E' iniziata la guerra...sai che ridere se Dagong dà un giudizio positivo o realistico su di noi ????
Del resto la nostra missione è andata là.
Economia Usa, Pechino molla Obama. L'agenzia cinese Dagong taglia il rating
Mercoledí 03.08.2011 10:15
La Banca Centrale Cinese plaude ai progressi compiuti dagli Usa con l'approvazione della legge sull'aumento del tetto del debito, ma chiede a Washington di adottare urgentemente misure concrete per ristabilire la fiducia sui mercati e annuncia, per bocca del governatore dell'istituto centrale Zhou Xiaochuan, che "le riserve della Cina continueranno a seguire i principi della diversificazione degli investimenti e della gestione dei rischi".
Insomma, dopo la maratona fatta dal presidente Barack Obama con i leader dei repubblicani e dei democratici che ha scongiurato il preicolo del default, Pechino, maggior detentrice di titoli di Stato statunitensi, mostra di non apprezzare l'accordo sul debito raggiunto dal Congresso degli States. Anche perché sui mercati attentissimi agli ultimi dati macro che stanno arrivando da oltre Oceano è riemersa la paura del Double Dip ovvero il ritorno in recessione. Alle parole del governatore della banca centrale, infatti, si è aggiunto il giudizio espresso dall'agenzia di stampa ufficiale, Nuova Cina, secondo cui gli Usa hanno fallito nel disinnescare "la bomba del debito".
Per il Quotidiano del popolo, l'organo ufficiale del Partito comunista, inoltre, "anche se gli Stati Uniti hanno fondamentalmente evitato il default dei pagamenti, i problemi del loro debito sovrano restano non risolti". Tutto ciò "getta un'ombra sulla ripresa dell'economia americana e porta rischi e preoccupazioni ancora più importanti per l'economia mondiale".
L'agenzia di rating Dagong ha tagliato il giudizio degli Stati Uniti da A+ ad A con outlook negativo, sottolineando come l'aumento del tetto del debito "abbia temporaneamente evitato un default ma non abbia migliorato la sua solvibilità". Lo scorso 14 luglio, Dagong aveva già abbassato l'outlook a negativo mentre a novembre aveva tagliato il giudizio da AA a A+. Gli analisti cinesi, a differenza di S&P, Moody's e Fitch, sono gli unici a non riconoscere il livello massimo di merito agli Usa. Ieri sera, dopo l'ok del Senato, Moody ha confermato la tripla A, ma ha abbassato l'outlook degli Usa a negativo da stabile.
Intanto l'avversione al rischio continua ad alimentare la corsa del bene rifugio per eccellenza e cioè l'oro. Il metallo giallo, infatti, ha appena aggiornato il nuovo record a 1.662,79 dollari. Il mercato è infatti sempre più dominato dall'incertezza per il timore di un effetto domino della crisi che ha travolto la Grecia e per i dubbi che stanno montando attorno al compromesso raggiunto dal Congresso Usa sull'innalzamento del tetto del debito federale. Da inizio anno l'oro si è apprezzato di quasi il 19%.
Andrea Deugeni