all'interno della maggioranza di
Governo", Fitch ritiene che "esista un ampio riconoscimento
politico e pubblico degli spazi di bilancio molto limitati a
disposizione del Paese e della necessita' di ridurre il
deficit di bilancio e l'indebitamento pubblico". Lo scrive
l'agenzia di valutazione del merito di credito in un
rapporto speciale sull'Italia. Con l'approssimarsi della
scadenza elettorale, tuttavia, trovare consenso per
ulteriori misure di bilancio e riforme strutturali
diventera' "sempre piu' difficile" cosi' che la 'clausola di
salvaguardia' per garantire i nuovi tagli in caso di
sforamenti "rafforzerebbe ulteriormente la credibilita'" del
target di pareggio di bilancio nel 2014".
Com-mir-y-
(RADIOCOR) 13-07-11 16:40:10 (0329) 3 NNNN
Fitch: manovra Italia ambiziosa, stabilizza rating -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 lug - Il rating di
Fitch sul debito sovrano, si legge ancora nel rapporto
dell'agenzia, "tiene gia' conto della performance economica
relativamente debole del Paese nello scorso decennio cosi'
come di un tasso di crescita potenziale annuo che viene
previsto intorno all'1% nel lungo termine". Tuttavia, Fitch
"condivide l'opinione gia' espressa dalle Autorita' italiane
circa la possibilita' di una fase di crescita superiore al
trend in quanto il Paese non presenta gli squilibri
macroeconomici e l'eccessivo indebitamento del settore
privato presente in altri grandi Paesi avanzati". I dati
economici piu' recenti, comunque, "sono stati deludenti" e
Fitch stima un pil in crescita dello 0,7% nel 2011 contro
una stima contenuta nel bilancio di +1,1%. Nondimeno,
l'attesa dell'agenzia e' che il Governo riuscira' a ridurre
il deficit di bilancio al 3,9% quest'anno con un avanzo
primario pari allo 0,9% del pil. Secondo un'analisi condotta
da Fitch, il debito pubblico italiano "non si muove su un
trend di non-sostenibilita' anche presupponendo una crescita
economica sempre debole e un aumento, anche se non ai
livelli attuali, dei tassi di interesse sul nuovo
fabbisogno, sempre che il Governo rispetti la strategia di
consolidamento". Anche se i rendimenti sui titoli di Stato
decennali dovessero andare, e restare, al 7%, il tasso
d'interesse effettivo sul debito pubblico salirebbe
dall'attuale 4% al 5,5% nel 2015, portando la spesa per
interessi a 110 miliardi (6,1% del pil) contro i 75 miliardi
(4,8%) previsti per quest'anno. Lo scenario corrente
utilizzato attualmente da Fitch tiene gia' conto di un
probabile aumento dei tassi di interesse e, a scenario
invariato per il resto, anche un costo di rifinanziamento
cosi' alto non sarebbe di ostacolo a una graduale riduzione
del rapporto debito/pil nel periodo, anche se questo
avverra' a un passo molto piu' ridotto rispetto a quanto
previsto.
Com-Mir-y-
(RADIOCOR) 13-07-11 17:02:15 (0345) 3 NNNN